Piz Lai Blau (2961 m)
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17 Ottobre 2015
Oggi parto per fare il Piz Gannaretsch. O il Piz Lai Blau, se non ce la faccio. Ma ben presto capisco che non è giornata. Appena sveglio, non trovo le ciaspole. Vabbè, non ci sarà così tanta neve, farò senza.. Poi per strada mi accorgo di aver dimenticato i guanti. Parcheggio appena dopo la galleria, nel buio della notte. Aspetto che si faccia chiaro, quindi, un po’ scoraggiato, parto. C’è la nube bassa, fa freddo. Scendo alla diga, la attraverso, percorro la strada sterrata lungo il lago e prendo la Val Rondadura, sulla destra. La neve non è tanta, ma è farinosa. Con un po’ di fatica raggiungo il Lai Blau, ma lì mi rendo conto che, procedere, non ha il minimo senso : la visibilità è scarsa, le mani si infreddoliscono ogni volta che tocco la neve, i massi lungo la riva del lago rendono l’avanzamento lentissimo, perché sprofondo nei buchi tra uno e l’altro.. così decido di tornare indietro.. pronto a tornarci una prossima volta !
26 Dicembre 2015
Oggi è il giorno della rivincita. Niente di speciale. Non è una di quelle mete che ti sono sfuggite e non vedi l’ora di “andare a riprenderti”.. ma è una vetta che voglio fare, appena un po’ fuori dalla “cerchia” più famosa dei 3000 ticinesi, per quota ed appartenenza geografica, ma non per questo la vista si prospetta meno maestosa, anzi ! e in questo momento sto cercando proprio queste cime !
Quest’anno è davvero strano : anche se non conosco bene le condizioni della neve (ultimamente sono stato in montagna molto meno del mio solito..), a fine dicembre ce n’è decisamente di meno che a metà ottobre ! la webcam del passo del Lucomagno, che mostra distese verdi, sembra non dare adito a dubbi..
Parto sicuro e deciso, alla luce della frontale, che dopo poco lascia lo spazio al chiarore dell’alba. In un attimo raggiungo il Lai Blau, che stavolta sembra vicinissimo. Ora non resta che scegliere dove salire, per raggiungere la selletta a quota 2720. Cerco di evitare rocce lisce e nevai, e sono in cresta. Oddio, proprio di cresta non si può parlare, ed anche la vetta non è ben chiaro dove sia, ma procedo comunque verso W, con sulla destra la bella distesa della vallata sovrastata dal Piz Gannaretsch e dall’imponente Piz Vatgira. Il biancore della neve, candida, ricopre il Glatscher dil Lai Blau, o almeno così mi piace pensare.. viste le dimensioni, non si sa mai se non sia scomparso, dalla data della pubblicazione della cartina.. ma un piccolo crepaccio che si intravede nella neve sembra far ben sperare ! Delle impronte di camosci (e due li vedo correre) sono, ancora una volta, le uniche tracce di esseri viventi attorno a me ! Salgo senza un percorso obbligato, solo negli ultimi metri la neve si fa dura, raggiungo la vetta e mi si apre uno spettacolo stupendo. Faccio un po’ di foto e torno indietro.
La luna che tramonta, il rossore dell'alba, i primi raggi del sole che fanno capolino tra le montagne, il profumo della terra bagnata, il candore immacolato della neve, le corse dei camosci, il volteggiare dei rapaci, la ricerca della via migliore, la gioia della vetta, le distese di catene montuose a perdita d'occhio, le creste dalle mille guglie, il ritorno a casa.. tutte queste sono cose per cui vale la pena vivere !!

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