Valle Riviera – EMTB


Publiziert von siso , 9. Mai 2021 um 21:20.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 8 Mai 2021
Mountainbike Schwierigkeit: L - Leicht fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Torrone Alto 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 255 m
Strecke:Arbedo-Castione/Prati della Gerra (239 m) – Ca d’Ossola – Preonzo (249 m) – Moleno (270 m) – Boscone di Moleno (253 m) – Riviera Airport (259 m) – Lodrino (269 m) – Cave Bignasca (268 m) – Scuderia Camana (277 m) – Iragna (278 m) – Mairano (285 m) – Visnone (290 m) – Biasca (292 m) – Santa Petronilla (392 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A2 Uscita Bellinzona Nord – Castione, Via al Galletto.
Unterkunftmöglichkeiten:Alberghi a Bellinzona.
Kartennummer:C.N.S. No. 1313 – Bellinzona - 1:25000; C.N.S. No. 1293 – Osogna - 1:25000; C.N.S. No. 1273 – Biasca - 1:25000.

Facile pedalata alla scoperta della Valle Riviera su stradine asfaltate e sterrate, fra prati, campi e boschi golenali, fino a Biasca.

 

Inizio dell’escursione: ore 7.50

Fine dell’escursione: ore 11.20

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1022 hPa

Temperatura alla partenza: 5,5°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 2600 m

Temperatura al rientro: 18°C

Velocità media del vento: 5 km/h

Sorgere del sole: 5.59

Tramonto del sole: 20.41

 

Sveglia alle 6:00, partenza da casa alla 6:55, arrivo ad Arbedo-Castione/Prati della Gerra (239 m), dopo 54 km d’auto, alle 7:35.

Parcheggiata l’auto in Via al Galletto, alle 7:50 monto in sella ed inizio la pedalata con vigore, per contrastare il freddo pungente. L’itinerario è segnalato da SvizzeraMobile come “3 Percorso Nord-Sud”. Ovviamente io pedalo in direzione nord, ma questo non crea nessun problema.

La prima osservazione riguarda la famosa Frana del Valegion, che il 15 maggio 2012 fece cadere a valle ben 300'000 m3 di materiale. Dopo quasi dieci anni, la vegetazione ha parzialmente ricoperto la ferita. Il fenomeno geologico, attivo già dal 1700, ha forse travolto un antico villaggio, poco a sud di Preonzo, in zona Sgrussu, toponimo che nel dialetto del posto significa proprio frana. Complessivamente, nel 1702 e nel 1747, gli scoscendimenti  causarono la morte di 18 persone. Attualmente la situazione è continuamente controllata con sofisticati strumenti di monitoraggio.

La sosta successiva è nel nucleo di Preonzo, per osservare la nuova piazza, con il “triangolo alberato” e la statua “Cavallo Selvaggio”, opera di Laura Peratoner.

Il percorso continua in direzione del vicino villaggio di Moleno, Mólón in dialetto, che vanta la bella Chiesa di San Vittore il Molo.

La prossima attrattiva è il Boscone di Moleno, uno dei boschi più grandi del Ticino di proprietà privata: ha un’estensione di 45 ettari. È posto a ridosso degli argini del Ticino ed è attraversato dall’autostrada. Al suo interno è stato realizzato un laghetto di 12'000 mq, che funge da approvvigionamento idrico per gli elicotteri antincendio.

Uscito dal bosco percorro solo 300 m prima di arrivare all’aeroporto, dal 2020 riconvertito da militare a civile, con la realizzazione di un parco tecnologico nel settore dell’aviazione e di un centro ci competenza sui droni. La sua nuova denominazione è Riviera Airport.

All’estremità nord dell’aeroporto attirano l’attenzione i “Tobleroni della linea LONA”, una fortificazione in cemento armato, eretta nel 1939 tra Lodrino e Osogna quale difesa dai carri armati per eventuali attacchi da sud.

Finora ho pedalato in assoluta scioltezza: il dislivello è appena percettibile. A Lodrino (269 m) il visitatore occasionale è colpito dal forte impatto visivo con l’enorme cava, nonché dai rumori emessi dai grossi macchinari in azione. Da questa cava è stato estratto anche il “granito”, in realtà lo gneiss, utilizzato per rivestite il Fiore di Pietra del Monte Generoso.

Alle porte di Iragna mi fermo alla Scuderia Camana, dove si sta svolgendo un concorso ippico di salto. Le amazzoni si preparano riscaldando i cavalli in attesa della chiamata al campo di gara.

Poco dopo Iragna il percorso si sviluppa sulla strada principale fino a Biasca, dove sfrutto una pista ciclabile che mi conduce alla stazione ferroviaria. La meta principale della pedalata è lì davanti, sopra l’imponente Cascata di Santa Petronilla caratterizzata dal suo salto incrociato. Per raggiungere l’Oratorio di Santa Petronilla (392 m) devo superare l’unico strappo della gita: 100 m di dislivello su una stradina priva di auto.

                                           Oratorio di Santa Petronilla

In soli otto minuti, dalla stazione arrivo al ponte romano di Santa Petronilla. Le belle pozze d’acqua verde a monte del ponte sono ancora prive di bagnanti: l’acqua del Ri della Froda è gelida. In estate, per contro, la zona è animata da numerose persone di tutte le età.

Dopo un vertiginoso sguardo su Biasca mi congedo da questo luogo magico e scendo sulla piana della Valle Riviera per pedalare in completa tranquillità sulle sue stradine di campagna.

 

Tranquilla pedalata sul fondovalle della Valle Riviera alla scoperta dei suoi villaggi, normalmente ignorati, complice l’autostrada, che ci induce a sfrecciare velocemente per tutta la sua lunghezza.

 

Tempo totale: 3 h 30 min

Tempo di andata: 2 h

Tempi parziali

Prati della Gerra (239 m) – Riviera Airport (250 m): 50 min

Riviera Airport (250 m) – Biasca (292 m): 50 min

Biasca (292 m) – Santa Petronilla (392 m): 20 min

Dislivello in salita: 255 m

Quota minima: 239 m

Quota massima: 398 m

Sviluppo complessivo: 42,63 km

Difficoltà: F

Consumo della batteria da 500 Wh: 36%

Coordinate Santa Petronilla: 718'418 / 134'641

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona

Libro di vetta: no

Tourengänger: siso


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