Esplorando la Valle di Lodrino e Drosina


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 21. November 2017 um 08:43. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:19 November 2017
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Poncione Rosso 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 850 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Legri - Lodrino La strada che porta a Legri (ma anche a Pon di Sopra), è a pagamento 10CHF (solo franchi, solo monete ma non oltre quelle da 2CHF). Il biglietto si prende alla macchinetta sita davanti il garage dei pompieri di Lodrino. Muniti di biglietto si prosegue verso Iragna, in località Rodaglio (sulla sinistra officina/ carrozzeria) si devia per salire a Legri / Pon. Non ci sono indicazioni specifiche, se non un cartello che indica che la strada è a pagamento

   
 

Esplorare con la curiosità dei bambini

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     

 

Riprendiamo le nostre esplorazioni, e torniamo in Val di Lodrino.

Ispirati dall’articolo di Luca Bettosini e Ely Riva Val di Lodrino: 13 rifugi e capanne in valle meravigliosamente selvaggia (da Vivere la Montagna – Aprile 2013), basta la parola selvaggia per farci scattare la voglia di esplorare.

Una prima esplorazione, e devo dire molto avventurosa, l’ abbiamo già compiuta ad aprile di quest’anno, ma mancano molti posti descritti da ancora visitare.

Come tutte le valli su questo lato della Riviera, è una valle molto chiusa,  con dirupi e tratti veramente esposti, serve passo sicuro, e guardar bene dove si cammina.

Spesso si cammina su cengette scavate nella roccia, ci sono tratti attrezzati con cordini di sicurezza e corrimano, sentieri con lati a strapiombo dove sotto vedi il torrente che scorre nelle gole, e si tuffa rumoroso in grandi pozze d’acqua cristallina.

Bellissimo e troppo wild.

Bisogna seguire i sentieri, perdere la traccia o cercare la via può essere davvero poco simpatico.

Questa volta decidiamo di esplorare la Val Drosina, laterale orografica sinistra della Valle di Lodrino, parcheggiamo a Legri (sotto la piazzetta di giro dove è vietato sostare) e risaliamo verso Bedrina (baita) deviamo subito a sinstra per il ponte del Alden.

Da subito si capisce l’atmosfera wild, già si cammina a filo del burrone e su cengette rocciose. Arriviamo al Pont del Alden Q633, ora inizia una bella salita che ci porta a Q800, una lunga serie di ripidi zig-zag.

Arrivati in quota il percorso diventa molto più tranquillo, si sale ma senza strappi.

Fino all’ imbocco della Val Drosina, è il sentiero che abbiamo percorso a scendere nella precedente escursione, ma si sa che basta invertire il senso di marcia per farti sembrare le cose già diverse.

Passiamo da Dureda (spazio per elicottero e due baite in basso), e proseguiamo.

Il sentiero alterna tratti tranquilli nel bosco a tratti su sentiero stretto ed esposto, spesso su pietre e scalini di sasso resi viscidi dalle temperature notturne, dove fare molta attenzione, soprattutto quando da un lato c’e’ il vuoto ed il torrente a varie centinaia di metri sotto.

A complicare non poco il cammino ci sono grandi accumuli di foglie di faggio, dove camminiamo strisciando i piedi per “capire cosa c’e’ sotto”.

A Q930 ignoriamo il bivio che sale a sinistra a Pronzolo ed al rifugio Scengio delle Vacche, ed arriviamo al primo ponte sul Riale di Drosina, anzi il ponte è qualche decina di metri sotto, noi proseguiamo inoltrandoci nella valle, da qui in poi è proprio tutto nuovo per tutti noi.

Il sentiero è meno esposto che in Val Lodrino, e ora altera bosco di faggio a tratti in pineta, tutto davvero molto bello.

Raggiungiamo i ruderi dell’ Alpe Nuovo Q1142, da qui si stacca un sentiero (poco visibile a dire il vero ma ben marcato sulla cartina) che sale all’Alpe del Foch e quindi all’ Alpe di Sbordan, da qui alle vicine cime di Visghed.

Noi proseguiamo e poco oltre troviamo il ponte sul Droslina a Q1142, un bel ponte di sasso datato 1915.

Attraversiamo e risaliamo li lato opposto, troviamo subito il bivio segnato con ometti per Alpe Matro Q1538 e Alpe Vercasca Q1643 (rifugio), e volendo ancora proseguire all’ Alpe dei Laghetti Q1947.

Tutto è così selvaggio che i pochi passaggi sono dei soliti mostri sacri dell’esplorazione Seeger e Zaza, e ben pochi altri (blepori).

Decidiamo visto l’orario e le giornate corte di non salire alla Vercasca (era una delle opzioni da prendere a questo bivio), ma puntare alla vicina Drosina di sotto.

