Hike 'n Run n.4 - Campo dei Fiori: Alla ricerca del Sentiero perduto
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Giornate così…uggiose. Va già bene che non piova. Che fare? I progetti importanti li rimetto nel cassetto in attesa di tempi migliori. Saltare il turno? Giammai! Ci sono alcune cose che mi ripromettevo di fare a tempo perso; una di queste è la ricerca di un ipotetico sentiero che permettesse di scendere dal Forte di Orino, estrema punta ad Ovest del Massiccio del Campo dei Fiori, lungo la sua cresta Nord. Nessuna delle cartine in mio possesso segnalava questa possibilità ma la cresta l’avevo notata più volte arrivando al Forte e avevo considerato il suo andamento promettente. Un paio di volte, durante la corsetta domenicale fatta in quelle zone, avevo rintracciato una traccia esile di sentiero che pareva dirigersi nella direzione voluta e che avevo provato a seguire per un po’ rimandando a tempi migliori una esplorazione più seria. Ieri rispolvero il progetto unendolo a quello di fare un bel giro “allenante” sul nostro monte. Sembra impossibile collezionare un buon dislivello su una montagna la cui massima cima misura 1227 m e partendo dalle località di base la cui altezza si aggira sui 550 m; invece si possono percorrere diversi chilometri perché il periplo del Massiccio alla sua base (Sentiero n.10) misura ca. 30 km. Preparato l’itinerario parto di buona lena da Castello Cabiaglio in una giornata freddina e nebbiosa incrociando diverse persone intente alla raccolta di funghi. Raggiungo la località Fontana Rossa e traversando verso Est tutto il versante Nord arrivo al Valico delle Pizzelle. Di lì salgo al Monte Tre Croci, al Piazzale della Batteria e poi via Sentiero Nord salgo alla Punta di Mezzo. Proseguo tutta la cresta e poi col Sentiero n.1 arrivo al Forte di Orino dove faccio la sosta pranzo. Mi ero riservato come chicca finale questa cosa di cercare il famoso sentiero. Riparto e percorro la parte già nota scendendo ora su traccie a volte indicate da segni Giallo Rossi, ora su roccette e purtroppo su pendii oltremodo viscidi data la grande umidità che regnava in quella zona. Fino ad allora mi era venuto da sorridere pensando che Bigblue avrebbe classificato il mio giro “intothefog” anziché “intothewild” ma adesso, alle prese col “sentiero perduto” sentivo che mi avrebbe gratificato di un “intothewild”. E selvaggio lo è proprio: diverse volte sono ritornato sui miei passi per trovare la via migliore. Spesso sono scivolato pericolosamente sul pendio bagnato magari cadendo dopo essermi fidato di un ramo improvvisamente spezzatosi perchè secco. Mi è andata sempre bene anche perché ho ridotto il rischio al minimo; il procedere era molto stile “tree climbing” quando c’erano arbusti a farmi da sicura o “rock climbing” quando scendevo le balze rocciose intervallate da pianori o pendii erbosi. Persi i radi segnali G/R scomparsi nel nulla ho continuato a sensazione finchè ho potuto ma giunto su un terrazzo roccioso dal quale potevo vedere il precipitare senza fine della china tra canaloni, vegetazione fitta e incognite di ogni genere ho capito con rabbia che dovevo fermarmi lì. Sarebbe stato insensato scendere ancora perché in caso di insuccesso (probabile) sarei dovuto risalire con grandi difficoltà. Così pian piano ma per la verità più agevolmente che nella discesa sono salito fino a raggiungere nuovamente il Forte di Orino. Sfumato il mio anello che presupponeva di poter scendere col “sentiero perduto” in direzione di Castello Cabiaglio ho mestamente ripercorso il tragitto dell’andata con qualche piccola variazione. Nel frattempo mugugnavo tra me e me sul fallimento di questa ricerca anche se pensavo che….forse….con condizioni migliori….si sa: i pensieri di sempre. Però arrivato all’auto, mentre mi cambiavo, ho notato un cartellone del Parco regionale Campo dei Fiori che oltre ad elencare i tanti sentieri tra i quali certamente non era citato il “mio” mostrava su una carta del Parco un tracciato che seguiva per un tratto la famosa cresta che veniva citata come “La Colma” ma concludeva dirigendosi a Ovest e raccordandosi al Sentiero n.2 nella località ultra-conosciuta di Pian delle Noci. Sollievo! Allora la conclusione è che l’insuccesso mi aveva evitato di finire dove non mi sarebbe servito affatto arrivare; inoltre avevo visto giusto sulla possibilità che un sentiero percorresse la cresta Nord alias La Colma MA (!) non era il sentiero che cercavo io. Posso quindi archiviare l’idea e non ho più necessità di tornare a provarci. A meno che……non mi venga un giorno (migliore) la voglia di partire da Pian delle Noci e fare un anello con i sentieri n.2 e il “sentiero perduto e senza nome” che mi riporti al luogo di partenza. Chissà…
Nota: La classificazione T4 si applica solo al tratto inerente il "Sentiero perduto"; per il resto si consideri T2
I tempi:
Località |
Tempo parziale |
Progressivo |
Castello Cabiaglio |
0 |
0 |
Fontana Rossa |
0:55 |
0:55 |
Valico Pizzelle |
0:46 |
1:42 |
Punta di Mezzo |
1:02 |
2:44 |
Forte Orino |
0:47 |
3:31 |
Sosta |
0:17 |
3:48 |
Fine esplorazione |
0:47 |
4:35 |
Forte Orino |
0:37 |
5:12 |
Punta di Mezzo |
0:45 |
5:57 |
Valico Pizzelle |
0:43 |
6:40 |
Fontana Rossa |
0:44 |
7:24 |
Castello Cabiaglio |
0:38 |
8:02 |
Pillole….del giretto:
Dislivello 1376 m
Lunghezza totale 25,1 km
Tempo totale lordo 8h02’
Soste totali 17’
Tempo totale netto 7h45’

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