Piz Biela (2863 m) - Invernale da Bosco Gurin
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Ubicata, come il Madéi o il Pizzo Quadro, lungo il crinale che dal Basodino si snoda verso sud delimitando il confine occidentale del Cantone, questa montagna ha un accesso molto remoto e poco frequentato, Bosco Gurin che, forse proprio per questa lontananza, affascina e appaga l'alpinista che, come me, cerca "l'ambiente".
Vetta prestigiosa nel Ticino Selvaggio il Biela l'avevo un poco sottostimato. In effetti ha una componente alpinistica che, nelle condizioni attuali, richiede prudenza.
" Siamo in ambiente allora?"
" Direi...Era ora!"
" Shià che nèm a fal Biela alora, sei pronto Drappa?"
" Pronto pronto..andiamo "
" Generelli guidaci. Portaci sulle tue montagne. Vichingo delle valli."
Paolo Generelli è una di quelle persone che io definisco "forze della natura". Giovane, performante, pronto a esorcizzare la paura della morte con quello spirito e quell' ironia che ti stampano il sorriso mentre ti avvicini ai punti tosti. Coraggioso e audace, ma attento e disposto ad aiutare due alpinisti più attempati e timorosi nei passaggi esposti, come me e il mio fedele amico Gabriele Drappa.
Lui mi ha condotto anche sulla SW del Weissmies in una delle più belle uscite di questa estate.
Oggi ci accompagnerà sulle due cime del Biela, la sud e la principale, la nord, da lui già battute con
igor.
Zoom sul Biela e sulla nostra traccia

Descrizione
Lasciamo l'auto in cima al paese di Bosco Gurin, nel punto indicato come Ferder, un agglomerato di case.
Siamo 4 uomini includendo Federico Giuliani, ma lui rinuncerà presto a causa di problemi con le ciaspole.
Alle 06.45 con le frontali accese ci incamminiamo verso ovest chi con le ciaspole e chi con le pelli lungo la strada. Superato il ponte voltiamo a destra e iniziamo la salita lungo i pendii della vallata in direzione della Capanna Grossalp. Senza tuttavia puntare alla stessa manteniamo il Pizzo Stella come riferimento: ci avviciniamo alla sua base per aggirarla ad est.
Intanto godiamo di un'alba magnifica, il Levante si tinge di rosso, poi rosa, le cime si colorano e tutto diviene infine dorato.
Compare lontano da noi il Biela, alla nostra sinistra invece abbiamo lo Stella.
Proseguiamo verso nord prendendo gradualmente quota. A parte qualche cratere in cui precipitiamo la traccia non è male, si sfonda di una ventina di centimetri al massimo, c'è una crosta, un po di farina ma sotto anche una sorta di fondo. Federico tenta un po' di volte di sistemare la ciaspola che si stacca, provo anche io a passare del nastro adesivo ma non funziona. Attorno alla quota 2200 m torna indietro.
Noi proseguiamo e raggiungiamo un ammasso di rocce oltre il quale c'è una piccola conca sormontata dal ripido pendio del Biela.
Cima senza nome tra il Biela e lo Stella

Siamo al cospetto della magnetica montagna. Sono le 10.30. Affrontiamo il pendio con le ciaspole ma a metà salita cambiamo assetto in quanto la pendenza aumenta e la neve è poco consistente.
Raggiungiamo la bastionata che divide 2 canali nella parete meridionale. Piccola pausa per estrarre la piccozza, indossare il casco e via: Paolo ci guida lungo il ripido canale. Non è lungo ma è bello in piedi: misuriamo a caso in un punto e rileviamo 49 gradi di pendenza. Stimato infatti 50 gradi per me è già un bel canale. Con tratti di misto dovuti allo scarso innevamento non è semplice progredire, occorre cercare buon grip con i ramponi e avere un passo sicuro. Non girarsi è anche un'altra regola che mi sono dato.
Il passaggio chiave è un piccolo diedro nel quale la neve è stata spazzata lasciando placca in parte ricoperta di neve e in parte no. Con prese laterali ci si solleva di forza, ma al ritorno non sarà altrettanto facile.
Giungiamo infine sulla cresta sommitale e in breve alla cima sud. Quindi procediamo lungo la cresta per dirigerci alla cima nord, quella più elevata. Non è difficile ma nemmeno banale: ci sono passaggi da disarrampicare, punti esposti. Occorre prestare attenzione alle cornici ed evitare di scivolare nel pendio occidentale.
Alle 12.00 conquistiamo la nostra montagna! Siamo sul Biela. Il cielo è azzurro. Intorno a noi soltanto vette. Imponente si staglia a nord il gruppo del Basodino, ad ovest la Val Formazza seguita da prestigiose montagne come il Leone e i vari quattromila.
Ci fermiamo un po', il vento è meno intenso che durante la salita.
Pic nic, sigaretta e foto di vetta.
In prossimità della vetta

Per la discesa seguiremo lo stesso itinerario della salita. Paolo ci aiuterà a superare il diedro nel canale indicandoci dove appoggiare i ramponi. Senza di lui certamente ce l'avremmo fatta ma in quanto tempo?
Con calma, chiacchierando con maggiore spensieratezza, ridendo e scherzando ci godremo la discesa fino a Bosco Gurin in un ambiente davvero di qualità.
Consiglio il Biela.
Ringrazio Gabriele per i ramponi nuovi regalati dal suo Gesu bambino. Rodaggio superato alla grande.
Cima nord vista dalla cima sud