Alle 11:20 siamo nella bella radura dell’ Alpe Drosina di Sotto Q1265, un gran bel posto, con una vista stupenda sul Poncione di Piotta Q2439 che chiude la valle, mostrando pareti rocciose stupende.

L’alpe è composta da alcune baite, purtroppo il rifugio è chiuso perché privato (non lo avevo ben notato dell’articolo), e fa un gran freddo, il sole splende ma non arriva un questa valle chiusa.

Rimediamo un po’ di legna e accendiamo un bel fuocherello nel barbecue del rifugio privato, per scaldarci e scaldare i panini, ci sono anche pochi centimentri di neve tutt’attorno per rendere l’atmosfera ancora più invernale.

Nonostante il disagio, riusciamo sempre a trovare il bello anche da queste situazioni, mangiamo scherzando e cantando, un po’ di grappa (grappe), aiuterà a scaldare almeno dall’interno :-)

Spento il fuoco con la neve,  prendiamo la via del ritorno, sempre con attenzione per sassi e scalini sdruciolevoli e le tante foglie, oltre ai tratti esposti ovviamente.

Arriviamo al parcheggio abbastanza presto, anche se ci sono volute 2:30 per scendere, poco meno di 12Km il percorso completo di oggi.

Salutiamo la Valle di Lodrino, ma sappiamo bene che ci vedrà ancora spesso per esplorare angoli nascosti e veramente poco frequentati.

 

 

 

 
 
   
 

   Vista da Paolo   -    (brown)                        

 

Bellissima escursione fino all'alpe Drosina.

Abbiamo risalito tutta la val Lodrino per poi incanalarci in val Drosina dove all'alpe abbiamo trovato la prima neve caduta nei giorni scorsi.
Percorso gia' effettuato fino al ponte che a destra porta a Pronzolo attraversando il fiume Drosina.
Poco dopo a circa 1000  metri di altitudine avvistiamo due camosci che ci osservano incuriositi senza paura circa 30 metri sotto di noi.

Il tempo di riconoscere la femmina con il piccolo e in un attimo si dileguano nel bosco, sicuramente la prima neve arrivata li ha fatti scendere di quota per ripararsi e cercare cibo e acqua.

Il sentiero e' sistemato molto bene e attrezzato nei punti piu' pericolosi .
In condizioni normali non c'e' alcun tipo di pericolo ,certo che il ghiaccio e l'enorme quantita' di fogliame presente in questo periodo lo rendono un po' insidioso.
Bellissime da vedere le pozze di acqua formatesi lungo il fiume con diverse cascate .
Giunti all'alpe ci accorgiamo che possiamo solo accendere un fuoco esterno per non congelare insieme ai panini.

Ma questo fa parte delle nostre avventure ,delle nostre esplorazioni della nostra voglia di cercare posti nuovi .
Grande gruppo oggi in compagnia di Francesco che ci ha accompagnato in questa nuova escursione in questa zona inesplorata anche per lui.
La voglia di tornarci rimane perche' abbiamo solo iniziato a scoprire cosa puo' offrire questa valle.

 

Alla prossima

Paolo

 


 
 
 
   
 

         

           Vista da Roberto   -    (roberto59)                        

 

Oggi sono soddisfatto, dopo tre uscite in cui non andavo e non mi sentivo per nulla a posto, quella odierna invece mi ha piacevolmente gratificato.
Cominciavo a preoccuparmi un po’, ok gli anni che inesorabilmente come per tutti avanzano, ma con oggi sono più sereno, speriamo questa forma permanga ancora.
Dopo questa breve premessa cosa aggiungere alla sempre ben dettagliata ed esaustiva relazione di Giorgio?....
Mi sovviene solamente una breve riflessione sul “pensionato”,….. Gimmy irriconoscibile, altimetro nuovo, zaino da 30L che spacca per la cromaticità dei colori, un blu avio polveroso con un verde fluo e altro ancora……ma il top lo ha toccato con la birra 7 luppoli mielata, uno sballo!!!! Da paura.
Avanti così la vita è bella, viviamola in armonia, serenamente ….in amicizia, viva la montagna. Ciao.

Deve essere stato un uomo saggio a inventare la birra.

Platone
 

Le birre sono come le donne:

c’è quella meglio, quella peggio, ma in fondo sempre tutte da provare.

Gimmy


 
 
 
   
 

            Vista da Luciano   -    (barba43)


Non c'è che dire, sempre Into the Wild queste avventure in Val Lodrino.

Anche se in primavera un pezzo l'avevamo già fatto, stavolta .... ci siamo superati senza altri mezzi termini. 
Come già detto dal nostro Giorgio, abbiamo azzeccato un' escursione super,  sentieri molto esposti, viscidi e con foglie ad una bella altezza, non vedevi i macigni sotto e sopra i quali era facile scivolare.

Comunque, e come sempre, anche questa è stata segnata nel nostro palmares.

