Cima dell'Uomo (2.390m) ed anello
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Oggi con Ivano e Filo (nuovo trio) puntiamo alla Cima dell'Uomo, famosa e frequentata meta posta al termine di favolose vallate. Il giro ad anello progettato ci porta a risalire la valle dell'Alpe di Ruscada per poi tagliare verso le giganti pietraie di Bertadello. Si punta cosi alla Cima dell'Uomo e si scende vero la Capanna Borgna posta nell'alta Val della Porta. Da li valicando la Forcola del Sassello riscendiamo ai Monti della Gana.
Parcheggiata la macchina prima della sbarra ci si incammina su strada asfaltata per circa 2Km fino ai Monti della Gana Q1286. Al segnavia si punta nettamente ad E e poi NE restando alti nella Valle di Cugnasco e giungendo con docili dislivelli alla Q1590 della CN. Qui inizia una discesa di circa 100m di dislivello per entrare nella valle dell'Alpe di Ruscada. Raggiungiamo in breve la cascina di Corte di Mezzo Q1525 e ammiriamo il favoloso paesaggio della vallata: i rododendri in fiore, le verdi/azzure acque, i verdissimi pascoli. La Cima dell'Uomo è già perfettamente visibile, cosi come il suo ometto di vetta.
Iniziamo a percorrere tutta la vallata verso N, risalendo un primo costone e raggiungendo la bellissima piana della Corte di Cima Q1757. Qui, per far scorta di acqua ed attraversare un nevaio residuo, ci allontaniamo dal sentiero e saliamo tra rododendri e pietraie molto più a Est. Troviamo comunque tracce e segni di un vecchio sentiero in disuso. Raggiunta la nuova piana a Q1929 decidiamo di puntare direttamente la Cima dell'Uomo come accenna anche il Brenna in una variante dell'itinerario.
Si raggiungono le ampie pietraie di Bertadello per un logico canalone erboso e si prosegue su giganti blocchi granitici...un paesaggio favoloso! Abbiamo qualche problema con Luna, una labrador alpinista che, seppur coraggiosa e agile, ben poco può fare su queste anguste pietraie pericolose per le sue zampe. Dopo qualche difficoltà sbuchiamo ancora più a Est su una residua lingua di neve. Nel frattempo, in pochi minuti, l'azzurro cielo è scomparso, una fitta e fresca nebbia ci ha avvolto da Sud. Non si vede più niente!! E' questo il momento in cui ringrazio di avere un GPS.....ma non è comunque facile.. non si vede a più di 20m e non riusciamo a capire quali bastionate rocciose ci siano alla nostra destra.
Altro momento di terrore, una serie di grossi sassi si sono staccati a poche decine di metri da noi, creando un boato simile ad una bomba esplosa. Ci guardiamo... ognuno legge lo stesso pensiero negli occhi dell'altro "andiamo subito fuori dalle p***eeee!!!". Restiamo larghi rispetto alla bastionata, in sicurezza. Ma cosi non vedremo mai il famoso canalino da risalire! Fortunatamente ecco apparire dei segnavia rosso-bianchi. Proviamo a seguirli a ritroso fino a beccare il canale.
Non difficile da salire ma sicuramente da stare all'occhio in discesa. Sarà un I°-II° grado. Poi, appena oltre il canalino, va percorsa o l'ampia cresta sul suo filo (come ha appunto fatto Filo!) oppure seguire il sentierino marcato in rosso-bianco che si tiene su delle cengie a SW.
Ecco... a me non è piaciuto molto, personalmente perchè la nebbia impediva di vedere il fondo del burrone e la cengia, seppur larghissima, dava un effetto "precipizio" che mi ha inquietato.
Raggiunta la Cima dell'Uomo Q2390, qualche foto veloce e poi giù subito. Anche qui ho qualche problema di vertigine e giramento, forse data dalla conformazione della cupola della Cima dell'Uomo e dall'incertezza della nebbia. Ridisceso il canalino non resta che puntare alla Capanna Borgna.
Si costeggia la bastionata sud della Cima dell'Uomo sempre con un pensiero alla frana di prima.......
poi si scende per una severa dorsale (che precipita verso la conca di Medee) fino alla Bocchetta di Medee Q2149. Qui si deve continuare verso W seguendo la traccia fino a beccare un bivio che punta a Sud verso il Passo di Ruscada Q2069. Anche qui nella nebbia (ma guidati dal GPS) troviamo il passo, con davanti ad esso l'attacco per la lunga dorsale del Madonetto. Anche qui un segnavia distrutto dalla neve (cosi come i due precedenti, uno alla base della Cima dell'Uomo e uno poco dopo la b.tta di Medee).
Sappiamo dove andare. L'alta Valle della Porta (nella sua sezione sopra la Capanna Borgna) appare nettamente piu brulla, meno verdeggiante e più fresca. Raggiunta la capanna Q1912 (siamo soli) mangiamo e facciamo una pausa. Per il ritorno dobbiamo puntare alla Forcola costeggiando tutto l'aspro e severo versante W del Madonnetto. Qui dobbiamo superare 3 piccole slavine ghiacciate. Nessuna grossa difficoltà, la traccia è scavata, ma dei ramponi fanno comodo. Si risalgono circa 80/100m di dislivello e poi si scende verso la Forcola Q1709. Da qui verso l'alpe di Sassello Q1673 e giù fino alla Cappella Santa Maria Q1498. Infine Monti della Gana e strada asfaltata fino al parcheggio.
