Rifugio Scengio di Vacche 1482mt anello wild


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 20. Oktober 2020 um 09:35. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:18 Oktober 2020
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Poncione Rosso   CH-TI 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1200 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Legri - Lodrino La strada che porta a Legri (ma anche a Pon di Sopra), è a pagamento 10CHF (solo franchi, solo monete ma non oltre quelle da 2CHF). Il biglietto si prende alla macchinetta sita davanti il garage dei pompieri di Lodrino. Muniti di biglietto si prosegue verso Iragna, in località Rodaglio (sulla sinistra officina/ carrozzeria) si devia per salire a Legri / Pon. Non ci sono indicazioni specifiche, se non un cartello che indica che la strada è a pagamento
Unterkunftmöglichkeiten:Ci sono molti rifugi in Val Lodrino. Per informazioni fate riferimento al sito del Patriziato. Il rifugetto Scengio di Vacche, è un pò spartano ma accogliente e dotato del necessario

   
 

Valle di Lodrino = ravanata assicurata

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     


Il binomio Val Lodrino e ravano sicuro è ormai una certezza, sarà autolesionismo o spirito di avventura ma a noi piace, quindi torniamo in Val Lodrino, un paradiso del Wild.
Ci avevamo provato a dicembre 2017l'esplorazione si concluse a Q1000 con una gran ravanata a cercare sentieri che esistevano sulla carta ma in loco proprio non si trovavano.
Questa volta altro percorso, e se sarà possibile abbiamo anche la possibilità di fare un bel anello, e stavolta ci riusciremo in pieno.
Partiamo alle 8:00 al parcheggio di Legri (poco sotto la piazzola elicottero) e saliamo sul costone che porta alla Capanna Alva, ma quasi subito si devia a sinistra per andare verso il Ponte di Alden, il nostro obiettivo si trova sul lato opposto.
Ci si inoltra per 1Km sul lato N della valle, tra bosco e cenge che strapionbano sul riale sottostante, si attraversa il Ponte di Alben a Q635 e si inizia a salire ben decisi con una lunga serie di tornati. A Q750 circa si trova un bivio prendiamo a destra fino a congiungersi con il sentiero principale che da Ponn si inoltra in Val Lodrino.
Si procede in lieve salita su ampio sentiero, alcuni passaggi che attraversano dei canaloni sono protetti con una fune passamano, si arriva a Dureida (baite sotto il sentiero), una zona prativa con piazzola elicottero, poco oltre in una baita/stalla in sasso ritroviamo una vecchia vespa arrugginita, è ancora là a segnare che il tempo scorre lento.
Da segnalare che all'esterno della baitella c'e' un contenitore con articoli di primo soccorso, ben fornito e pulito.
Proseguiamo ancora per poco, a Q943 dopo un attraversamento di un canalone sulla sinistra si stacca il sentiero per Pronzolo, da qui in poi per noi è tutto nuovo e da scoprire.
Il sentiero è ben pulito e visibile, non ci sono bollature ma non ci si perde di certo. Ci sono alcuni tratti con scale in pietra, uno in particolare è stretto ed esposto, lo eviterei in presenza di ghiaccio (ed i gradini erano umidi, quindi scorre acqua).
Alle 10:07 siamo a Pronzolo Q1213, due baite appoggiate ad un bel prato scosceso e tutto attorniato da faggi.
Ci fermiamo una ventina di minuti, siamo in ombra e fa freschino, ma solo voltandoci  scopriamo una vista stupenda verso tutto il lato Nord della Val Lodrino, dalla Cima di Negros verso la testata, oltre i 200mt tutte ben imbiancate.
Ripartiamo ma non troviamo l'imbocco del sentiero, ma tornando indietro lo troviamo sopra e a sinistra della baita in muratura.
Non è facile da vedere, non ci sono bolli nè marcature, è invaso da fogliame dei grandi faggi che sono tutto attorno, ma con un pò di inutito ci si orienta, il sentiero c'è.
Poco sopra Q1300 inizia un lunghissimo traverso verso Lodrino, ora tra abeti e larici, il sentiero pur non pulito è più visibile. Si ritorna tra i faggi passando sotto enormi bastionate rocciose, guardando la cartina il rifugio si trova 150mt sopra di noi, ma anche sopra delle invalicabili bastionate.
Si percorrono delle cenge a volte anche sottili ed esposte, anche se sotto ci sono i faggi, fare attenzione e passo sicuro.
Arriviamo ad una grossa pietraia dove il sentiero si perde, ci intravvede una traccia che sale verso le pareti, la ma mappa dice che bisogna traversare scendendo una trentina di metri, infatti poco oltre si vedono ancora le tracce di sentiero.
Superato un piccolo rilievo entriamo nella radura di Pianascio, ci sono varie baite non abitate o forse adibite a stalle, ed una verso valle in legno veramente stupenda.
Ci sono tre ragazzi che tagliano legna, avevamo sentito da un pò i rumori della motosega, ci fermiamo un poco a chiaccherare con loro anche per avere indicazioni.
Chiediamo delle tracce di sentiero che abbiamo appena visto, e ci confermano che il sentiero c'e' ma non si vede, e che se quello che sale allo Scengio è già da cercare ... l'altro è solo per chi sa bene dove si trova.
Risaliamo fino alla baita in legno più alto, dietro di questa parte il sentiero che sale verso Visghed, su una pianta una tavola in legno indica chiaramente la destinazione.
Il sentiero è ben marcato nella prima parte fino a sotto le pareti di roccia dove si trovano delle baracche in legno con i serbatoi di acqua per le baite, poi sale sopra il costone roccioso e su cengie ritorna indietro verso la Valle di Lodrino, passando sopra Pianascio.
Molti bolli rossi su piante e roccia indicano con precisione dove passare, senza di questi non sarebbe facile (direi proprio l'opposto) trovare la giusta via.
Percorrendo la cengia, nei tratti aperti si vede sotto Pianascio, più sotto Bergnauri ed ancora sotto Lodrino.
Sul lato opposto il Pizzo di Campell, il Claro ed i Torrent.
Un ultimo tratto ripido ci porta in una conca erbosa attorniata da larici ed abeti, siamo allo Scengio di Vacche 1482mt, sono le 11:40, 30m da Pianascio.



