Schynige Platte - Faulhorn - Grindelwald


Publiziert von paoloski , 13. August 2022 um 11:17.

Region: Welt » Schweiz » Bern » Jungfraugebiet
Tour Datum:10 August 2022
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-BE 
Zeitbedarf: 2 Tage
Aufstieg: 950 m
Abstieg: 1865 m
Strecke:36 Km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A Schynige Platte si arriva con un treno a cremagliera che parte da Wilderswil (da Interlaken raggiungere Matten da cui si trovano le indicazioni per Schynige Platte, vi sono due parcheggi, per 24 ore il costo è di 10 FrS, il biglietto Wilderswil - Schynige Platte costa 32 FrS e la salita dura 1h 10 min.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Da Grindelwald treni frequenti per Interlaken Ost, Wilderswil è la penultima fermata, il biglietto costa 9,80 FrS
Unterkunftmöglichkeiten:Berghaus Männdlenen (cena e pernottamento 51 Frs) Faulhorn (cena 3 portate, pernottamento, colazione 71 FrS)
Kartennummer:CNS 3323T Jungfrau Region

Premessa: quest'anno per la mia due giorni con bivacco ho scelto la regione della Jungfrau, in molti mi hanno avvertito: "Troverai un sacco di gente, è pieno di giapponesi, indiani, coreani...i prezzi sono assurdi, il tempo è instabile...", vabbè se c'è gente che attraversa mezzo mondo per venirci ci sarà pure una ragione, ed una volta almeno nella vita voglio vederli anch'io questi posti.
Poi non ho nulla contro gli asiatici e per quanto riguarda i prezzi, dormendo in un sacco a pelo all'addiaccio posso risparmiare un bel po'.
Alla fine ho scoperto che effettivamente i posti sono di una bellezza incredibile e per quanto riguarda i prezzi...il Ticino e l'Italia sono decisamente più cari. L'affollamento poi c'è intorno alle stazioni di arrivo di treni a cremagliera e funivie, a dieci minuti di distanza a piedi si incontra solo qualche escursionista come su tutti i sentieri di montagna delle Alpi.

