Da Lugano a Basilea in bicicletta


Publiziert von Michea82 , 26. April 2022 um 19:39. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Basel Land
Tour Datum:19 April 2022
Mountainbike Schwierigkeit: L - Leicht fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   CH-UR   Ross- und Zugerberggebiet   CH-SZ   Rigigebiet   CH-BL   CH-LU   CH-SO   CH-AG   Gruppo Camoghè   CH-BS 
Zeitbedarf: 6 Tage
Aufstieg: 3793 m
Abstieg: 3943 m
Strecke:km 351.92 (tunnel ferroviario escluso)
Unterkunftmöglichkeiten:Noi abbiamo pernottato in Ticino da amici e parenti. Oltre Gottardo, come già in Ticino, ci sono ovunque sul percorso Hotel, B&B e pensioni.

Visto da michea

Un viaggio diverso dal solito attraverso l'asse sud/nord della Svizzera immersi nella natura, con uno spirito avventuroso.
L'abbiamo pianificato a tappe al fine di poter "vivere" 6 giorni senza portarci un carico di stanchezza nella successiva vita lavorativa e scolastica. 
L'essenza del tour è racchiusa in questo video che da solo in cinque minuti racconta già tutto:

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La Svizzera ha un ottima rete di piste ciclabili: noi ci siamo lasciati guidare dalla segnaletica onnipresente sulla rete stradale. Tramite l'applicazione (o il sito web) Swissmobile abbiamo scelto l'itinerario 3 che da Chiasso porta a Basilea. Ci siamo immessi sul percorso nei pressi di Agno (punto di incontro con Eidan) e da lì siamo partiti verso nord lungo strade, stradine, sterrati, piste ad esclusivo utilizzo delle biciclette oppure sulle corsie preferenziali della rete principale. 
Nei pressi di Brunnen abbiamo deviato dal percorso perchè stufi del forte traffico di quel tratto: siamo andati a Svitto e, seguendo il percorso 77 fino a Rotkreuz, abbiamo poi preso il 9 per Lucerna. Da qui io ed Eidan abbiamo ripreso il 3 per Basilea mentre Deborah è rientrata a casa con amici, sopraggiunti per lo street food festival di Lucerna. Lei necessitava di una giornata cuscinetto. 
Mediamente abbiamo percorso tra i 50 e i 65 km al giorno con 300-800 m di ascesa, in 3-5 ore effettive (pause grandi escluse). 
La pioggia ci ha inseguiti dal Ticino senza mai raggiungerci. Soltanto negli ultimi 20 km su Basilea ci ha inevitabilmente investiti a me ed Eidan, ma ormai eravamo talmente determinati a chiudere il tour che non ci ha dato alcun fastidio. Anzi ha contribuito a rendere ancora più epico il raggiungimento della nostra meta inizialmente nemmeno contemplata (l'obiettivo iniziale erano Lucerna e lo street food festival con rientro al sabato in treno).

Svitto - nel cuore della Svizzera



Descrizione delle singole tappe

Prima tappa: Lugano - Monte Carasso: Km 52.34 - Ascesa 530 m - Tempo 4h.15 min

Da casa (Sonvico) partiamo in tarda mattinata. Io ho una bici da strada rimediata nella cantina di mia mamma tramite jair, Deborah ha un' elettrica già di una certa serietà, Eidan dispone di una mountain-bike.
Scendiamo a Lugano e seguiamo i segnavia per le ciclabili fin da subito. Passiamo dal Parco Ciani e dal lungolago.
Ad Agno intorno alle 12.00 incontriamo Eidan. Lui arriva da Magliaso. 
Qui inizia il lungo percorso a tappe verso nord, la pista è la numero 3. 
Percorriamo la Valle del Vedeggio. Superiamo il Ceneri. Scendiamo sul Piano di Magadino (pranzo presso centri commerciali) e pedaliamo fino a Monte Carasso dove ci ospita un'amica per la notte, oltre a prepararci una super cena.
Eidan ne approfitta per tornare temporaneamente per la serata in treno a Lugano e vedere i suoi amici. Nei prossimi giorni avrà una full immersion ciclistica e dovrà staccare da loro per un po'.
Tranne che per il Monte Ceneri e per alcuni tratti nella città di Lugano l'intera tappa si svolge su piste senza automobili.