Ci sono tre baite: una diroccata verso monte dove prosegue il percorso per Visghed, una in basso integra ed una al centro ben tenuta e con il pannello solare, elemento distintivo di tutti i rifugi.
Togliamo le barriere davanti alla porta per proteggerla dalla neve ed entriamo a visitare il piccolo rifugio. Locale unico con brande e materassi per 4 persone, tavolo con 4 sedie, camino con buona dotazione di legna, cucinino a gas, l'indispensabile c'e'.
Il sole illumina solo metà della radura, non quella dove si trova il rifugio dove fa freddo, quindi accendiamo il camino solo per scaldare i panini ma pranziamo all'aperto sotto il sole che scalda almeno un pò.
Abbiamo raccolto un pò di castagne che proviamo a cuocere nella griglia sopra il camino, un pò trascurate sono diventate carbonella :-)
Ma abbiamo dolci, cioccolato, caffè e grappetta per passare bene un paio d'ore di tranquillità, è un gran bel posto e ce lo godiamo !
Dopo ben due ore, pulizie e segnamo il nostro passaggio sul libro in capanna, non trovo vaglia, cassa o buste, proverò a contattare il Patriziato, ci sembra giusto per la legna che abbiamo consumato ma soprattutto per dare un piccolo contributo per coloro che tengono queste strutture aperte e disponibili anche per noi escursionisti.
Alle 13:45 scendiamo, tornando sui nostri passi fino a Pianascio, scendiamo fino alla baita più bella e poco sotto troviamo il sentiero che scende verso Begnauri.
Il sentiero è ben visibile e pulito, ma anche bello ripido, trovando passaggi tra i costoni rocciosi, in 30m siamo a Bergnauri dove ci fermiamo 5 min per consultare la cartina, non troviamo traccia del sentiero che scende in Val Lodrino.
Scendiamo quasi alle baite più basse per cercarlo, ma torniamo indietro, bisogna dirigersi verso l'arrivo della funivia per i materiali.
Fortunatamente passa una signora e le chiediamo conferma del sentiero, quindi scendiamo un pò nel bosco fino a trovarlo.
Non è così evidente e nemmeno molto pulito, ma il bosco è talmente ripido che bisogna trovarlo ad ogni costo.
Scendendo con molta attenzione troviamo finalmente alcuni bolli colorati arancioni, e li seguiamo anche quando sembrano sparire o non visibili, ma cercando bene anche poco oltre si ritrovano. 
Anche se il sentiero è piuttosto sporco è indispensabile seguirlo, ripidissimo in alcuni tratti, facile scivolare, ma guardando in giro si capisce che è l'unica via sicura. Ben 50min per scendere 350mt che non finivano mai ...
Tornati al sentiero della Val Lodrino, si potrebbe scendere al Ponte di Alden e tornare dalla via dell'andata, ma abbiamo un'idea diversa che ci permette di compiere un bell'anello.
Al bivio non scendiamo verso il torrente, ma scendiamo verso valle in direzione di Ponn, discesa tranquilla e finalmente un pò rilassata dopo la tensione per la discesa da Bergnauri. Sotto Ponn scendiamo al ponte a Q510, il punto più basso di oggi, e tornati sul lato nord risaliamo questi ultimi 80mt per tornare al parcheggio, stanchi ma contenti, un bel giro.
Alla fine 9Km in totale per 1200mt di relativo, un percorso nuovo e quella dose di wild che ci tiene ben carichi ...




