Ultima ravanata 2017 - Val Lodrino / Riviera


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 5. Dezember 2017 um 09:00. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 3 Dezember 2017
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Poncione Rosso 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 690 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Legri - Lodrino La strada che porta a Legri (ma anche a Pon di Sopra), è a pagamento 10CHF (solo franchi, solo monete ma non oltre quelle da 2CHF). Il biglietto si prende alla macchinetta sita davanti il garage dei pompieri di Lodrino. Muniti di biglietto si prosegue verso Iragna, in località Rodaglio (sulla sinistra officina/ carrozzeria) si devia per salire a Legri / Pon. Non ci sono indicazioni specifiche, se non un cartello che indica che la strada è a pagamento

   
 

Sempre troppo WILD

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     

 

Basta Ravanage … questa è la conclusione della giornata

Questa valle di Lodrino o il suo fronte sulla Riviera è davvero troppo Wild.

A dire il vero il breve percorso e scarso dislivello non sarebbero neppure da raccontare, ma trovo giusto condividere sia le belle gite che quelle meno fortunate, e soprattutto far conoscere le difficoltà di trovare sentieri comunque marcati sulla Swissmap, ma quasi insistenti sul posto.

Ma partiamo dal principio: oggi puntiamo ad un rifugetto sotto le cime di Visghed, ovvero lo Scengio delle Vacche a 1482mt.

Progettato sulla carta un giro ad anello, salendo dal lato della Riviera dove c’e’ una fitta rete di sentieri che risale il costone NE del Visghed, e scendendo dal lato della Val di Lodrino, partenza da Legri con la solita strada a pagamento 10CHF.

Dal parcheggio si scende per un bel sentiero ma ripido ed impervio ad un ponticello a 500mt, dove si attraversa il Riale di Lodrino e si sale a Ponn a 634mt.

Fino a qui tutto perfettamente marcato, gradini di pietra anche cementati, cordini di metallo, niente lascia pensare a cosa troveremo dopo.

Risaliamo a Ponn (arrivo teleferica) e qui inizia il ravano, ma un ravano super.

Perdiamo subito il sentiero che sale a Busen, ritroviamo qualche traccia, nessun problema siamo nel bosco.

Man mano che si sale, ci sia accosta a pareti rocciose piuttosto alte, ed il “sentiero” chiamiamolo così si infila tra cenge e passaggi per poterle superare.

Non parliamo di sentieri, ma segni di passaggio, non cercate marcature non ci sono proprio.

In qualche modo arriviamo a Busen, dove su un poggiolo sopra un balzo roccioso c’e’ una baita stupenda, bene ci sono segni di civiltà, e sicuramente per raggiungere la baita c’è il sentiero.

Il sentiero c’e’ … forse ma solo i proprietari o locals lo conoscono.

Altro ravano questa volta a cercare passaggi in salita su gradini di roccia, non ci sono pericoli oggettivi, se scivoli ti fermi sulle piante in basso, ma se non trovi il passaggio non si sale.

E’ un continuo consultare cartina e gps, a cercare un minimo segno di passaggio umano (attenzione alle tracce dei molti animali selvatici, loro sì che si muovono bene qui).

Soprattutto nei traversi in piano si intuisce la presenza del sentiero, ma le tante foglie e le pietre non sempre lo rendono evidente.

Poco prima di Roredo troviamo un cancelletto di metallo, anche se il sentierino è bello esposto e con qualche saltello da fare con attenzione, ma è segno umano.

Arriviamo a Roredo e sono le 10:00, bel poggiolo prativo con un paio di baite e due teleferiche.

Non lo sappiamo ancora ma torneremo qui per pranzo.

Proseguiamo e le difficoltà non cambiano proprio, solo i traversi in piano indicano tracce di passaggio, ma i sentieri che si staccano verso monte a destra proprio non si vedono.

Perdiamo un sacco di tempo nel ravano, concordiamo di tentare di arrivare almeno a Bergnauri 1103mt che teoricamente si trova da qualche parte ben sopra le nostre teste.

Non so quante volte abbiamo perso la traccia e la conformazione del percorso è sempre quella, passaggi su roccia, cengette, canali ghiacciati.

Passiamo un ponticello a 850mt, è un ottimo riferimento, siamo scesi di una quarantina di metri per trovarlo, unica modo di passare un canale di un torrente asciutto ma profondo.

Poco oltre ci conforta trovare una freccia con scritto BERGNAURI, proprio dove dove trovarsi un bivio con un possibile sentiero che pensavamo di percorrere, sentiero invisibile seguiamo la freccia che prosegue traversando verso S.

Arriviamo a quasi 1000mt (solo mille metri), e sotto la località Monte Bianco Q1130, la carta ci dice che il secondo sentiero per Bergnauri, quello che passa da Suello, lo abbiamo superato, torniamo indietro a cercarlo, proviamo su un costone ma poco sopra di nuovo il nulla totale.

