Rondadura e Blas

Partenza dal passo del Lucomagno dove soffia un vento abbastanza frescolino. Per fortuna la meteo per oggi dava bello solleggiato e che i ultimi cumuli si disolvono nel corso della mattinata. Intanto però questo non sembra ancora il caso.
Seguo dunque la strada sterrata lungo il lago artificale che porta all'imbocco della val Termine. Li salgo un pezzetino per poi prendere il sentiero ufficiale che porta in val cadlimo attraversando il ponte fatto in lengo. Ora bisogna fare attenzione di non mancare la traccia che dal sentiero ufficiale porta via dritto all'alpe Scaione. Non è difficile ma dato che non è bollato e non c'è nessun idicatore bisogna prestare un po' di attenzone a non sorvolare la diramazione che si trova immediatamente prima di un ruscello. La traccia anche se è lieve è presente interamente quasi fino all'arrivo dell'alpe dove scoprare nei prati. Ora non trovo più nulla nemmeno gli ometti di sasso che sono stati menzionati da una relazione di qualcun d'altro. Seguo dunque in linea logica tenendomi alla destra in direzione di marcia e più sopra scopro che a circa 300m più a sinistra ci sono alcuni ometti di sasso. Purtroppo questi ometti di sasso sono presenti un po' sporadicamente dappertutto e duqnue è consigliabile di non seguirli ma di seguire l'istinto e la direzione logica. In prossimità dei 2400m circa diventa poi addirittura bollato di giallo. Ma anche li questi sentieri sono stati fatti per fare chissà che passeggiate li sopra ma non per raggiungere la cima. Per cui dopo che la traccia bollata ha solo traversata ed è poi arrivata una biforcazione la ho di nuovo lasciata per portarmi verso la cresta e la bocchatta di Rondadura. Purtroppo mi sono fatto anche ingannare da una precedente relazione di qualcuno che ha menzionato "Foppa di Rondadura". Questo però secondo me è sbagliato (qualcuno ha erroneamente cerato un waypoint nominandolo Foppa di Rondadura dove evidentemente NON è la foppa di Rondadura) in quando più sopra c'è un muro di rocce difficilmente penetrabile. Io in ogni caso non sono passato da li ma bensi da "Costa del Termine" indicato nella cartina nazionale. Dopodiché si arriva in una ganna con un grandissimo ometto di sasso e da li seguo i diversi ometti presenti fino alla cima.
Ora arriva la seconda parte ovvero la traversata al Piz Blas.
Scendo inizialmente la via di salita per arrivare nella ganna a sud della cima e traverso poi verso ovest per arrivare in cresta. La cresta a partire dei 2940m circa non presenta nessuna particolare difficoltà. Da lontano sembra un filo di rasoio ma in realtà è abbastanza facile. Si passa per un piccolissimo laghetto e poi proseguendo la cresta integrale che in prossimità dei 2817 diventano dei massi giganti ma comunque facili da superare. Dopodiché si punta ad andare sulla ganna sotto il Piz Blas e salire da sud più o meno nella parte centrale del pendio.
Pure sul Blas faccio una pause e scatto un paio di fotografie e poi riscendo la stessa via verso sud nella pendio di ganna. A questo punto trovo dei ometti di sasso che seguo per "senda del Blas" e dopodiché su una traccia che traversa verso ovest (Piz Tanelin) a più meno 2500m sul livello mare perdo gli ometti di sasso e scendo su rocce e erba verso i prati di "Gane sotto la senda" e a poco prima di Stabbio di mezzo incontro nuovamente il sentiero bianco-rosso della val Cadlimo che mi conduce Stabio nuovo e il "Lai da Sontag Maria" e infine su strada sterrata alla macchina.
 
Segue la continuazione a breve