Solo alcune note riguardo i sentieri, percorribilità e difficoltà

  • Legri-Ponte di Alben: pulito e ben marcato (non bollato)
  • Ponte di Alben sentiero val Lodrino : pulito e marcato (non bollato)
  • Da bivio che sale dal ponte al sentiero Sud Val Lodrino: largo e pulito
  • Bivio Q943 - Pronzolo: pulito e marcato (non bollato), alcuni passaggi su gradini pietra da evitare se ghiacciato
  • Pronzolo-Pianescio: un pò difficile da trovare (a sinistra sopra la baita), sporco da fogliame e poco visibile, ma con attenzione si trova. -> Sulla mappa in ARANCIONE
  • Il traverso che porta a Pianascio in alcuni tratti sotto le pareti verticali è esposto e da fare con passo sicuri, si perde nei pressi di una pietraia ma lo si ritrova scendendo in diagonale. NON bollato e poco visibile -> Sulla mappa in VIOLA
  • Pianascio-Scengio di Vacche: abbiamo avuto difficoltà a trovare dove partiva il sentiero, scendendo abbiamo trovato tracce e da un certo punto fino al bivio in basso ci sono bollature in arancione su roccia,pietre o piante. Il sentiero è ripido e non pulito, in alcuni tratti ripidissimo e scivoloso, ma non seguendolo ci si trova in guai seri. -> Sulla mappa segnato in evidenziatore GIALLO
 
 
   
 

           Vista da Roberto   -    (roberto59)         

Impegni e motivi di diversa natura mi hanno tenuto lontano dalla montagna per ben un mese e mezzo, per cui la voglia e il piacere erano altissime, giornata ottimale sotto tutti i punti di vista, meteo freschino, ma al sole si stava bene, azzurro terso per un cielo limpido da incorniciare.
L’uscita in una valle che conosciamo bene, ma con sempre nuovi sentieri da trovare ed esplorare, un’uscita tranquilla con il nostro gruppo anche se ridotto di due unità, giornata che mi è molto piaciuta, me la sono proprio gustata, montagna, aria sana.


La felicità è come una farfalla: se l’insegui non riesci mai a prenderla, ma se ti metti tranquillo può anche posarsi su di te(Nathaniel Hawthorne)
 

 

 
 
   
 

            Vista da Luciano   -    (barba43)

 

Come sempre, nella Girovagando Group, il nostro Gheorg, organizza ravanate sempre più impegntive, certe volte che per trovare  il sentiero o almeno una traccia, dobbiamo votare a maggioranza  da che parte andare.
Cosi ogni tanto ci azzecchiamo, come stavolta.
Infatti questa volta, è stata la più bella ravanata del nostro palmares, sempre in allegria, scherzando, si, se no non mi diverto, penso che nell'avvenire c'è ne saranno delle altre, perchè questo gruppo è specializzato nella ricerca di sentieri introvabili, oltre a quelli normali.

 
alla prossima

ciao a tutti belli e brutti


 
 
 
   
 

              Vista da Gimmy-    (gimmy)