Siamo scoraggiati, ormai sono le 11:00 e con le giornate corte preferiamo concludere qui la ravanata odierna.

Si decide di tornare indietro, e la discesa sulo ripido e viscido è sempre decisamente peggio della salita.

Seguiamo e cerchiamo almeno le nostre tracce, alle 11:30 torniamo a Roredo dove spende un bel sole anche se fa un gran freddo.

Per scaldare i panini ci accomodiamo nel giardino di una delle due baite e raccimolata un po’ di legna nel bosco accendiamo un fuocherello nel barbecue (almeno è ben protetto).

La stanchezza non è commisurata al poco percorso e dislivello, ma forse è il morale che più ne risente.

Ma si sa l’ esplorazione è così, non sai mai cosa trovi.

Dopo una mezzora, arrivano due ragazzi con un cane, porcaccia sono i padroni della baita e del giardino dove ci siamo installati.

Fortunatamente sono delle gran brave persone, e non se la prendono per l’uso non autorizzato del loro giardino e del barbecue.

Con loro scambiamo molte chiacchere, proprio sullo stato dei sentieri, e ci confermano che pur sulla carta (anzi alcuni sentieri sulla carta nemmeno li conoscono), non sono mantenuti e puliti, solo chi ha le baite qui li conosce, e se non sai dove sono ti cacci nei guai. Alcuni di questi prevedono anche di scalare brevi tratti di parete per proseguire.

Morale, non c’e’ interesse a mantere questa fitta rete di sentieri su questo lato, non ci sono passaggi, ci dicono che noi siamo il secondo incontro di quest’anno.

Consumato il pasto al sole, grazie anche al caldo del fuocherello che usiamo per scaldare i panini,  e dopo caffè e ammazza-freddo (ci voleva proprio, siamo partiti con -5°), ci incamminiamo per il ritorno, che sarà breve certo, ma appena il sole si nasconde ne consegue un freddo pungente.

Scesi al ponte risalita taglia-gambe fino al parcheggio, meno male solo 80mt, che il giro ad anello progettato su carta non prevedeva.

Incontriamo anche un altro local che ha la baita a Ponn, con lui scambiamo gli stessi discorsi, e ci conferma tutto, se non sei di qui e non sai dove passare, puoi trovarti davvero nei guai.

Basta ravanare per quest’anno, alla prossima!
 


Con evidenziatore, percorsi non trovati in loco o comunque poco visibili


 
 
 
   
 

           Vista da Roberto   -    (roberto59)                        


San Martino del Carso
Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro
Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto
Ma nel cuore
nessuna croce manca
E’ il mio cuore
il paese più straziato     (Valloncello dell’Albero Isolato il 27 agosto 1916)
Veglia
Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita    (Cima Quattro il 23 dicembre 1915)
Giuseppe Ungaretti Alessandria d’Egitto,8 febbraio 1888 – Milano, 1 giugno 1970.

Ravanare è sempre bello, certo dipende da chi e cosa si ravana…..ciao dal vostro Alp.Rob.

 
 
   
 

           Vista da Paolo   -    (brown)                        

 

Oggi si decide nuovamente per la Val Lodrino.
E' una sfida , una scommessa, e' la voglia di provare a scoprire cosa riserva questa zona misteriosa.
Il problema principale e' che i sentieri , pur essendo marcati sulla swiss map risultano poi essere inesistenti o mescolati con i vari passaggi di animali . Vogliamo poi aggiungere una bella quantita' di fogliame e il gioco e' fatto.
Meta' del percorso effettuato con lo sguardo sempre sul  gps e parecchie soste per cercare di identificare la via giusta .
Abbiamo perso cosi' parecchio tempo e considerato che le giornate non lasciano molte ore di luce decidiamo di desistere e ritornare sui nostri passi all'alpeggio di Roredo che ci ospitera' per il nostro pranzo.
Durante una delle tante ricerche del sentiero troviamo il giaciglio dove sicuramente hanno dormito due cervi. Le impronte e le dimensioni del giaciglio non lasciavano dubbi.
Durante il rientro avvisto 3 cervi che si dileguano velocemente nel bosco .

Loro, a differenza di noi, conoscono benissimo tutti i passaggi possibili per muoversi indisturbati a casa loro.
In conclusione posso affermare che questa valle e' sempre un azzardo.
Non si sa mai cosa si puo' trovare e , come e' successo oggi, bisogna mettere in preventivo di non riuscire ad arrivare nel punto prefissato. 
Fa parte del gioco e a noi della Girovagando piace vivere la montagna anche cosi'.
Alle prossime

 

Paolo

 

 
 
   
 

            Vista da Luciano   -    (barba43)


Si è proprio vero, questa è l'ultima ravanata di quest'anno e devo proprio ammettere che come questa non  mi è mai capitata, mancavano solo le liane e l'urlo di Tarzan...

comunque con una grande ed affiatata combriccola come siamo noi, tutto si supera, il bello è che ci divertiamo a crepapelle.