Piano di Magadino (località Curtoni)



Seconda tappa: Monte Carasso - Faido: Km 53.82 - Ascesa 674 m - Tempo 4h 34 min

Riposati e rifocillati ripartiamo a metà mattina. Cielo plumbeo. In Ticino si avvicina una perturbazione ma noi scappiamo verso nord e verso il bello. 
La ciclabile è sempre piacevole lungo il Ticino e saliamo a Biasca dove facciamo pausa pranzo (alla Migros). Quindi proseguiamo di nuovo in falso piano fino a Giornico. Dopo di che abbiamo la prima vera salita. Io sono ancora stanco dall'escursione al Madéi, svolta 2 giorni prima, ma piano piano salgo, lentamente supero i tornanti della Biaschina e arriviamo a Faido. Birretta e poi scendiamo a Chiggiogna dove ci ospita mia sorella. Altra buona cena e bella dormita a costi zero.

Giornico 



Terza tappa: Faido - Flüelen: Km 57.82 - Ascesa 686 m - Tempo 4 h 28 min (transito nel Gottardo escluso)


Tra urla e pianti ci svegliamo. No non sono i nostri, nonostante il dolore alle chiappe si faccia sentire. Nella casa di mia sorella Letizia vivono le sue bambine piccole. 
Ci avviamo a metà mattina e anche oggi il cielo é coperto e l'aria fredda. Ci aspetta una bella salita fino ad Airolo. Sono circa 500 m di dislivello. Fiancheggiamo l'aeroporto di Ambrì, e a Piotta compriamo dei panini potentissimi per pranzo. Quindi risaliamo l'ultima sezione della Leventina di fianco all'autostrada intasata dai turisti di rientro dalle vacanze. 
Ad Airolo carichiamo le bici sul treno e in pochi minuti scendiamo alla successiva fermata, dopo il tunnel, a Göschenen.
Il cielo è azzurro, i prati sono verdi e colmi di fiori. Al di là delle Alpi grazie alle precipitazioni la vegetazione è molto più sviluppata. 
Ora ci godiamo una lunga discesa fino ad Amsteg dove ci fermiamo per una piacevole merenda in panetteria proprio sotto l'imponente Bristen.
Quindi raggiungiamo Flüelen, abbassandoci di poco lungo la bella vallata rurale, non senza passare a dare un'occhiata al capoluogo urano di Altdorf e al parco naturale presso il delta della Reuss. 
Siamo sulle rive del Lago dei Quattro Cantoni.
Pernottiamo in una pensione.


