Britanniahutte&Klein Allalin da Sass Fee: viaggio nella pancia dei giganti
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La Britanniahutte è una capanna storica della valle di Sass. Attiva sin dal 1912, è la base di partenza per varie ascensioni ai giganti Vallesani tra i quali Alphubel, Rimpfischorn, Strahlorn, Allalinhorn. Altri meravigliosi quattromila, pur non essendo raggiungibili dalla capanna, dalla stessa sono visibili in tutta la loro maestosità. Tra questi, Taschhorn e Dom. Con queste prerogative decido per una gita di ampio respiro con tappa finale, appunto, la Britanniahutte.
Parto dal centro di Sass Fee con direzione Plattjen, arrivo alla stazione della funivia, la evito e risalgo per prati e buon sentiero le piste da sci sino a giungere a Plattjen alla stazione intermedia, dove sono accolto da una abbondantissima colonia di stambecchi. Continuo a salire puntando la già visibile stazione a monte (ancora stambecchi, ovunque) e la raggiungo una ventina di minuti dopo. Lasciata la stazione, mi addentro in una pietraia e volgo sul versante di Sass Almagell un po' nebbioso (tuttavia il lago di Mattmark è visibile e bellissimo). Comincia qui un lunghissimo traverso ora su pietraia, ora su comodo sentiero che costeggia il Mittaghorn, infatti a un certo punto un segnavia ne indica la via di salita che trascuro a malincuore. Il tracciato è sempre molto evidente e segnalato e, appena l'esposizione si fa accentuata, ci sono catene per l'assicurazione, il più delle volte inutili. Risalita una vallata, esco in una ampia sella costellata di ometti e trovo altri segnavia per la mia meta. Continuo a salire il traverso e mi immetto in un ampio fornale dove risiedono numerosi laghetti da scioglimento e dove la hutte è finalmente visibile. Ad un bivio prendo a sinistra ed esco sul ghiacciaio che attraverso senza pericoli perché non ci sono crepacci e la pendenza è minima. Inoltre, la via è segnalata da numerosi paletti. Giunto alla base della hutte, è possibile risalire il breve ghiacciaio o restare a sinistra su roccette e sentiero. Prima di giungere alla Britannia, volgo a sinistra e in quindici minuti risalgo il Klein Allalinhorn, simpatico tremila affacciato sul lago del Mattmark che tuttavia non vedo per le nuvole. Vedo invece le sopracitate cime e rimango a blocca aperta di fronte allo spettacolo dei Mitschabel. Scendo ora alla Hutte che pare molto bella e dopo una breve pausa, mi avvio per il ritorno a Felskin. Intendevo attraversare mantenendomi alto su ghiacciaio e rocce, tuttavia il pericolo di scariche molto enfatizzato dai cartelli, mi induce a scendere di nuovo al fornale, attraversarlo e risalire allo Egginerjoch, il passo dove la stazione di arrivo della funivia di Felskin (e di partenza del Metroalpin) è vicina e ben visibile. Mi basta infatti attraversare il facile ghiacciaio con splendidi sguardi sulla valle per giungere a destinazione dove mia moglie attrezzata di viveri mi attende essendo giunta con gli impianti.
I tempi, lo sviluppo e il dislivello (comprensivo di un saliscendi ala fornale sotto la hutte) si intendono sino a Felskin, dopodiché sono sceso in funivia. Durante la gita ho fatto quaranta minuti di pausa complessivi.
Non volendo fare il fenomeno, ho quotato T3, ma di difficoltà veramente non ve ne sono e un escursionista solo un po' esperto percepirà T2, nonostante parte della via sia segnalata in bianco - azzurro (alpin trail).
Sviluppo: 12 km; SE: 25 km.
Parto dal centro di Sass Fee con direzione Plattjen, arrivo alla stazione della funivia, la evito e risalgo per prati e buon sentiero le piste da sci sino a giungere a Plattjen alla stazione intermedia, dove sono accolto da una abbondantissima colonia di stambecchi. Continuo a salire puntando la già visibile stazione a monte (ancora stambecchi, ovunque) e la raggiungo una ventina di minuti dopo. Lasciata la stazione, mi addentro in una pietraia e volgo sul versante di Sass Almagell un po' nebbioso (tuttavia il lago di Mattmark è visibile e bellissimo). Comincia qui un lunghissimo traverso ora su pietraia, ora su comodo sentiero che costeggia il Mittaghorn, infatti a un certo punto un segnavia ne indica la via di salita che trascuro a malincuore. Il tracciato è sempre molto evidente e segnalato e, appena l'esposizione si fa accentuata, ci sono catene per l'assicurazione, il più delle volte inutili. Risalita una vallata, esco in una ampia sella costellata di ometti e trovo altri segnavia per la mia meta. Continuo a salire il traverso e mi immetto in un ampio fornale dove risiedono numerosi laghetti da scioglimento e dove la hutte è finalmente visibile. Ad un bivio prendo a sinistra ed esco sul ghiacciaio che attraverso senza pericoli perché non ci sono crepacci e la pendenza è minima. Inoltre, la via è segnalata da numerosi paletti. Giunto alla base della hutte, è possibile risalire il breve ghiacciaio o restare a sinistra su roccette e sentiero. Prima di giungere alla Britannia, volgo a sinistra e in quindici minuti risalgo il Klein Allalinhorn, simpatico tremila affacciato sul lago del Mattmark che tuttavia non vedo per le nuvole. Vedo invece le sopracitate cime e rimango a blocca aperta di fronte allo spettacolo dei Mitschabel. Scendo ora alla Hutte che pare molto bella e dopo una breve pausa, mi avvio per il ritorno a Felskin. Intendevo attraversare mantenendomi alto su ghiacciaio e rocce, tuttavia il pericolo di scariche molto enfatizzato dai cartelli, mi induce a scendere di nuovo al fornale, attraversarlo e risalire allo Egginerjoch, il passo dove la stazione di arrivo della funivia di Felskin (e di partenza del Metroalpin) è vicina e ben visibile. Mi basta infatti attraversare il facile ghiacciaio con splendidi sguardi sulla valle per giungere a destinazione dove mia moglie attrezzata di viveri mi attende essendo giunta con gli impianti.
I tempi, lo sviluppo e il dislivello (comprensivo di un saliscendi ala fornale sotto la hutte) si intendono sino a Felskin, dopodiché sono sceso in funivia. Durante la gita ho fatto quaranta minuti di pausa complessivi.
Non volendo fare il fenomeno, ho quotato T3, ma di difficoltà veramente non ve ne sono e un escursionista solo un po' esperto percepirà T2, nonostante parte della via sia segnalata in bianco - azzurro (alpin trail).
Sviluppo: 12 km; SE: 25 km.
Tourengänger:
rochi

Communities: Hikr in italiano
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