Campo di Fiori Grat


Publiziert von rochi , 17. November 2015 um 22:02.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:17 November 2015
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 900 m
Abstieg: 800 m

La nebbia mi entra nelle ossa, mi ozia, mi raffredda, mi confonde.
Devo scappare, lasciare le umidità, elevarmi al cielo azzurro.
La prima parte della "via breve" per il Legnone che parte dal villaggio Cagnola, è una bella scalinata che consente di guadagnare velocemente quota sino a giungere al Rifugio. Qui la prima visione della Valcuvia sotterrata dalla nebbia con i monti che vi emergono come isole in un oceano. Così doveva apparire la terra qualche milione di anni fa quando i ghiacci scendevano sino al mare.
Proseguo sui ripidi pendii e in breve raggiungo la cima del Legnone: medesimo spettacolo, arricchito dalla catena dei Giganti, oggi più cristallina che mai.
Poi, per cresta larga e simpatica sino a ruzzolare giù sulle foglie secche e atterrare in un amen al passo Varrò, il luogo dove il bosco si esalta alla sua massima espressione.
Uno sguardo e nulla più alla cresta Pizzelle, oggi salgo per la normale, così su stretti tornanti pervengo al Valico Pizzelle e da lì, sul sentiero E1 continuo verso la stazione della funicolare prima e la palestra di roccia poi. Mi diverto su facili roccette e salgo alla sperone sotto la caserma, il mio posto dove mi piace fermarmi, issato come un corvacccio, a sognare guardando la mia terra.
In breve scendo alla Pensione Irma e punto il sentiero Nord che corro (bel lavoro di recente sistemazione) sino al pratone dove la salita alla Punta di Mezzo (la cima principale del massiccio) è una formalità.
Continuo ora su cresta a volte un po' affilata, supero un punto panoramico e un luogo dove sono sistemate delle bandierine Tibetane. Qui, mi calo su versante meridionale a scendere alla strada militare.
Arrivo alla Sella, abbandono la ponderale e, servendomi di bolli rossi sulle piante, comincio l'ascesa a questa cima, l'ultima inedita per me. Proprio sotto l'edificio sommitale, quando la ripidità si fa verticale, perdo i bolli e decido per un'ascensione diretta. Essa è breve ma davvero in piedi; servendomi di piante, sassi e erba, mi arruffo sino alla vetta. Un selfie e via, seguendo i ritrovati bolli rossi continuo in cresta verso il Forte di Orino. Poiché poco sotto corre una comodissima strada, questa antica via è stata abbandonata e si trova oggi intasata dalla vegetazione. Più volte sono tentato di scendere verso le comodità ma rinuncio perché mi piace troppo questo equilibrio tra il nord e il sud, tra l'antropizzato e il selvaggio, tra la nebbia e luce, tra lo smog e l'aria sottile.
Baciato da un sole settembrino, arrivo al Forte discretamente frequentato e mi accorgo che sono le 11.20. Alle 14.00 dovrò essere in un'aula di Gallarate che dista una trentina di chilometri compresi una decina da fare a piedi da qui alla macchina. Nessuna sosta pertanto, scelgo la via più veloce (strada militare, Grand hotel, Valico Pizzelle, passo Varrò, Rasa, villaggio Cagnola) e metto il turbo sorpendendomi di me stesso quando ritrovo l'auto scalpitante un'ora e mezza più tardi.
Con più tempo, è possibile pensare alla cresta integrale del massiccio, aggiungendo la crest Pizzelle, la punta Paradiso e scendendo poi sino ad Orino per rientrare con il sentiero basso. In invernale, magari, per conferire un tocco alpinistico alla vicenda; roba adatta a Poncione, Froloccone e Gbal.
Tempio comprensivi di circa venti minuti di pause totali. Dislivello relativo ai numerosi saliscendi.
Sviluppo: 18 km circa; SE: 27 km circa.


Tourengänger: rochi


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Kommentare (3)


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Poncione hat gesagt:
Gesendet am 17. November 2015 um 22:56
Campo dei Fiori Grat?

Roba da ROCHI.

Ciao

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. November 2015 um 10:03
Roba da matti!!

gbal hat gesagt:
Gesendet am 21. November 2015 um 18:40
Caro Rocco, grazie per la fiducia e la stima ma io leggo e tu.....fai i fatti.
Salute! Una scorpacciata....


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