In Canton Uri poco prima di Erstfeld




Quarta tappa: Flüelen - Luzern: Km 67.59 -  Ascesa 672 m - Tempo 5h 17 min


Questa è la tappa più lunga e forse anche la più bella. 
Ci sono i laghi con le grandi montagne a fare da sfondo, grandi spazi verdi, villaggi rurali e, infine, la città di Lucerna.
Da Flüelen seguiamo ancora la pista numero 3 che costeggia il lago sulla destra. Fino a Brunnen la pista sfrutta prevalentemente una grossa arteria con traffico a scorrimento rapido. Ci sono diverse gallerie. Sebbene la ciclabile abbia la sua corsia preferenziale oppure sia indicata sul marciapiede serve concentrazione e non ci si gode molto la pedalata con i camion e le macchine che sfrecciano a pochi metri di distanza. Ci sono comunque squarci panoramici degni di nota. Ipotizziamo che, dovendo costeggiare tutto il lago fino a Lucerna, la situazione non cambi dopo Brunnen. Per questo decidiamo di deviare dal percorso e di passare a nord del Rigi, lungo il lago di Zugo. Dalla mappa si vede che la ciclabile è per lo più articolata su strade secondarie. 
Eidan è la nostra guida e ci conduce lungo la pista 77. Passando dal Canton Svitto decidiamo di deviare ulteriormente e di andare a mangiare a Svitto, l'omonimo capoluogo. È un bellissimo borgo preceduto da una bucolica campagna e dominato da 2 imponenti montagne, il Gross Mythen e il Klein Mythen.
Riprendiamo poi il percorso 77 e raggiungiamo il Lago di Zugo, lo costeggiamo su piacevoli stradine transitando in Arth (dove ci fermiamo per una pausa caffé) e Immensee.
Ritroviamo poi la Reuss a Rotkreuz(che esce dal Lago dei Quattro Cantoni a Lucerna) e la seguiamo fino alla città di Lucerna tramite la pista 9.
Il nostro Hotel è vicino alla stazione. Pernottando nella città abbiamo diritto ad una carta che ci permette di muoverci sui mezzi pubblici per due giorni gratuitamente. Ne approfittiamo per recarci già in serata allo street food festival. 


Lago dei Quattro Cantoni (prima di Brunnen sullo stradone)


Lago di Zugo poco prima di Immensee




Quinta tappa: Luzern - Aarau: Km 61.12 - Ascesa 380 m - Tempo 3h 46 min


Questa tappa scorre via rapida. Non ci sono grossi dislivelli. Si sviluppa in buona parte su ciclabili piacevoli. Un tratto di 5 o 6 km è sulla strada principale. Almeno 10 km sono su sterrata. 
A Lucerna girovaghiamo al mattino per la città aspettando gli amici per lo street food. Sul mezzogiorno partecipiamo alla fiera. Quindi con grande malinconia ci separiamo da Deborah. 
Io ed Eidan lasciamo la città intorno alle 15.00. Avendo solo il pomeriggio dobbiamo muoverci più veloce dei giorni precedenti.
Facciamo un'unica pausa nella piacevole Sursee per una cioccolata. È bello quando le piste entrano nei centri storici delle cittadine. Spesso invece sfruttano le periferie rimanendo nella campagna o nelle zone residenziali. 
Arriviamo ad Aarau dopo le 18.00, ci riforniamo di cibo in stazione. Il nostro hotel si trova appena fuori città in Canton Soletta nel villaggio di Schönenwerd. Essendo la zona meno turistica di Altdorf e Lucerna abbiamo dei confort maggiori allo stesso budget. 


Sursee




Sesta tappa (finale): Aarau - Basel: Km 58.09 - Ascesa 800 m - Tempo 4h 34 min

A questo punto è diventata una dipendenza. Abbiamo fatto la gamba e allo stesso tempo il viaggio ci ha concesso molto riposo di sera e di notte. La voglia di continuare è tanta.
La giornata è grigia, il cielo minaccioso. Sappiamo che la pioggia prima o poi ci investirà. Ma lo spirito è alto.
Dopo una colazione sfiziosa in hotel ci avviamo. Ci aspettano subito 500 m di ascesa. Non li soffriamo ormai siamo allenati. Attraversiamo subito un fiume l'Aare. Quindi risaliamo delle montagne, o meglio dei colli fino alla quota 802 m. Entriamo nel Canton Basilea Campagna. Da qui sarà una lunghissima discesa intervallata da piccole salite e tanta pianura. 
Il paesaggio è stupendo, verdissimo, ci sono villaggi di contadini con vendita diretta di prodotti locali. 
Ci fermiamo per pranzare presso un villaggio e procediamo veloci. La pioggia ci raggiunge durante gli ultimi 20 km ma non fino a Basilea. L'avvicinamento alla città si nota già da lontano con le campagne che lasciano progressivamente il posto all'area industriale, ma questa mai troppo grigia. La ciclabile entra in città rimanendo a lungo in aree verdi e ciò rende gradevole anche questa tappa. 
In città ci si sposta su corsie preferenziali senza difficoltà. 
Arriviamo in stazione centrale alle 15.00.
Ci sentiamo come dei super-eroi a muoverci tra i negozi con le nostre bici e i nostri zaini: nessuno sa che viaggio abbiamo fatto.
L'emozione è grande e si mischia alla nostalgia per qualcosa che sta per concludersi.
Con mio figlio non è la prima avventura. Ma questa è stata diversa. Raggiungiamo una conclusione: la tristezza per la separazione che ci aspetta a Lugano dopo tanto pedalare assieme non ci sarebbe ovviamente se fossimo rimasti a casa. Ma mancherebbero anche l'entusiasmo, la gioia e tutto ciò che abbiamo condiviso e vissuto insieme. Quindi direi: tristi ma felici è il massimo che si poteva ottenere da 6 giorni di vacanza. 

