Capanna Borgna e Cima dell'Uomo in pieno relax
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ivanbutti Con Dani ci organizziamo per una 2 giorni infrasettimanale in capanna, e Aldo e Lella rispondono con piacere positivamente al nostro invito. Saliamo verso i Monti della Gana, ma siamo ligi e lasciamo l’auto alla stanga (aperta) con divieto di transito, che ci costringe a percorrere un paio di Km. abbondanti su strada asfaltata prima di raggiungerli. Il problema più che altro sono gli zaini belli carichi con le provviste, ma pian piano procediamo; mentre camminiamo siamo accompagnati dal rumore dell’elicottero che sta sgombrando dalle numerosissime piante cadute il tratto Sassariente-Monti della Gana; certamente non si lesinano mezzi (e costi) per rendere agibili i sentieri, specie in queste zone molto frequentate. Il tempo è ottimo, ma salendo sul tratto ripido si inizia a sudare abbondantemente; il ritmo è molto tranquillo, come è giusto che sia; sosta all’Alpe di Sassello, poi arriviamo alla Forcola. Nel tratto in discesa ci sono ancora residui di nevaio, ma li passiamo senza grossi problemi. Verso le 13.00 siamo in capanna, dove è presente anche il responsabile sig. Giacomo della SEV, che è salito per sostituire le coperte (siamo fortunati, inauguriamo quelle nuove) e per preparare un trasporto con elicottero del giorno dopo. Consumiamo il pranzo al sacco e poi io e Lella puntiamo verso la Cima dell’Uomo. Dani ci segue con l’intenzione di rientrare una volta arrivata al Passo Ruscada, ma quando è lì vede la vetta e si lascia ingolosire, per cui in Capanna resta solo Aldo; ci racconterà poi che ha fatto un bel riposino sulla panca all’esterno, dopo il quale in Sig. Giacomo cambia il suo programma (doveva pernottare anche lui in capanna) e decide di rientrare; probabilmente sulla sua decisione ha pesato parecchio l’effetto motosega che Aldo ha settato al massimo durante la sua pennichella, he he. Noi nel frattempo raggiungiamo la cima, passando dapprima sotto le strapiombanti pareti e risalendo poi il divertente canalino; per me è la 3° volta, per Dani e Lella la 1°, e sono parecchio soddisfatte. Vorremmo poi provare a salire anche il Madone, ma le nubi iniziano a risalire la valle della Porta e così lasciamo perdere. Ci limitiamo a traversare dalla Bocchetta di Medeè a quella di Cazzane, e da lì scendiamo alla Capanna. Dopo un po’ di relax iniziano i preparativi per la cena, dopo la quale verso le 22.30 saliamo a dormire. La mattina dopo il tempo è già piuttosto uggioso, per cui viste le previsioni con Lella decidiamo di rinunciare al Pizzo di Vogorno e ci prepariamo al rientro, che facciamo passando dal Passo Ruscada e discendendo l’omonima valle.
Mentre saliamo al Passo vediamo anche il trasporto dell’elicottero del quale ci aveva parlato il giorno prima il sig. Giacomo; la val Ruscada, nonostante il sole latiti, ci prende per i rododendri tutti in fiore e la sua bellezza bucolica. Arrivati alla Corte di Mezzo risaliamo un poco per tagliare verso i Monti della Gana; in qualche tratto il sentiero è franato di recente, e si passa giusti; poi inizia a piovigginare, ma smette subito, per cui arriviamo ai Monti della Gana perfettamente asciutti; qui pranziamo riparati, per cui la pioggerella che ha ripreso a cadere non ci disturba. Manca ormai solo il tratto su strada asfaltata che ci riporta all’auto, e lo percorriamo senza problemi perché la pioggia è cessata di nuovo. Arriviamo quindi perfettamente asciutti, ulteriore motivo per essere davvero soddisfatti della bella escursione; esperienza da ripetere, se si presenterà l’occasione. Ovviamente un grande grazie a Lella ed Aldo per la piacevolissima compagnia (di notte l’effetto motosega era settato al minimo, quasi zero, quindi tutto bene anche da questo lato, he he).
grandemago
Due giorni di estremo relax……..esagerato relax…….settaggio motosega incluso!
Per Giacomo, il capanat, purtroppo no! Per lui doveva essere una piacevole notte da passare nella solitudine della sua capanna, ma dopo la mia premessa ha temuto che si potesse trasformare in un incubo e, mesto mesto, ha preferito rimettersi lo zaino in spalla e tornare a valle.
Qualcosa mi dice che in futuro non riceverò molti inviti per condividere la nottata………
http://www.youtube.com/watch?v=l61MFiIeuVM
danielina Finalmente una due giorni in montagna, bella, tranquilla, in totale relax, senza nessuna fretta e in ottima compagnia!
Una salita piacevole fino alla capanna dove ci aspettava un caffe caldo, preparato da Giacomo, il capannat; e dopo un "fugace" pranzo via di nuovo! Bello e inaspettato il canalino, sempre divertentissimo da fare soprattutto in salita! Poi il ritorno alla capanna con Aldo che ci attendeva, tante chiacchere, antipasto con formaggio grana, birra e bibanesi, e poi la cena con aggiunta di vino, frutta, dolce e caffe...non ci siam proprio fatti mancare niente!!!
Una bella dormita, e poi il ritorno a casa passando dalla bella vallata bucolica piena di rododendri in fiore. Una bella esperienza sicuramente da ripetere, soprattutto grazie alla deliziosa compagnia di Lella e di Grandemago!
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