Poi nella sosta del pranzo,  subentrano anche certi fumi e profumi che rende tutto ancor più divertente, cosa volete, noi siam fatti così, pensiamo già alla prossima che sia migliore, e se non lo sarà, allegria ragazzi la vita continua.                  
                       ciao a tutti belli e brutti

                           
 

 
 
   
 

              Vista da Gimmy-    (gimmy)

 

Parola d' ordine in Val Lodrino: ravanare.

Che dire ennesima ravanata in questa selvaggia e bella valle.  Comunque anche senza aver raggiunto  il rifugio , che quest' oggi era il nostro obiettivo, è stata una bella giornata in montagna con l'allegra brigata.
Giornata fredda, ma con un bel sole che ha reso gradevole il cammino, e  sopratutto il momento del pranzo all'aperto

CIAO ALLA PROSSIMA

 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 5,8Km totali, 6h:30m totali, 4:30m di cammino
Andata : 3,7 Km, 3:10 lorde, 30m soste
Ritorno : 2,1 Km, 1:30 lorde, 05m soste
Dislivello : 470 mt di assoluto , 690mt di relativo
Libro di vetta: NO
Copertura cellulare: Buona sul percorso
Partecipanti :

Giorgio, Paolo, Roberto, Gimmy, Barba

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net        escursione # 297

  

 

 
 



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Kommentare (17)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 5. Dezember 2017 um 10:16
come dice Paolo la vostra è una sfida alla Val Lodrino, e quando si sfida a volte si vince e a volte si perde... ma vedo che comunque i sorrisi non son mancati. vi aspetto con un bel ravanage nel 2018! Ciaooo

Gesendet am 5. Dezember 2017 um 10:32
Ciao vecchio marpione.....un saluto sincero....
Alp Rob detto eze

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Dezember 2017 um 10:42
ciao mitico eze... a rivedercelo

Gesendet am 5. Dezember 2017 um 10:43
....why not?

numbers hat gesagt: Mitici
Gesendet am 5. Dezember 2017 um 13:17
Anche il "Wild" quando è troppo è troppo....

Ciao

roberto59 (Girovagando), hat gesagt: RE:Mitici
Gesendet am 5. Dezember 2017 um 16:20
Ciao.... wild boys come cantavano i Duran Duran

Francesco hat gesagt:
Gesendet am 5. Dezember 2017 um 15:21
.....Ciao selvaggi , al Vs. ravanage mancava qualcuno o sbaglio ?

Gesendet am 5. Dezember 2017 um 16:21
Mancavi......ma dai ci si vede alla prossima........ciao

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 5. Dezember 2017 um 16:29
Giorgio..... i tuoi soci devono volerti proprio bene... ;-))

Gesendet am 5. Dezember 2017 um 16:57
Detta così sembra proprio che io voglia loro un GRAN MALE
Io propongo e la maggioranza decide :-)

imerio hat gesagt:
Gesendet am 6. Dezember 2017 um 13:50
Complimenti per la tenacia e per l'esplorazione pianificata di queste valli dimenticate. Sono zone dove l'avventura, vissuta pur a quote non eccesive, rappresenta una componente che rende uniche queste escursioni, anche perchè vissute con un bel gruppo. Bravi.

Gesendet am 6. Dezember 2017 um 16:17
Ciao Imerio, considerazioni corrette....ciao buona montagna

gonzo hat gesagt:
Gesendet am 7. Dezember 2017 um 10:37
ho fatto confusione leggendo velocemente sul piccolo schermo del telefonino parte del titolo ULTIMA RAVANATA e l'inizio della relazione BASTA RAVANAGE...QUESTA E' LA CONCLUSIONE e mi son detto "no non possono smettere in quell'arte dove si contraddistinguono con risultati di notevole spessore"
allora son tornato a rileggere il tutto con + attenzione e x fortuna l'appuntamento è solo rimandato....al prox anno
siete dei cavalli !!!!!!!!

Barba43 (Girovagando) hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. Dezember 2017 um 14:44
Grazie, ma di pura razza ah ah
ciao

Gesendet am 11. Dezember 2017 um 17:19
Ciao .....cavalli che non nitriscono più però.....ah ah ah ciao

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 7. Dezember 2017 um 13:40
Bello anche questo ennesimo ravano in valle di Lodrino ... certo che se avete l'intenzione di proseguire nella conoscenza approfondita di questo territorio vi converrebbe fare l'abbonamento stagionale per la strada verso Legri ... altrimenti vi costa una fortuna !

ciao Giorgio

Gesendet am 11. Dezember 2017 um 17:18
Ciao Giorgio, in effetti potrebbe essere un'idea......


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