Rohr - avvicinandoci a Baselland





Visto da debbee

Posso tranquillamente definirmi la pessimista del gruppo, infatti quando mi è stato proposto “per Pasqua potremmo andare fino a Lucerna in bici” ho subito visto solo ostacoli e difficoltà. Impossibile, siete matti! Troppo lontano, troppi Km, troppe ore, troppa inesperienza, troppo poco materiale tecnico. Tuttavia, qualcosa in questa follia mi attirava, tant’è che qualche giorno dopo mi sono messa lì con i miei potenti strumenti di panificazione (SvizzeraMobile), ho studiato le tappe, valutato tempi-distanze-dislivelli e ho ritenuto che tutto sommato non era poi così fuori di testa questo progetto. Dopo qualche discussione ho accettato praticamente tutte le condizioni che mi sono state poste – personalmente avrei saltato a piè pari il Ticino, che “tanto ce l’abbiamo sempre qui, lo conosciamo già”, avrei ben più volentieri esplorato in lungo e in largo l’altipiano con le sue dolci colline verdeggianti invece di sobbarcarmi le dure salite del Ceneri e della Leventina; ma Eidan ci teneva a fare la “partenza da casa” e infine ho ceduto, dopotutto l’idea iniziale era sua.
 

Day #1

Ben contenta di poter finalmente sfruttare le potenzialità della mia e-bike, parto ben equipaggiata e soddisfatta di essere riuscita a caricare tutto il necessario nel mio bauletto. Ce la prendiamo con comodo, niente stress, partiamo con ragionevole ritardo, costringendo Eidan a prendere il sole per mezz’ora in nostra attesa...tutto regolare! La discesa fino al Parco Ciani la conosco a memoria, un inizio soft per il mio compagno senza motore. Al Lac saliamo verso Sorengo, mi sa che faccio più fatica io di lui: cerco sempre di usare meno batteria possibile perché “non si sa mai”. Salita breve ma intensa e subito ricompensata dalla discesa verso Agno.

Da qui in avanti resto piacevolmente sorpresa dal percorso; ammetto di aver sbagliato a volerlo saltare. Certo si pedala lungo l’autostrada a tratti, ma si attraversano anche dei bellissimi scorci di natura, boschetti e fiumiciattoli, paesini dei quali conoscevo a malapena il nome, che non avevo mai visto e che ho potuto apprezzare grazie al transito “lento” in bicicletta.

Eidan viaggia veloce e si diverte a prenderci in giro per la nostra lentezza. “Meno chiacchiere!”, ci apostrofa spesso! Ma noi ce la godiamo alla grande - modalità turisti in vacanza.

La discesa verso il Piano di Magadino è stata anche piacevole. Più volte durante i primi giorni siamo stati messi in guardia da molte persone circa i rischi su svariati tratti di strada, che invece una volta affrontati si sono rivelati molto meno angoscianti di quanto descritto.

Comincio a dubitare delle tempistiche previste da SvizzeraMobile per i percorsi in bici: ci dava quasi 5h, ne abbiamo impiegate meno di 4. Fin qui nessuna difficoltà a seguire i percorsi marcati con buona segnaletica.
 

