Piz Ot
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Altro fine settimana a disposizione per andare in montagna.
Purtroppo le previsioni non sono buone. Decido di partirre venerdi pomeriggio per andare in Engadina ospite dalla mia amica Nadja con la speranza che sia ugualmente possibile "salire" qualche cima!
Sabato mattina sveglia alle 6, cielo stellato, controllo le previsioni ... sembra che non sia male .... mi prometto di rinunciare se ne fosse il caso!
Alle 6.30 raggiungo il parcheggio davanti al poligono di tiro di Samedan. Da qui inizia una strada sterrata un po' noiosa ma quanto spetta oltre appagherà questo breve tratto non particolarmente interessante! Incontro due cacciatori all'Alpe Muntatsch che si apprestavano a prepararsi, oggi era il primo giorno di caccia bassa. Saranno le uniche due persone che incontrero' durante tutta la giornata! Raggiungo lo splendido altopiano alle pendici del Piz Padella, nonostante il tempo non sia bellissimo il panorama è fantastico e la preoccupazione di dover tornare indietro scompare alla vista dei primi raggi di sole!!!! Sole che purtroppo si è nascosto presto dietro le numerose nuvole!
Alla fine della Valletta, su un sasso, si trova la prima deviazione per il Piz Ot, come consigliato da altri resoconti , decido di ignorarla e di proseguire sino al bivio ufficiale. Il piccolo laghetto dalle acque cristalline oggi non era nulla di piu' che una grande pozza scura ...non importa aveva lo stesso il suo fascino!!!! Poco piu' avanti il comodo sentiero termina e si procede su pietraia alternata a terreno sabbioso un po' sdruccciolevole.Dopo aver superato un bel raggruppamento di ometti inizia quasi a nevischiare ...ed inizia la salita vera e propria su roccia. Ci penso un po' ... che faccio? mancano 200 m di dislivello per arrivare alla meta, nuvoloni scuri non ce ne sono ....decido di proseguire salgo agevolmente grazie anche a catene e ringhiere a cui per sicurezza in alcuni punti mi tengo considerando che la roccia è bagnata. Incaso di ottime condizioni non credo che ne avrei avuto la necessità.
In breve sono in vetta, dove il panorama purtroppo non è maestoso come lo sarebbe stato perchè le nuvole sono alla mia stessa altezza! Premetto che patisco velocemente freddo alle mani ... percepisco un freddo bestiale a causa del vento ...non saprei dire quanti gradi ma le penne per scrivere il libro di vetta non funzionavano e io nonostante avessi indossato i guanti ho fatto fatica a tenere in mano la matita per scrivere due righe. Quindi la mia sosta in vetta è molto breve. Inizio a scendere e dopo circa 20 minuti inizio a risentirmi le mani! Per la discesa decido scendere lungo il sentiero ignorato al mattino e poi prima di Margunin prendo il sentiero per Spinas lungo la Valletta da Bever. Decisione azzeccatissima per la differenza di vegetazione rispetto a quella vista al mattino. Sempre in solitaria arrivo al piano e costeggiando una stradina asfaltata giungo circa alla località Cuas (prima di Bever) e prendo il sentiro a destra che sale nel bosco e dopo una ventina di minuti ecco che intravedo un capriolo che si fa pure fotografare! Percorro quanto è segnalato come sentiero per mountain bike, ma visto che non c'è in giro nessuno non mi preoccupo e raggiungo la strada sterrata percorsa al mattino. In meno di 5 minuti sono alla macchina. Sono le 14.30
Di pause ne ho fatte poche perchè non ne ho sentito il bisogno visto che i sentieri non erano faticosi e in vetta, dove invece mi sarei fermata volentieri, le mie mani hanno dato forfait e sono dovuta scendere!!!!!
Considerazioni: sono contenta di quanto fatto, di aver deciso di continuare perchè ho interpretato bene i segnali meteo, sono contenta di aver fatto un bel giro in solitaria godendomi appieno la natura. Chiaro il cielo blu tipico dell'Engadina e delle quasi tutte escursioni precedenti non l'ho visto ma ... non puo' sempre andare bene!!!!! Bisogna pure accontentarsi!