Parto da Varese appena prima delle 7 e poco dopo le 11, con un paio di soste, sono a Wilderswil, parcheggio l'auto e raggiungo la vicina stazione di partenza del trenino per Schynige Platte. In effetti c'è una folla immensa in attesa del treno, però in soli due minuti faccio il biglietto, sul treno in attesa vista la folla non salirò di certo per cui decido di usufruire dei bagni della stazione, quando esco il treno è partito ma un altro è già pronto, trovo un posto in uno scompartimento occupato dai sette componenti di una famiglia del posto, estremamente cordiali ma che si esprimono in Berner Mundart, assolutamente incomprensibile per me.
Il treno parte, non sono comodissimo: panche di legno e, soprattutto, zaino da 11 Kg sulle ginocchia.
Il treno affronta subito una salita ripida nel bosco, fa una sosta per lasciare il passo al treno in discesa e finalmente arriva ai pascoli e posso godere un primo assaggio del panorama: i laghi di Brienz e di Thun color turchese e, più in alto, i 4000 della zona. Dopo un tragitto di 70 minuti eccoci alla stazione di arrivo.
A Schynige Platte c'è un famoso giardino botanico, non posso esimermi dal visitarlo, in effetti è veramente bello nonostante la stagione avanzata e la conseguente scarsità di specie fiorite, una miriade di persone ha avuto la mia stessa idea, fra l'altro l'accesso è gratuito, per cui dopo una mezz'oretta decido di averne abbastanza e prendo il sentiero che mi porterà verso il Faulhorn.
Decido di soprassedere alla salita dell'Oberberghorn: vista la vicinanza all'arrivo del treno è stato "addomesticato" con scale metalliche larghe un metro e la cima è un piazzale tipo vetta del Monte Generoso...per cui: anche no!
Proseguo sul sentiero, la folla scompare ma in compenso il panorama si fa sempre più interessante: le montagne calcaree hanno forme incredibili e si cammina avendo da un lato il lago di Brienz color turchese e dall'altro le montagne che hanno reso celebre questa regione.
Vista l'ora supero diverse persone fermatesi a fare la loro pausa pranzo, io proseguo fino a che sono in vista della Sägistal e del suo laghetto che ha un blu completamente differente dal sottostante Brienzersee, mangio una barretta e bevo un po' d'acqua. La tengo da conto perché a quanto pare la zona sembra priva di qualsiasi sorgente e torrente.
Dopo una svolta a 180° del sentiero sono in vista della Berghaus Männdlenen, decido di reintegrare le mie riserve idriche con una birra analcolica, prezzo 4 FrS, un cartello indica come il pernottamento con colazione costi 51 FrS, decisamente qualcuno deve essersi sbagliato sui prezzi esosi della zona.
Riparto in direzione del Faulhorn, le nuvole stanno salendo dal fondovalle e quando arrivo in vista della vetta si sono fatte abbastanza spesse. Il paesaggio intorno rimane comunque magnifico con cime dalla forma incredibile. Decido di salire dal sentiero segnalato come Grätli Weg, in realtà un normale sentiero a zig zag senza difficoltà. In cima vi è la Berghaus Faulhorn, un hotel risalente alla fine dell'ottocento con una grande terrazza con panche e tavoloni all'aperto.
Entro e chiedo in tedesco se è possibile mangiare qualcosa, la ragazza osserva lo stemma del CAI sulla mia giacca a vento ed appare felicissima di rispondermi in italiano, che parla meglio di molti miei connazionali e con solo un lieve accento, un'enorme fetta di torta alle albicocche con una Rivella è quello che ci vuole, mi siedo all'aperto ammirando la cima del prospiciente Simelihorn che a tratti appare fra le nubi e cercando, invano, di capire qualcosa della conversazione in Schwyzer Tutch degli avventori dei tavoli vicini.
Dopo un caffè ed un saluto alla gerente riparto scendendo dal sentiero "normale", in effetti una stradina a tornanti che mi porta alla base della cima.
Trovo le segnalazioni per First ed il Bachalpsee, più che un sentiero questa è una stradina in discesa che mi porta a passare accanto ad un paio di ricoveri, immagino per chi venga sorpreso dal maltempo, e quindi in vista dei due bacini del Bachalpsee.
Le nuvole la fanno ancora da padrona ma il posto è decisamente scenografico. Sembra che almeno 5 - 6 persone abbiano avuto la mia stessa idea: chi monta la tenda, chi prepara il sacco da bivacco, intorno vi sono una quarantina di vitelli pascolanti con i loro campanacci...decido di cercare un posto più solitario e silenzioso. Proseguo per una decina di minuti finché trovo un luogo riparato dal vento e con una gran vista, nuvole permettendo.
Alle 18,30 la mia cuccia è pronta, mangio qualcosa, mi guardo un po' in giro poi mi stendo ad osservare le nubi che mano a mano prendono i colori del tramonto ed assumono forme fantastiche cambiando aspetto repentinamente.
Quando appare la prima stella la temperatura si abbassa e decido di infilarmi nel sacco. Come sempre fasi di assopimento si alternano a momenti di veglia, ad un certo punto una luce eccezionale appare fra le nuvole che celano la vista dello Schreckhorn, presto una grande Luna piena appare inficiando la vista della Via Lattea ma regalando una luce magica al paesaggio.
Il sacco si copre di rugiada per cui decido di chiudere ogni apertura e tentare di dormire, verso mezzanotte mi risveglio: le nubi sono sparite ed in cielo vi sono solo la Luna e le stelle più vivide.
Faccio qualche foto e poi mi decido a dormire, pur con qualche pausa mi risveglio alle 6, una leggera brezza ha asciugato la rugiada che ricopriva il sacco da bivacco. Decido di alzarmi, sta già rischiarando, scatto ancora delle foto, per riporre tutto nello zaino ci vogliono una quarantina di minuti, dopo di che mi avvio verso il Bachalpsee dove ho deciso di fare colazione su una delle tante panche che circondano il lago.
Quando vi arrivo anche gli altri ospiti della zona stanno uscendo dai loro "ricoveri", io mangio pane e pecorino ammirando il panorama poi raggiungo i pulitissimi servizi posti in posizione defilata poco lontano; quando esco sta arrivando l'addetto alla pulizia con il suo trattore che, come avrò modo di vedere, svuota anche tutti i bidoni della spazzatura da qui a First...che dire? Organizzazione svizzera.
Seguendo un comodo sentiero con vista spettacolare, ogni pochi passi ci si fermerebbe ad ammirarlo ed a fare foto, raggiungo First. Per salire alla stazione di arrivo della funivia ed al ristorante ci sono un sentiero ed una passerella metallica sospesa sul vuoto, chiaramente scelgo la passerella che mi da modo di apprezzare la verticalità di queste pareti. Ordino un caffè seduto alla terrazza del ristorante, una coppia di giapponesi, lei in abito da sposa bianco, lui molto elegante si stanno facendo ritrarre da un fotografo, sono evidentemente in viaggio di nozze, la giornata e la scenografia sono decisamente memorabili.
Riparto verso Grosse Scheidegg, il sentiero è bello e ricco di fiori, incrocio più marmotte, mucche e pecore che persone, giunto alla mia meta scopro che Grosse si riferisce all'ampiezza della sella che divide la valle di Grindelwald da quella di Rosenlaui e non alla consistenza del nucleo, un albergo di montagna ed una costruzione rurale.
Ci sono alcune persone in attesa del postale per Grinderwald, io decido però di scendere per il sentiero che attraversa zone diversissime con l'unica costante della vista grandiosa sulle montagne. Ad un tratto alternante boschi e schiarite con torbiere e pozze d'acqua segue l'attraversamento di una morena, attrezzata con un cavo metallico, che divide il precipizio sul torrente sottostante dal ripido versante sinistro. Poi ancora bosco ed infine pascoli disseminati da bellissime fattorie isolate, in una di queste acquisto mezzo litro di latte locale ottimo che mi bevo con gran soddisfazione. La parte inferiore del percorso è su asfalto ed attraversa frazioni di seconde case ed infine il centro di Grindelwald: un'affollatissima Rimini di montagna con alberghi, ristoranti, negozi, e migliaia di persone di ogni etnia e ceto sociale intente a fare shopping ed a consumare pranzi e colazioni sulle terrazze di esercizi di ogni tipo.
Raggiungo la stazione, faccio il biglietto per Wilderswil, dopo 10 minuti salgo sul mio treno ed alle 14 sono alla mia auto, il tempo di cambiarmi, bere qualcosa e pagare il parcheggio e poco dopo sono sulla via del ritorno, alle 18 sono a casa. Fine della mia due giorni di quest'anno.