Considerazioni sulle difficoltà
Lo valuto AD in invernale perchè richiede sicurezza e cautela. La corda è meglio averla: Federico aveva portato una 30 ma non ci siamo ricordati di chiedergli di prestarcela quando è tornato indietro. Ad averla io avrei valutato di predisporre una calata nel canale.
Con migliori condizioni di neve probabilmente il Biela è un PD.
Video
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Vetta prestigiosa nel Ticino Selvaggio il Biela l'avevo un poco sottostimato. In effetti ha una componente alpinistica che, nelle condizioni attuali, richiede prudenza.
" Siamo in ambiente allora?"
" Direi...Era ora!"
" Shià che nèm a fal Biela alora, sei pronto Drappa?"
" Pronto pronto..andiamo "
" Generelli guidaci. Portaci sulle tue montagne. Vichingo delle valli."
Paolo Generelli è una di quelle persone che io definisco "forze della natura". Giovane, performante, pronto a esorcizzare la paura della morte con quello spirito e quell' ironia che ti stampano il sorriso mentre ti avvicini ai punti tosti. Coraggioso e audace, ma attento e disposto ad aiutare due alpinisti più attempati e timorosi nei passaggi esposti, come me e il mio fedele amico Gabriele Drappa.
Lui mi ha condotto anche sulla SW del Weissmies in una delle più belle uscite di questa estate.
Oggi ci accompagnerà sulle due cime del Biela, la sud e la principale, la nord, da lui già battute con

Zoom sul Biela e sulla nostra traccia

Descrizione
Lasciamo l'auto in cima al paese di Bosco Gurin, nel punto indicato come Ferder, un agglomerato di case.
Siamo 4 uomini includendo Federico Giuliani, ma lui rinuncerà presto a causa di problemi con le ciaspole.
Alle 06.45 con le frontali accese ci incamminiamo verso ovest chi con le ciaspole e chi con le pelli lungo la strada. Superato il ponte voltiamo a destra e iniziamo la salita lungo i pendii della vallata in direzione della Capanna Grossalp. Senza tuttavia puntare alla stessa manteniamo il Pizzo Stella come riferimento: ci avviciniamo alla sua base per aggirarla ad est.
Intanto godiamo di un'alba magnifica, il Levante si tinge di rosso, poi rosa, le cime si colorano e tutto diviene infine dorato.
Compare lontano da noi il Biela, alla nostra sinistra invece abbiamo lo Stella.
Proseguiamo verso nord prendendo gradualmente quota. A parte qualche cratere in cui precipitiamo la traccia non è male, si sfonda di una ventina di centimetri al massimo, c'è una crosta, un po di farina ma sotto anche una sorta di fondo. Federico tenta un po' di volte di sistemare la ciaspola che si stacca, provo anche io a passare del nastro adesivo ma non funziona. Attorno alla quota 2200 m torna indietro.
Noi proseguiamo e raggiungiamo un ammasso di rocce oltre il quale c'è una piccola conca sormontata dal ripido pendio del Biela.
Cima senza nome tra il Biela e lo Stella

Siamo al cospetto della magnetica montagna. Sono le 10.30. Affrontiamo il pendio con le ciaspole ma a metà salita cambiamo assetto in quanto la pendenza aumenta e la neve è poco consistente.
Raggiungiamo la bastionata che divide 2 canali nella parete meridionale. Piccola pausa per estrarre la piccozza, indossare il casco e via: Paolo ci guida lungo il ripido canale. Non è lungo ma è bello in piedi: misuriamo a caso in un punto e rileviamo 49 gradi di pendenza. Stimato infatti 50 gradi per me è già un bel canale. Con tratti di misto dovuti allo scarso innevamento non è semplice progredire, occorre cercare buon grip con i ramponi e avere un passo sicuro. Non girarsi è anche un'altra regola che mi sono dato.
Il passaggio chiave è un piccolo diedro nel quale la neve è stata spazzata lasciando placca in parte ricoperta di neve e in parte no. Con prese laterali ci si solleva di forza, ma al ritorno non sarà altrettanto facile.
Giungiamo infine sulla cresta sommitale e in breve alla cima sud. Quindi procediamo lungo la cresta per dirigerci alla cima nord, quella più elevata. Non è difficile ma nemmeno banale: ci sono passaggi da disarrampicare, punti esposti. Occorre prestare attenzione alle cornici ed evitare di scivolare nel pendio occidentale.
Alle 12.00 conquistiamo la nostra montagna! Siamo sul Biela. Il cielo è azzurro. Intorno a noi soltanto vette. Imponente si staglia a nord il gruppo del Basodino, ad ovest la Val Formazza seguita da prestigiose montagne come il Leone e i vari quattromila.
Ci fermiamo un po', il vento è meno intenso che durante la salita.
Pic nic, sigaretta e foto di vetta.
In prossimità della vetta

Per la discesa seguiremo lo stesso itinerario della salita. Paolo ci aiuterà a superare il diedro nel canale indicandoci dove appoggiare i ramponi. Senza di lui certamente ce l'avremmo fatta ma in quanto tempo?
Con calma, chiacchierando con maggiore spensieratezza, ridendo e scherzando ci godremo la discesa fino a Bosco Gurin in un ambiente davvero di qualità.
Consiglio il Biela.
Ringrazio Gabriele per i ramponi nuovi regalati dal suo Gesu bambino. Rodaggio superato alla grande.
Cima nord vista dalla cima sud

Considerazioni sulle difficoltà
Lo valuto AD in invernale perchè richiede sicurezza e cautela. La corda è meglio averla: Federico aveva portato una 30 ma non ci siamo ricordati di chiedergli di prestarcela quando è tornato indietro. Ad averla io avrei valutato di predisporre una calata nel canale.
Con migliori condizioni di neve probabilmente il Biela è un PD.
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Tourengänger:
Michea82

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