All'arrivo le solite cose non banali, le vitamine che servono anche a concludere la bella avventura, che a mio avviso merita più di una cima.

Ragazzi tutti alla prossima, e ricordate che l'avventura ripaga più di tante vette

ciao a tutti belli e brutti


 

 
 
   
 

              Vista da Gimmy-    (gimmy)

 

Giornata odierna esplorativa in val Lodrino e Drosina, posti selvaggi con tratti esposti lungo il percorso da fare con attenzione, anche se ci sono in alcuni tratti  delle catene a protezione.
Al mattino ci si è messa anche una leggera pioggerellina che rendeva i tratti rocciosi viscidi
Il tocco finale di questa giornata wild è stato il pranzo consumato all' aperto nonostante il clima non proprio da scampagnata, ma abbiamo acceso un   fuocherello e via : cibo e sana allegria
grazie amici per la bella e divertente giornata

CIAO ALLA PROSSIMA

  

 
 
   
 

              Vista da Francesco   -    (francesco)


Ma che bella  giornata quella odierna,proprio piacevole anche se il sole si è fatto attendere e desiderare-
 Meno male in fondo agli zaini cio che veramente non manca sono viveri e beveraggi vari che surriscaldono le gomme-
..Già qualche anno fa,sulla rivista Vivere la montagna ebbi modo di conoscere Ely Riva, citandolo nella relazione in una gita nella valle di Cresciano" Alpe Croslee" e ne sono rimasto attratto dal titolo del suo libro "Le valli dimenticate di Ely Riva"-
....Eh...si,in questa misteriosa e selvaggia valle ci voglio proprio ritornare,.......
Grazie amici per la fantastica compagnia-
Francesco-

 


                 L’arte è natura concentrata !!!
                Ogni cosa che puoi immaginare, essa l'ha già creata.
                 Albert Einstein .

 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 11,6 Km totali, 7h:30m totali, 5:10m di cammino
Andata : 5,88 Km, 3:05 lorde, 20m soste
Ritorno : 5,61 Km, 2:30 lorde, 05m soste
Dislivello : 685 mt di assoluto , 850mt di relativo
Libro di vetta: NO
Copertura cellulare: Solo nella parte bassa (da Dureida versi valle), Assente Val Dosina
Partecipanti :

Giorgio, Paolo, Roberto, Gimmy, Barba, Angelo, francesco

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net        escursione # 296

  

 

 
 



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Kommentare (8)


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danicomo hat gesagt:
Gesendet am 21. November 2017 um 08:52
Bei posti, la Drosina mi ha sempre incuriosito ma la pensavo più "chiusa"....

Gesendet am 21. November 2017 um 09:32
Dani, è piuttosto chiusa nella parte bassa, come tutte queste valli e vallette, poi si allarga in alto.
Bei posti, molto selvaggi e con tanto altro "materiale" da esplorare

Menek hat gesagt:
Gesendet am 21. November 2017 um 11:25
posto veramente interessante, in questa stagione merita. ciao raga.

Gesendet am 21. November 2017 um 11:28
Ciao.... stai in campana.....eh eh eh

blepori hat gesagt:
Gesendet am 22. November 2017 um 09:19
bel giretto,la la Valle di Lodrino è proprio un mondo misterioso e fantastico con tante tante possibilità di divagazione, ciao Benedetto

Gesendet am 22. November 2017 um 13:16
Grazie Benedetto, certamente bella e selvaggia, e tu se uno dei pochi fan ...
Ed hai ragione, tanto resta ancora da esplorare!

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 22. November 2017 um 13:29
Bella scelta valle magari un po' chiusa per chi ama le vallate più areate ... ma a mio modesto parere ... splendida !

C'è stato un momento della mia vita che letto un articolo sulle cascine della Valle di Lodrino ( e Drosina ) e mi ero letteralmente innamorato della valle tanto da salire a dormire fino in Alpe dei Laghetti ( al tempo ancora abbastanza malmessa ... adesso non so ) in compagnia dei soli topolini che hanno corso per tutta la notte nel rifugio e poi ricordo ancora la difficoltà nel trovare l'imbocco del sentiero che porta in Picoll !

ciao Giorgio

imerio hat gesagt:
Gesendet am 22. November 2017 um 21:35
Bella escursione, come sempre. Ce l'ho im programma per la prossima primavera, come prosecuzione delle escursuioni conoscitive delle valli laterali della Riviera. Sul libro "Ticino e Mesolcina - guida escursionistica" di Chiara Brenna, è descritta al n° 47 con partenza però da Lodrino e ritorno dalla Valle di Moleno (il dislivello è però di 1519 m) e non è indicata la possibilità di seguire la strada da voi percorsa. E anche la descrizione non menziona particolari difficoltà, che invece leggendo la vostra descrizione mi sembrano superiori a quelle della Valle di Moleno (es. per salire all'Alpe di Leis, che avevo raggiunto ad aprile).


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