3V - Tappa n.3…..a modo mio
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Dopo il flop corsaiolo di ieri non me la sento di impegnarmi per l’obiettivo “grosso”, oggi. Imbarcarmi nell’avventura per tornare a casa con le probabili pive nel sacco non mi va; l’obiettivo ha aspettato tanto….aspetterà ancora. Così tiro fuori un progettino semplice cui avevo pensato da tempo che non pretende di insegnare nulla a nessuno e che anche io ho già fatto svariate volte in un modo o nell’altro. Ma ciò che mi piaceva è che faceva parte del circuito 3V che sta per Via Verde Varesina. Si articola in 10 tappe sparse per la vasta provincia di Varese ed hanno tutte la caratteristica di essere “open trek” ovvero non sono ad anello per cui richiedono una logistica particolare. In parole povere….l’ideale è usare mezzi pubblici per portarsi alla partenza e per rincasare dall’arrivo. Per l’esordio scelgo la Tappa n.3 interpretata da me; quella originale parte da Santa Maria del Monte (comunemente Sacro Monte) e termina a Casalzuigno. Io voglio usare il treno per cui faccio partire la mia variante da Cocquio Trevisago, percorro tutta la “groppa” del Campo dei Fiori e a Santa Maria del Monte prendo un autobus urbano che mi riporta a casa. Detto fatto stamattina salgo su un treno delle Ferrovie Nord (consiglio la App Trenord) ed in men che non si dica scendo alla stazioncina di Cocquio dove…..inizia già il trail. Il percorso passa per Caldana, lambisce Cerro e va ad intersecare l’onnipresente Sentiero n.10 (a proposito di onnipresenze….naturalmente questo fa anche parte dell’ubiquitario trail europeo E1). Poi si sale lungo la cresta ovest verso il Forte di Orino, vetta più occidentale del Massiccio del Campo dei Fiori tramite i sentieri n.2 o n.17; io ho scelto il 2 che mi piace di più. Giunto ai ruderi del Forte faccio una scorpacciata di fotografie; la giornata è davvero splendida dopo il vento degli ultimi due giorni e non ho abbastanza occhi per ammirare ciò che il panorama offre. Breve sosta, chiacchiere con un altro estasiato e poi mi incammino verso Est con l’idea di stare il più possibile in cresta anziché seguire il comodissimo sentiero n.1. Mi rendo conto quasi subito che tra dirlo e farlo c’è un abisso e spesso sono costretto a ridiscendere sul sentiero n.1 dopo aver annaspato con fatica tra la vegetazione folta e gli alberi abbattuti. Però non demordo e la mia traccia mostra i vari tentativi. Arrivo sulla vetta centrale (Punta di Mezzo) cima più alta del complesso e anche qui foto a iosa. Poi, ormai stanco, scendo sul sentiero n.1 e con quello mi porto sul Piazzale della Batteria, altro bel balcone a levante ma anche a Nord. Qui riaffiorano i ricordi e decido di scendere per un sentieraccio che si inoltra tra il Canale della Rudera e il Canale dell’Abici; rivedo tante vie alcune delle quali, a me accessibili, ho salito in passato o studiato solamente. Mentre scendo con circospezione i ricordi mi travolgono; ammiro le pareti e le vie che le solcano e mi domando come la stessa persona (io) possa aver salito vie addirittura slegato ed ora…..pensare di farlo mi fa rabbrividire; potenza della sicurezza di sé, delle iniezioni di ottimismo e di autostima! Forse è giunto il momento in cui bisogna prendere per mano i più giovani e portarli a misurarsi con la montagna dando loro i giusti insegnamenti e consigli come in questo bel video di Mauro Corona. Intanto giungo su terreno sicuro e scendo verso il Piazzale Pogliaghi col vasto parcheggio per auto e pullman. Molta gente affolla i ristorantini e i bar, è l’ora di pranzo e anche io conscio di dover attendere una mezz’ora il bus (linea urbana C) mi cambio, mi siedo su una comoda panchina, mangio qualcosa rilassandomi in questa animata tranquillità mentre alcuni alianti volteggiano sul Monastero delle Romite dal severo aspetto.
Arriva l’autobus, salgo e durante il viaggio ripenso alla stupenda giornata, scelgo mentalmente un’altra tappa….in breve sono a casa. Alla prossima!
Nota: l’attribuzione del grado I UIAA che ho voluto dare si riferisce solo al sentiero che scende il Canale dell’Abici e a qualche passaggio sulla cresta del Campo dei Fiori.
Pillole di tappa:
Lunghezza 12,3 km
Salita 1139 m
Discesa 566 m
Tempo 5h26’

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