Day #2

La nostra amica ci ha ben nutriti sia a cena che colazione, regalandoci anche una buona dose di avanzi per il pranzo, che riesco a caricare nel mio capiente bauletto. Ce la dormiamo beatamente fin oltre le 8:30, partiamo ad orario indecente e subito mi rendo conto che: se con l’escursionismo si può partire vestiti leggeri che tanto poi ci si scalda con la salita, ecco, questo con la bici non funziona. Almeno, non se il percorso prevede solo una leggera dolce salita. Cielo grigio, aria umida e leggera brezza mi fanno subito dubitare delle mie scelte. Mi salvo mettendo i guanti ma, arrivati a Preonzo, sotto alla giacchina anti-vento metto una maglietta a maniche lunghe.

Il tratto fino a Biasca è molto gradevole. Nessuna grande salita, poco traffico dove si viaggia su strada, ampi spazi verdi. Soffro parecchio per il sellino, la situazione si aggrava ad ogni chilometro. È l’unico vero problema che incontro. Pausa pranzo nei pressi della Migros di Biasca, più pausa caffè da un’amica che mossa a pietà mi cede il suo copri-sellino in memory-foam: la svolta della giornata! È stato come sedersi su una nuvola, un vero sollievo! Sarà il mio fedele alleato per tutto il resto del viaggio.

Apprezzo di poter prendere tutto molto con calma, di avere il tempo di fermarsi, fare foto, osservare il paesaggio da nuove angolature, scoprire tutti i paesini che fin ad allora erano soltanto un nume sulla cartina. Dopo Biasca iniziano le salite serie, che i miei tenaci compagni di viaggio affrontano stoicamente senza un solo attimo di scoramento. D’altronde sono molto in forma, loro due! Uno è giovanissimo, l’altro è un alieno… Tiriamo in là fino a Faido per poter fare un paio di acquisti e berci una birretta-premio al bar, dove incontriamo due alpiniste che entrambi conoscevamo per vie traverse, con cui scambiamo qualche parola, raccontando della nostra impresa.

Anche per questa tratta siamo stati più veloci delle tempistiche SvizzeraMobile, cosa che mi fa ben sperare per il proseguimento dell’avventura. Nonostante la salita, ho conservato 3/5 di batteria.
Serata piacevole in compagnia della sorella di Michea e delle sue bimbe, cena abbondante e gustosa. Mi trovo a riflettere più volte su come siano state apprezzabili queste due notti “a casa di…”, senza il loro appoggio e supporto non sarebbe stato lo stesso. Sto imparando l’importanza dei rapporti con le persone, cosa che forse in passato ho trascurato, e sono molto grata dell’ospitalità e del supporto ricevuti in questo viaggio.
 

Day #3

Ci avviamo di nuovo col freddo e la pancia piena, ad un orario scandaloso. Niente a che vedere con certe uscite in montagna in cui siamo partiti prima del sorgere del sole! Certo, vista la salita che ci aspetta prima di Rodi, meglio non avere il sole cocente addosso; località che raggiungiamo in un’oretta, dopo di che le pendenze si fanno più dolci, ma pur sempre in salita. Percorriamo strade e villaggi semi-deserti, ma riusciamo a trovare un negozietto a Piotta che ci produce due panini titanici, che mangeremo una volta giunti ad Airolo, dove abbiamo un’ora scarsa di attesa per il treno che ci porterà comodamente a Göschenen in 10 minuti.

In Canton Uri ritroviamo temperature più miti e un cielo parzialmente soleggiato, abbastanza per farci fermare durante la lunga discesa per toglierci parte degli abiti caldi che ci eravamo messi addosso in previsione di chissà che freddo.