Se vai a camminare in val Lodrino il wild è  assicurato, e direi che anche per oggi questa  la regola è ben confermata.
Una camminata su sentieri sicuramente per buoni tratti poco battuti, e anche non facili da trovare se non hai un  tablet o telefono da consultare
Per il resto una giornata bella ,abbiamo anche mangiato e bevuto all'aperto ,il sole era tiepido e non si stava per niente male.
il rifugetto che abbiamo visitato è  piccolino e spartano, ed anche poco esposto al sole,ma come appoggio va sicuramente bene

CIAO ALLA PROSSIMA

 

         

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale :  9,02 Km totali, 8h:10m totali, 5:30m di cammino
Andata :  5,1 Km, 3:50 lorde, 30m soste
Ritorno :  4,9 Km, 2:20 lorde, 10m soste
Dislivello :  900 mt di assoluto , 1200mt di relativo
Libro di vetta:  SI in rifugio
Copertura cellulare:  Buona sul percorso, spostarsi fuori dal rifugio 
Partecipanti :

Giorgio, Roberto, Gimmy, Barba

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net        escursione # 378

  

 
 



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Kommentare (20)


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Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 20. Oktober 2020 um 13:16
Grande fantastica Val Lodrino!!
Sul ramo Drosina (un secolo fa) ho fatto il mio itinerario selvatico.
Valle da consigliare sempre!!
Grandi!!!

Gesendet am 20. Oktober 2020 um 15:06
Grazie :-)
Il ramo Drosina era l'alternativa ... ed in particolare in Vercasca.
Pian piano la giriamo tutta questa bella e selvaggia valle, e c'e' sempre da scoprire qualche posto e qualche sentiero (quando c'è)

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. Oktober 2020 um 19:44
Ho dimenticato la parola "primo".
Infatti volevo dire il mio primo itinerario selvatico in assoluto!
Ehhh! L'età!!!!.....

Gesendet am 20. Oktober 2020 um 13:21
Bravissimi. Escursione al top in valle di Lodrino!!

Gesendet am 20. Oktober 2020 um 15:07
Ci sei mancato !
Non sai quante volte mi son fatto aiutare da Gimmy per prendere il tablet dallo zaino, non faccio mai l'apripista

Amedeo hat gesagt:
Gesendet am 20. Oktober 2020 um 15:43
Sempre a "ravanare" eh! Bravi!
Buone escursioni
Amedeo

p.s.: ....questo covid mi ha proprio rotto i cabasisi......e si sta diffondendo ancora!

Gesendet am 21. Oktober 2020 um 14:52
Ciao Amedeo...ognuno ravana dove e come può...non sono tutti come te che ravani le donne....eh eh eh

Amedeo hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. Oktober 2020 um 17:35
...ma cosa dici? Io non ravano più nulla!

Gesendet am 21. Oktober 2020 um 18:02
No daiiii non dire così....almeno ravanati da solo

Amedeo hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. Oktober 2020 um 18:22
Come le lumache!

ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 20. Oktober 2020 um 22:41
Siete i Re del Wild, e Lodrino vi dovrebbe dare la cittadinanza onoraria!!
Ciao e sempre buone escursioni, Ivan

Gesendet am 21. Oktober 2020 um 14:51
Ciao Ivan...grazie, Covid permettendo magari una riusciamo a farla, serale why not?

beppe hat gesagt: Bravissimi
Gesendet am 21. Oktober 2020 um 07:37
Sempre al top del ravanage
Un caro saluto
Beppe

roberto59 (Girovagando), hat gesagt: RE:Bravissimi
Gesendet am 21. Oktober 2020 um 14:52
Ciao Beppe...

Francesco hat gesagt:
Gesendet am 21. Oktober 2020 um 10:14
....Vi dirò che dopo la tua citazione di Giorgio qualche settimana fà,volevo salire,ma dopo ci ho ripensato: è giusto accodarsi e rispettare le gerarchie.
Ciao

Gesendet am 21. Oktober 2020 um 14:52
Ciao Franc...

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 21. Oktober 2020 um 13:30
Bello, molto selvaggio. Bravissimi.

Gesendet am 21. Oktober 2020 um 14:53
Grazie ciao

Amedeo hat gesagt:
Gesendet am 21. Oktober 2020 um 17:58
Per me più che ravanage sono "escursioni anti-covid"! Te truet nisun!
Bravi!

Gesendet am 22. Oktober 2020 um 12:11
La saggezza di Amedeo ...... ;-)


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