Bocchetta Ufum d’Biala (2539 m) – Skitour
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Escursione nell’alta Valle di Bosco Gurin, con partenza dalla stazione Rossboda (1987 m), fino alla cresta sud del Pizzo Bìela / Wandfluhorn, in una giornata mite di pieno sole.
Inizio dell’escursione: ore 9.15
Fine dell’escursione: ore 12.45
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1036 hPa
Temperatura alla partenza: -2,5°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 2600 m
Temperatura al rientro: -2°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 8:09
Tramonto del sole: 16:47
Sveglia alle 5:30, partenza da casa alle 6:30, arrivo a Bosco Gurin alle 8:25, dopo 105 km d’auto.
È il patron stesso degli impianti che mi fa parcheggiare con precisione centimetrica per risparmiare spazio: oggi si prevede infatti una grande affluenza di sciatori.
Alle 8:50 spaccate entra in funzione la Seggiovia Ritzberg, che in pochi minuti mi porta alla quota di 1987 m di Rossboda. Mi avvalgo ancora di un aiutino: la sciovia Guriner Furggu, che arriva a circa 2230 m di quota.
Parto immediatamente in discesa puntando al vallone del Guriner Furggabach, il cui superamento è più impegnativo di quanto mi aspettassi. Per risalire il suo argine mi devo aiutare con gli sci, usati a mo’ di piccozza. Dopo l’inaspettata fatica iniziale, devo scendere ancora per circa 1 km fino alla quota di 2121 m, dove applico le pelli. Trovo una fresca traccia che seguo tranquillamente nel più totale relax. È uno spettacolo della natura che cerco di catturale con gli occhi e con la macchina fotografica. Osservo con particolare attenzione l’Heij Bärg (2472 m), cima raggiunta il 4 settembre scorso con grande soddisfazione. La meta più ambita oggi è il Pizzo Stella o Marschenspitz (2688 m), AD, 1210 m, 4 h. Cinque scialpinisti sono impegnati sul suo fianco nord-est. Visto da vicino sembrerebbe meno ripido che da lontano, ma forse è una questione di prospettiva. L’ultimo tratto in alto ha infatti una pendenza di 35° e si fa sempre più inclinato fino alla cresta finale.
Proseguo la sciata in direzione nord-ovest sui pascoli di Bann. Non mi dispiacerebbe raggiungere la sella Hendar Furggu / Bocchetta Foglia (2419 m), ma giunto alla base del valico mi rendo conto che non è una meta sci alpinistica: il muro terminale è quasi verticale. Ecco perché non ci sono rapporti di escursioni invernali su questo giogo. Poco importa, non ho una destinazione precisa; la zona è molto bella e mi diverte continuare verso la testata della valle. Alla destra della Bocchetta Foglia svetta una cima senza nome, quotata 2592 m, che potrebbe forse essere conquistata con gli sci. Là in alto mi appare ora il Pizzo Bìela o Wandfluhhorn (2863 m), AD,1380 m, 4,5 h. Una coppia di sci alpinisti sta raggiungendo la sua croce di vetta. Decido di arrivare fino alla cresta sud del Bìela alla bocchetta quotata 2539 m, in zona Ufum d’Biala. La neve è ben assestata e il pendio finale non è estremamente ripido: sarà la mia meta di giornata.
Dopo 2 h e 10 min di salita pervengo alla bellissima sella, sul confine con la Val Formazza: che meraviglia!
Bocchetta Ufum d'Biala (2539 m)
Il paesaggio è incantevole e la temperatura è molto mite per la stagione. Me la prendo comoda perché oggi posso cambiare assetto in tutta calma senza lottare contro le sferzate del vento.
Alle 11:55 inizio la discesa e una dozzina di minuti più tardi, a Bann, posso scambiare qualche parola con i due sciatori al ritorno dal Pizzo Bìela. Mi confermano che il tratto finale è assai ripido. Hanno dovuto usare la piccozza e non è stato facile.
Mi gusto la discesa di oltre 5,3 km fino al limite del bosco, dove la neve diventa pesante; nonostante tutto, me la cavo bene. Ancora una volta mi si presenta il problema di dover superare il vallone del Guriner Furkabach. Non trovo un punto favorevole, per cui continuo sul suo fianco sinistro fino alla stazione a valle di uno skilift, dove posso sfruttare la pista nera che scende a Bosco Gurin.
Il posteggio degli impianti di risalita è gremito all’inverosimile. Oggi ci sono stati circa 1600 passaggi, mentre ieri hanno battuto il record con oltre 2000. Sono solo le tredici, ma rinuncio a prendere gli sci da pista per continuare l’attività sportiva: mi sento appagato così.
Tranquilla e piacevolissima escursione con le pelli di foca nel selvaggio ambiente dell’altopiano di Bann, lontano dai rumori, su quasi tre metri di neve e nello splendore del sole.
Tempo totale: 3 h 30 min
Tempo di salita: 2 h 10 min
Dislivello in salita: 523 m
Dislivello in discesa: 1176 m
Quota massima: 2546 m
Quota minima: 1467 m
Sviluppo complessivo: 10,8 km
Difficoltà: PD-
SLF: 2 (moderato)
Coordinate Bocchetta Ufum d’Biala: 678'940 / 132'479
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Libro di vetta: no
Siamo ormai alla fine dell’anno: è tempo di bilanci.
Il bilancio annuale delle gite compiute è molto soddisfacente.
Escursioni effettuate nel 2019: 96 (17 su terreno, 21 con le pelli di foca, 3 con le racchette da neve, 55 in mtb), tutte con un rapporto in Hikr.org.
Giorni con sci su pista: 10
Vette oltre i tremila metri: 2
La più bella escursione su terreno: Siwerbenhorn (2764 m) (Ticino).
La più bella escursione con le pelli di foca: Chilchalphorn (3040 m) (Grigioni).
La più bella escursione con le racchette da neve: Barco dei Montoni (1363 m) (Lombardia).
La più bella sciata su pista: Kühtai (Tirolo).
La più bella escursione in e-mtb: Lago del Narèt (2310 m) (Ticino).
La più bella escursione Bike & Hike: Pizzo Rossetto (2097 m) e Ȍr Dangiasch (1806 m) (Ticino).
Capanne e rifugi visitati: 34 (pernottamenti: 0).
La capanna che ho apprezzato di più: Starkenburger Hütte (Stubaital, Tirolo).
Il ghiacciaio che ho apprezzato di più: Vadret da Fenga (Bassa Engadina).
Giorni passati in montagna nel 2019: 105, di cui 35 sulla neve.
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