Conosco un posticino tattico ad Amsteg dove fare pausa merenda; cappuccino in tazza gigante e dolci di panetteria in perfetto stile svizzero-tedesco, che amo particolarmente per il loro sapore "d'altri tempi". Fin qui l’ambiente era ancora molto alpino, con imponenti pareti di roccia su entrambi i lati della nostra strada. Mano a mano che ci si avvicina al Lago dei Quattro Cantoni, il paesaggio si addolcisce e ci avvolge in un verde rigoglioso che in Ticino non c’era, a causa della severa siccità dei mesi scorsi. Luoghi che in passato avevo scorto solo di sfuggita correndo veloce sull’autostrada, ora si rivelano in tutto il loro splendore. Campi, pascoli, alberi da frutto, fattorie, il tramonto in riva al lago. Io adoro questo ambiente! In questi giorni non so quante volte mi sono ritrovata a dire con aria sognante “che bello!” – avevo un gran bisogno di questo contatto con le bellezze del nostro territorio. Inoltre, mi rendo conto che é proprio la sensazione di stare su una bicicletta a darmi gioia, un senso di euforia, un qualcosa che rimanda alla leggerezza dell'adolescenza...

Anche in questa giornata ho consumato soltanto 2/5 di batteria, quindi inizio un po' a rilassarmi su questo frangente. Ho l'e-bike da circa 4 anni ma non ho mai fatto tragitti oltre i 40 Km, quindi avevo un po' di incertezza circa il potenziale di durata della batteria.

La pensione dove alloggiamo a Flüelen è molto spartana ma comunque confortevole.
 

Day #4

Inaspettatamente il primo tratto di questa tappa si rivela molto meno gradevole del previsto. Mi immaginavo una piacevole tranquilla scampagnata in riva al lago, abbiamo invece trovato una strada altamente trafficata e una segnaletica a volte carente. Questo ci ha portato a rivalutare il percorso e a scegliere di deviare su Svitto, per poi transitare da Goldau e infine ricongiungerci, in zona Rotkreuz, al tracciato previsto inizialmente.

Non amo i cambiamenti di programma, ma in questo caso di nuovo devo ammettere di aver fatto bene a seguire le intuizioni dei miei compagni di viaggio. Non sapremo mai come sarebbe stato proseguire lungo il Lago dei Quattro Cantoni, ma di per certo so che la regione che abbiamo attraversato tra Svitto e Zugo è piacevolissima per gli occhi. Dapprima i verdi prati svittesi, punteggiati di fiori e circondati da attraenti montagne sulle quali fantastichiamo di tornare a fare delle escursioni pedestri; poi la rilassante pianura lungo le soleggiate rive del Lago di Zugo; insomma non ci si annoia mai e non si fa in tempo ad accorgersi della fatica (…magari questo però dovremmo chiederlo a chi non pedalava “a motore”!). Il tragitto procede nell’ultimo tratto lungo la Reuss su un largo sterrato ombreggiato da un giovane bosco e sempre più popolato man mano che ci si avvicina alla città. All’entrata di Lucerna, mi sorprende la quantità di ciclisti che affolla un grosso crocevia che conduce in città, dove le biciclette sfrecciano veloci e decise, facendomi sentire un po’ insicura e impacciata al confronto. Cresce in me la convinzione che sia indispensabile avere lo specchietto retrovisore per muoversi in certi contesti.

Finalmente vedo la batteria scendere a 2/5: in questa giornata mi sono concessa molto più "turbo" che nelle precedenti, eppure mi sento molto stanca.

Raggiungiamo il nostro albergo, una vecchia prigione convertita. Camera piccola e minimale, tuttavia dotata di materassi molto comodi. Zona centralissima e giovanile nella città vecchia, ci si sposta facilmente a piedi ovunque e qualora servisse usare i mezzi pubblici, la città offre gratuitamente un pass-turistico per tutta la durata del nostro soggiorno.

Qui, i due prodi ciclisti decidono che è un peccato tornare a casa e pianificano la continuazione del viaggio fino a Basilea. Io ci penso, mi piacerebbe continuare e ne avrei anche le forze, ma so perfettamente che poi avrei bisogno almeno un giorno intero di relax totale prima di tornare al lavoro, cosa che invece purtroppo non posso concedermi.

Quindi a malincuore, per il mio benessere psicofisico decido di rientrare. È stata la scelta giusta per non rischiare di guastare il ricordo di tutto ciò che di bello c’è stato in questa incredibile avventura.