La mia breve vacanza in solitaria ha superato le mie aspettative: i luoghi sono veramente eccezionali, l'organizzazione e la pulizia perfette, le persone incontrate affabili e cordiali. Anche il tempo è stato dalla mia. Quello che più mi ha colpito però è la permanenza del paesaggio rurale: nonostante un turismo di massa rivolto ad alpinisti ed escursionisti sia, soprattutto, a persone che dalla montagna si aspettano altro: begli alberghi, paesaggi, funivie, treni a cremagliera, divertimenti con poca fatica...ho visto migliaia di mucche e centinaia di capre e pecore, le fattorie sono curate, i prati falciati ed i contadini al lavoro. Un esempio di come si possano conciliare turismo, paesaggio ed agricoltura.

Difficoltà: il sentiero fra Schynige Platte ed il Faulhorn direi T2, solo la salita per la cresta alla cima del Faulhorn potrebbe rasentare il T3. Il sentiero normale di discesa dal Faulhorn fino al Bachalpsee direi fra T1 e T2. Dal Bachalpsee a First per i sentieri T2, seguendo la stradina carrabile sottostante T1. lo stesso dicasi per il tratto fra First e Grosse Scheidegg: T2 per i sentieri alti, T1 se si decide per la strada. La discesa per il sentiero da Grosse Scheidegg T3 nella parte superiore poi T1, con l'ultima parte su asfalto.

Tourengänger: paoloski
Communities: Hikr in italiano


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