Tempistiche: 8h30' pause incluse
Distanza: circa 19Km (manca nel GPS la parte iniziale fino ai Monti della Gana)
Parcheggiata la macchina prima della sbarra ci si incammina su strada asfaltata per circa 2Km fino ai Monti della Gana Q1286. Al segnavia si punta nettamente ad E e poi NE restando alti nella Valle di Cugnasco e giungendo con docili dislivelli alla Q1590 della CN. Qui inizia una discesa di circa 100m di dislivello per entrare nella valle dell'Alpe di Ruscada. Raggiungiamo in breve la cascina di Corte di Mezzo Q1525 e ammiriamo il favoloso paesaggio della vallata: i rododendri in fiore, le verdi/azzure acque, i verdissimi pascoli. La Cima dell'Uomo è già perfettamente visibile, cosi come il suo ometto di vetta.
Iniziamo a percorrere tutta la vallata verso N, risalendo un primo costone e raggiungendo la bellissima piana della Corte di Cima Q1757. Qui, per far scorta di acqua ed attraversare un nevaio residuo, ci allontaniamo dal sentiero e saliamo tra rododendri e pietraie molto più a Est. Troviamo comunque tracce e segni di un vecchio sentiero in disuso. Raggiunta la nuova piana a Q1929 decidiamo di puntare direttamente la Cima dell'Uomo come accenna anche il Brenna in una variante dell'itinerario.
Si raggiungono le ampie pietraie di Bertadello per un logico canalone erboso e si prosegue su giganti blocchi granitici...un paesaggio favoloso! Abbiamo qualche problema con Luna, una labrador alpinista che, seppur coraggiosa e agile, ben poco può fare su queste anguste pietraie pericolose per le sue zampe. Dopo qualche difficoltà sbuchiamo ancora più a Est su una residua lingua di neve. Nel frattempo, in pochi minuti, l'azzurro cielo è scomparso, una fitta e fresca nebbia ci ha avvolto da Sud. Non si vede più niente!! E' questo il momento in cui ringrazio di avere un GPS.....ma non è comunque facile.. non si vede a più di 20m e non riusciamo a capire quali bastionate rocciose ci siano alla nostra destra.
Altro momento di terrore, una serie di grossi sassi si sono staccati a poche decine di metri da noi, creando un boato simile ad una bomba esplosa. Ci guardiamo... ognuno legge lo stesso pensiero negli occhi dell'altro "andiamo subito fuori dalle p***eeee!!!". Restiamo larghi rispetto alla bastionata, in sicurezza. Ma cosi non vedremo mai il famoso canalino da risalire! Fortunatamente ecco apparire dei segnavia rosso-bianchi. Proviamo a seguirli a ritroso fino a beccare il canale.
Non difficile da salire ma sicuramente da stare all'occhio in discesa. Sarà un I°-II° grado. Poi, appena oltre il canalino, va percorsa o l'ampia cresta sul suo filo (come ha appunto fatto Filo!) oppure seguire il sentierino marcato in rosso-bianco che si tiene su delle cengie a SW.
Ecco... a me non è piaciuto molto, personalmente perchè la nebbia impediva di vedere il fondo del burrone e la cengia, seppur larghissima, dava un effetto "precipizio" che mi ha inquietato.
Raggiunta la Cima dell'Uomo Q2390, qualche foto veloce e poi giù subito. Anche qui ho qualche problema di vertigine e giramento, forse data dalla conformazione della cupola della Cima dell'Uomo e dall'incertezza della nebbia. Ridisceso il canalino non resta che puntare alla Capanna Borgna.
Si costeggia la bastionata sud della Cima dell'Uomo sempre con un pensiero alla frana di prima.......
poi si scende per una severa dorsale (che precipita verso la conca di Medee) fino alla Bocchetta di Medee Q2149. Qui si deve continuare verso W seguendo la traccia fino a beccare un bivio che punta a Sud verso il Passo di Ruscada Q2069. Anche qui nella nebbia (ma guidati dal GPS) troviamo il passo, con davanti ad esso l'attacco per la lunga dorsale del Madonetto. Anche qui un segnavia distrutto dalla neve (cosi come i due precedenti, uno alla base della Cima dell'Uomo e uno poco dopo la b.tta di Medee).
Sappiamo dove andare. L'alta Valle della Porta (nella sua sezione sopra la Capanna Borgna) appare nettamente piu brulla, meno verdeggiante e più fresca. Raggiunta la capanna Q1912 (siamo soli) mangiamo e facciamo una pausa. Per il ritorno dobbiamo puntare alla Forcola costeggiando tutto l'aspro e severo versante W del Madonnetto. Qui dobbiamo superare 3 piccole slavine ghiacciate. Nessuna grossa difficoltà, la traccia è scavata, ma dei ramponi fanno comodo. Si risalgono circa 80/100m di dislivello e poi si scende verso la Forcola Q1709. Da qui verso l'alpe di Sassello Q1673 e giù fino alla Cappella Santa Maria Q1498. Infine Monti della Gana e strada asfaltata fino al parcheggio.
Tempistiche: 8h30' pause incluse
Distanza: circa 19Km (manca nel GPS la parte iniziale fino ai Monti della Gana)
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