Un’impresa che mi ha fatto venire la voglia di intraprenderne molte altre! Un’esperienza totalmente nuova che ha avuto solo risvolti positivi.
Un mix di turismo e attività fisica su misura per me.
Da ripetere al più presto!

Tourengänger: debbee, Michea82, Eidan


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Geodaten
 56177.gpx Sonvico - Monte Carasso
 56178.gpx Monte-Carasso - Faido
 56179.gpx Faido - Flüelen
 56180.gpx Flüelen - Luzern (via Svitto / Arth)
 56181.gpx Luzern - Aarau
 56194.gpx Aarau - Basel

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Kommentare (12)


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imerio hat gesagt:
Gesendet am 27. April 2022 um 06:46
Quando ho letto il titolo (conoscendo le tue imprese) pensavo che l'avessi fatta in giornata.... Complimenti a tutti per la bella uscita, come sempre ben descritta e documentata. Ciao. Imerio.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. April 2022 um 08:28
Ahhhah eh purtroppo devo deludervi stavolta ho fatto un escursione normale da persona normale.
Tuttavia ne è uscito un tour bello e nuovo nel suo genere. Con tante immagini e mezza Svizzera racchiusa al suo interno
Grazie
Ciao

gonzo hat gesagt:
Gesendet am 27. April 2022 um 08:08
avevo visto qualche tua foto su "fb", pensavo anche io fatta in giornata !!!!
Andrea

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. April 2022 um 08:29
Su fb potevo ancora lasciare un margine di dubbio
Su hikr non si scappa
Ciao Andrea!

Gesendet am 27. April 2022 um 09:45
Ed io che pensavo che l'avevi fatta a piedi e tutta in cresta?

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. April 2022 um 15:28
Sarebbe bello
Sono progetti che tengo per la pensione
Chiedono il loro tempo ora sono sempre strettino salto dal lavoro alla montagna in poche ore e viceversa
Ciao girovagante:)

gbal hat gesagt:
Gesendet am 27. April 2022 um 17:45
Accidenti che bellissimo tour pasquale! La classica gita fuori porta primaverile, wow!
Complimenti ai tre moschettieri e un complimento in più a Debbie e alla sua penna gradevolissima.
Alla prossima allora, ormai le sorprese che Michea ci fa non hanno più limiti.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2022 um 21:50
Grazie Giulio, credimi che una gita di questo tipo vale di più di tanti 3000 fatti da solo. Qui c'è il viaggio condiviso, l'esperienza vissuta insieme che crea il ricordo in comune e rafforza i legami.
Con la bici mi si è aperto anche un modo diverso di concepire le uscite: sebbene io non abbia una preparazione fisica e nemmeno una bici seria posso comunque sfruttare il potenziale a disposizione per svolgere uscite lunghe a piedi in cui ridurre avvicinamenti e allontanamenti con le 2 ruote.

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 27. April 2022 um 20:48
Splendida traversata e splendida idea... sottolineo, firmo e controfirmo alcune considerazioni di Debbee riguardo al fatto che il procedere lenti - non importa se a piedi o in bici, ma senz'altro non in auto - permette di prendere un contatto diverso coi luoghi, respirandoli appieno e, perchè no, rivalutarli e vederli con occhi nuovi o completamente opposti.
Ciao

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. April 2022 um 00:23
Grazie Emi e sono pienamente d'accordo con te: ad ogni punto dell'itinerario basta solo appoggiare i piedi a tetra e sei già dove vuoi essere. L'approccio al territorio è diretto e immediato, le emissioni sono zero, la fatica è moderata e quindi ti riposi e alleni allo stesso tempo.
Direi un bel viaggiare
Ciao!

beppe hat gesagt:
Gesendet am 28. April 2022 um 06:28
Ciao Michea sempre al top
Beppe

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. April 2022 um 00:25
Ciao Beppe eh si un po di concorrenza qualcuno deve fartela:)
Ciao e buone gite!


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