Purtroppo le previsioni non sono buone. Decido di partirre venerdi pomeriggio per andare in Engadina ospite dalla mia amica Nadja con la speranza che sia ugualmente possibile "salire" qualche cima!
Sabato mattina sveglia alle 6, cielo stellato, controllo le previsioni ... sembra che non sia male .... mi prometto di rinunciare se ne fosse il caso!
Alle 6.30 raggiungo il parcheggio davanti al poligono di tiro di Samedan. Da qui inizia una strada sterrata un po' noiosa ma quanto spetta oltre appagherà questo breve tratto non particolarmente interessante! Incontro due cacciatori all'Alpe Muntatsch che si apprestavano a prepararsi, oggi era il primo giorno di caccia bassa. Saranno le uniche due persone che incontrero' durante tutta la giornata! Raggiungo lo splendido altopiano alle pendici del Piz Padella, nonostante il tempo non sia bellissimo il panorama è fantastico e la preoccupazione di dover tornare indietro scompare alla vista dei primi raggi di sole!!!! Sole che purtroppo si è nascosto presto dietro le numerose nuvole!
Alla fine della Valletta, su un sasso, si trova la prima deviazione per il Piz Ot, come consigliato da altri resoconti , decido di ignorarla e di proseguire sino al bivio ufficiale. Il piccolo laghetto dalle acque cristalline oggi non era nulla di piu' che una grande pozza scura ...non importa aveva lo stesso il suo fascino!!!! Poco piu' avanti il comodo sentiero termina e si procede su pietraia alternata a terreno sabbioso un po' sdruccciolevole.Dopo aver superato un bel raggruppamento di ometti inizia quasi a nevischiare ...ed inizia la salita vera e propria su roccia. Ci penso un po' ... che faccio? mancano 200 m di dislivello per arrivare alla meta, nuvoloni scuri non ce ne sono ....decido di proseguire salgo agevolmente grazie anche a catene e ringhiere a cui per sicurezza in alcuni punti mi tengo considerando che la roccia è bagnata. Incaso di ottime condizioni non credo che ne avrei avuto la necessità.
In breve sono in vetta, dove il panorama purtroppo non è maestoso come lo sarebbe stato perchè le nuvole sono alla mia stessa altezza! Premetto che patisco velocemente freddo alle mani ... percepisco un freddo bestiale a causa del vento ...non saprei dire quanti gradi ma le penne per scrivere il libro di vetta non funzionavano e io nonostante avessi indossato i guanti ho fatto fatica a tenere in mano la matita per scrivere due righe. Quindi la mia sosta in vetta è molto breve. Inizio a scendere e dopo circa 20 minuti inizio a risentirmi le mani! Per la discesa decido scendere lungo il sentiero ignorato al mattino e poi prima di Margunin prendo il sentiero per Spinas lungo la Valletta da Bever. Decisione azzeccatissima per la differenza di vegetazione rispetto a quella vista al mattino. Sempre in solitaria arrivo al piano e costeggiando una stradina asfaltata giungo circa alla località Cuas (prima di Bever) e prendo il sentiro a destra che sale nel bosco e dopo una ventina di minuti ecco che intravedo un capriolo che si fa pure fotografare! Percorro quanto è segnalato come sentiero per mountain bike, ma visto che non c'è in giro nessuno non mi preoccupo e raggiungo la strada sterrata percorsa al mattino. In meno di 5 minuti sono alla macchina. Sono le 14.30
Di pause ne ho fatte poche perchè non ne ho sentito il bisogno visto che i sentieri non erano faticosi e in vetta, dove invece mi sarei fermata volentieri, le mie mani hanno dato forfait e sono dovuta scendere!!!!!
Considerazioni: sono contenta di quanto fatto, di aver deciso di continuare perchè ho interpretato bene i segnali meteo, sono contenta di aver fatto un bel giro in solitaria godendomi appieno la natura. Chiaro il cielo blu tipico dell'Engadina e delle quasi tutte escursioni precedenti non l'ho visto ma ... non puo' sempre andare bene!!!!! Bisogna pure accontentarsi!
Tourengänger:
asus74
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Kommentare (7)