Madom Gross m 2741 Val Verzasca
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Vista da
Danicomo
Bella cima il Madom Gross, mi attirava da tempo per la sua posizione ed ero sollecitato anche dall'amico Pietro che, da quando gli ho riferito della Guida del Brenna dove si legge, riferito a questa montagna, "al limite superiore dei pianori meridionali ci imbattiamo in una sterminata ed inclinata distesa detritica, attraversando la quale scopriamo tante pietre e minerali multicolori (attinolite verde bottiglia, distene e staurolite, cristalli di tormalina su gneiss a due miche, ecc.)" , non è più riuscito ad avere pace. L'idea era quella di infilarsi nella miniera dei sette nani del cartone disneyano......
Inoltre occasione ghiotta per conoscersi con
Poncione e
Froloccone già impegnati sulle cime accanto.
Il progetto è salire il Madom, traversare verso il Passo del Gatto, salire il Cramosino e scendere da un canale per tornare verso l'alpe Costa. Il capannaro ci aveva messo in guardia sulle condizioni del canale (esposizione nord-ovest) ricordandoci anche la persona morta, poco lontano e la settimana prima, scendendo dalla Cima di Gagnone.
Ritrovo per aperitivo e cena al Rifugio Costa, partenza prestino, segni bianco-azzurri fino alla cima (indicazioni fatte di recente verso la capanna Cognora). Arriviamo sul pianoro sotto il circo roccioso delle due vette, liberiamo Pietro e il figlio per le loro ricerche e ci rendiamo subito conto che il canale del Cramosino è in pessime condizioni e per la doppietta sarà per la prossima...
Salita per sfasciumi, canale roccioso con passaggi di I° ma ghiacciato, pendii sommitali, ricongiunzione con la VAV e vetta. Tempo discreto con buona vista e nuvole sui 3000m, nevicata di riporto, discesa dal canalino migliorata per scomparsa del ghiaccio e rampogne di Pietro che non ha trovato nulla (se non alcuni cristalli, bruttini, di attinolite). Non so come scusarmi con lui e non mi spiego la cosa. O c'è stato un refuso di stampa e il Vate è stato frainteso o, ipotizzano altri tenendo conto che la guida è di trent'anni fa, il versante è stato depredato da centinaia di passaggi. Non penso la seconda perché è impossibile "pulire" in quel modo e perché manca la roccia di supporto (micascisto) ad alcuni dei minerali descritti.
Boh....
Bella giornata con bella luce, in posti meravigliosi. Contento di aver conosciuto Emiliano e Ale, simpatici e forti, con cui si son fatti mille programmi. Un saluto a Pietro e Gigi, tornati a mani vuote ma contenti (Gigi) o sfasciati ma con visioni mistiche in discesa (Pietro).
ADDENDUM del 23-6 ore 22:
Domenica a pranzo, ritornando dopo la cima al rifugio Costa, si decide di mangiare al tavolo in pietra davanti al rifugio. Mi tolgo gli scarponi e mi sposto tranquillamente nel pratino circostante. Dopo alcuni minuti, sentendo un dolore alla base del ditone del piede sin guardo e vedo la calza con una macchia di sangue come una moneta di 5cent e alcune mosche che pasteggiano.Le scaccio ma il fastidio aumenta, tolgo il calzettone e vedo una lesione tipo foro che sanguina, un graffio verso la caviglia di un paio di cm fino ad un paio di forellini simili nell'incavo del piede, sanguinanti. Penso ad un tafano, rimetto la calza e lo scarpone prima che si gonfi. Discesa agile senza disturbi, viaggio in macchina bene, la sera sonnolenza importante, ma sono stanco ed in rifugio dormo sempre male.
La mattina dopo piede tipo zampone, con macchie rosse e blu, dita gonfie, gamba gonfia fin sotto il ginocchio, prurito insopportabile ma NON dolore, chiazze tipo vasculite che dalle lesioni passano sotto la caviglia e risalgono la gamba con l'aspetto tipico della progressione lungo la via linfatica. Inizio Augmentin e cortisone, stasera comincia a migliorare qualcosa. Sempre nessun sintomo generale.
Ragionando sulle lesioni ritengo di aver calpestato una vipera, probabilmente piccola, che ha cercato di mordere un piede che gli passava velocemente sopra, iniettando solo una parte del veleno, anche perché c'era il calzettone. Allego una foto del piede ad oltre 48h dall'evento. Pare vada meglio...
La morale è di non togliere mai gli scarponi e non camminare scalzi su prati che sembrano inoffensivi, oltretutto la Costa vede una mezza dozzina di persone alla settimana e non è certamente un posto frequentato....
Vista da
Poncione
E dopo un "primo giorno" splendido, eccone un altro: Madom Gross in compagnia di Ale, Daniele, Gigi e Pietro, seppur gli ultimi due si siano "limitati" alla ricerca mineraria senza salire in vetta.
Vetta più alta della VAV, il Madom Gross offre una visione d'insieme davvero stupenda, spingendo la vista sino alla pianura padana, dove come ultimo baluardo prealpino si ergeva il "nostro" Campo dei Fiori.
Un ringraziamento speciale a
danicomo, al quale dobbiamo interamente questo splendido weekend verzaschese: senza il suo invito difficilmente avremmo avuto anche il "primo giorno" in Val d'Efra.
Vista da
Froloccone
Dopo la bella doppietta,conoscere Daniele,Pietro e Gigi,con cui abbiamo passato una bella serata in capanna, è stato eccezionale!!!!!Il giorno seguente salire il Madom Gross è stata la "ciliegina sulla torta"!!!!!! Un Super week end in" Verzasca style"...............Indimenticabile!!! Grazie a tutti e a presto!!!!!!!

