Piz Rondadura (3016 m) dalle Piode della Val Cadlimo
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Noi comunque abbiam trovato una giornata bellissima, cielo terso fino quasi in vetta e pranzo al sole con nevicata in corso.
Giunti al passo del Lucomagno con temperatura di tutto rispetto -1, costeggiamo il lago di Santa Maria, ci alziamo un pò troppo, causa una traccia gps errata, "non faccio il nome", rientriamo al guado del fiume Reno di Medel, ci siam gi cuccati oltre 100 metri di dislivello senza senso.
Guadato il fiume, coperto ancora da montagna di neve saliamo in direttissima i canaloni fin all'Alpe Scaione m. 2200 ed in breve siamo sul bel pianoro.
A qs. punto abbandoniamo la traccia gps ripiegando tutto a O, un bel traverso oramai innocuo da scariche valanghive ci fa perder quota, risaliamo fin le Piode della val Cadlimo, a qs. punto cerchiamo il percorso piu agevole per risalire il muro dinnanzi a Noi.
Dopo un consulto, cambiamo assetto, "ramponi e picca", 150 m di dislivello abbastanza divertenti, "Il fiore all'occhiello della giornata".
Riprendiamo ancora la traccia normale, il Ronda è davandi a Noi ma non vicino.
L'esposizione a sud penalizza il manto nevoso, comincia a cedere e la fatica aumenta.
Sono in vetta con Luca alle h 11:15, Claudio ci attende alla bocchetta.
Nel frattempo giunge anche Ewa, un pò provata per aver dimenticato ciaspole in auto, chiedo se intende proseguire fino in vetta , conoscevo gia la risposta, risalgo per la seconda volta a gustare la crestina finale.
Ci ritroviamo tutti alla bocchetta "bivio val Termine", rifornimento di zuccheri, "ottima torta di Ewa crostata di susine e noci" e poi ridiscendiamo.
La neve è penosa, marcia e instabile, una vera sofferenza. Per me qs è l'ultima ciaspolata della stagione, in qs condizione non è piu' divertente.
Senza comunque farci mancar nulla, pranziamo al sole in compagnia di una bella nevicata.
La discesa per la via normale è avvenuta in gran parte con terga sulla neve e giùùùùùùùùù per i pendii.
Grazie amici, ora le ciaspole han bisogno del solito restyling.

La temperatura del primo mattino fa ben sperare in un buon fondo di calpestio. La meteo è abbastanza incerta ma a noi è sufficiente poter salire alla vetta...tutto sommato avremo anche sole, temperature non rigidissime ed una lieve nevicata primaverile ci farà, più tardi, piacevole compagnia.
Per me, un tremila di questo genere, quasi invernale, è un'occasione ghiotta!!!
Oggi c'è tutto...la parte meno divertente da "paperi" (anch'io le racchette le ho già belle che lavate e imbustate) e la parte propriamente alpinistica...
...un paio di passaggi, senza rete, di tutto rispetto con pendenze importanti da attaccare con picca e ramponi...
La salita non è assolutamente banale, con questa nevaccia, il peso della fatica schiaccia le gambe e siamo costretti a rivedere, a più riprese, il ns. assetto...ciaspole, ramponi, ciaspole, soli scarponi ed infine ancora ciaspole...
Un plauso particolare ad Ewa...sicuramente la più penalizzata e, comunque, giunta alla meta con stoico sacrificio.
L'arrampicata finale su roccia, a toccar la croce, apre il "cuore"...il panorama è abbastanza compromesso dall'incalzar di nubi minacciose e il pizzicar dei gelidi fiocchi in volto ti fa piccolo di fronte al "grande"...
In queste condizioni, comprendi di essere solamente un ospite e nemmeno troppo desierato...è ora di ringraziare la montagna e scendere...
Ottima, come sempre, la compagnia di Ewa, Claudio e di Francesco (che mi tiene lontano dai guai...).
Ciao a tutte/i e Buona Pasqua...
Luca
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