Bella cima il Madom Gross, mi attirava da tempo per la sua posizione ed ero sollecitato anche dall'amico Pietro che, da quando gli ho riferito della Guida del Brenna dove si legge, riferito a questa montagna, "al limite superiore dei pianori meridionali ci imbattiamo in una sterminata ed inclinata distesa detritica, attraversando la quale scopriamo tante pietre e minerali multicolori (attinolite verde bottiglia, distene e staurolite, cristalli di tormalina su gneiss a due miche, ecc.)" , non è più riuscito ad avere pace. L'idea era quella di infilarsi nella miniera dei sette nani del cartone disneyano......
Inoltre occasione ghiotta per conoscersi con


Il progetto è salire il Madom, traversare verso il Passo del Gatto, salire il Cramosino e scendere da un canale per tornare verso l'alpe Costa. Il capannaro ci aveva messo in guardia sulle condizioni del canale (esposizione nord-ovest) ricordandoci anche la persona morta, poco lontano e la settimana prima, scendendo dalla Cima di Gagnone.
Ritrovo per aperitivo e cena al Rifugio Costa, partenza prestino, segni bianco-azzurri fino alla cima (indicazioni fatte di recente verso la capanna Cognora). Arriviamo sul pianoro sotto il circo roccioso delle due vette, liberiamo Pietro e il figlio per le loro ricerche e ci rendiamo subito conto che il canale del Cramosino è in pessime condizioni e per la doppietta sarà per la prossima...
Salita per sfasciumi, canale roccioso con passaggi di I° ma ghiacciato, pendii sommitali, ricongiunzione con la VAV e vetta. Tempo discreto con buona vista e nuvole sui 3000m, nevicata di riporto, discesa dal canalino migliorata per scomparsa del ghiaccio e rampogne di Pietro che non ha trovato nulla (se non alcuni cristalli, bruttini, di attinolite). Non so come scusarmi con lui e non mi spiego la cosa. O c'è stato un refuso di stampa e il Vate è stato frainteso o, ipotizzano altri tenendo conto che la guida è di trent'anni fa, il versante è stato depredato da centinaia di passaggi. Non penso la seconda perché è impossibile "pulire" in quel modo e perché manca la roccia di supporto (micascisto) ad alcuni dei minerali descritti.
Boh....
Bella giornata con bella luce, in posti meravigliosi. Contento di aver conosciuto Emiliano e Ale, simpatici e forti, con cui si son fatti mille programmi. Un saluto a Pietro e Gigi, tornati a mani vuote ma contenti (Gigi) o sfasciati ma con visioni mistiche in discesa (Pietro).
ADDENDUM del 23-6 ore 22:
Domenica a pranzo, ritornando dopo la cima al rifugio Costa, si decide di mangiare al tavolo in pietra davanti al rifugio. Mi tolgo gli scarponi e mi sposto tranquillamente nel pratino circostante. Dopo alcuni minuti, sentendo un dolore alla base del ditone del piede sin guardo e vedo la calza con una macchia di sangue come una moneta di 5cent e alcune mosche che pasteggiano.Le scaccio ma il fastidio aumenta, tolgo il calzettone e vedo una lesione tipo foro che sanguina, un graffio verso la caviglia di un paio di cm fino ad un paio di forellini simili nell'incavo del piede, sanguinanti. Penso ad un tafano, rimetto la calza e lo scarpone prima che si gonfi. Discesa agile senza disturbi, viaggio in macchina bene, la sera sonnolenza importante, ma sono stanco ed in rifugio dormo sempre male.
La mattina dopo piede tipo zampone, con macchie rosse e blu, dita gonfie, gamba gonfia fin sotto il ginocchio, prurito insopportabile ma NON dolore, chiazze tipo vasculite che dalle lesioni passano sotto la caviglia e risalgono la gamba con l'aspetto tipico della progressione lungo la via linfatica. Inizio Augmentin e cortisone, stasera comincia a migliorare qualcosa. Sempre nessun sintomo generale.
Ragionando sulle lesioni ritengo di aver calpestato una vipera, probabilmente piccola, che ha cercato di mordere un piede che gli passava velocemente sopra, iniettando solo una parte del veleno, anche perché c'era il calzettone. Allego una foto del piede ad oltre 48h dall'evento. Pare vada meglio...
La morale è di non togliere mai gli scarponi e non camminare scalzi su prati che sembrano inoffensivi, oltretutto la Costa vede una mezza dozzina di persone alla settimana e non è certamente un posto frequentato....
Vista da

E dopo un "primo giorno" splendido, eccone un altro: Madom Gross in compagnia di Ale, Daniele, Gigi e Pietro, seppur gli ultimi due si siano "limitati" alla ricerca mineraria senza salire in vetta.
Vetta più alta della VAV, il Madom Gross offre una visione d'insieme davvero stupenda, spingendo la vista sino alla pianura padana, dove come ultimo baluardo prealpino si ergeva il "nostro" Campo dei Fiori.
Un ringraziamento speciale a

Vista da

Dopo la bella doppietta,conoscere Daniele,Pietro e Gigi,con cui abbiamo passato una bella serata in capanna, è stato eccezionale!!!!!Il giorno seguente salire il Madom Gross è stata la "ciliegina sulla torta"!!!!!! Un Super week end in" Verzasca style"...............Indimenticabile!!! Grazie a tutti e a presto!!!!!!!
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