Piz Surgonda mt 3196
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Mio fratello Alberto vuole andare in montagna ed è senza allenamento da mesi. Propongo la salita al piz Surgonda che ben conosco di circa 1000 mt di dislivello. Proposta accettata. Lasciata l'auto sotto La Veduta e con Pinuccia e Billie seguiamo il solito sentiero della val d'Agnel. Nebbia e fresco ma le previsioni ottime lasciano ben sperare. Ed infatti sui pianori dopo il primo strappo arriva il sole e con esso comincia il paradiso dei colori. Dopo il bivio per la forca dgl Lajet (a sinistra bella finestra nella roccia vedasi foto)) saliamo ancora un poco sul sentiero per poi abbandonarlo e traversare a destra per poi imboccare il sinuoso valloncello di pietre variamente colorate che culmina con la cresta Est del piz Surgonda. Anche se non c'è sentiero si cammina abbastanza comodamente su liste d'erba e pietrame per lo più orizzontale. Ogni tanto c'è qualche rio per la gioia di Billie. Vedo più in alto tre persone che salgono sul sentierino terminale. Arriviamo a destra sulla sella sotto l'anticima e da cui parte a sinistra il sentierino che attraversando ripidi sfasciumi porta alla sella sulla cresta est. Questo sentierino abbastanza breve è l'unico punto a tratti leggermente faticoso sopratutto per badare a dove mettere i piedi e per la poca consistenza del tracciato ma niente di pericoloso.Arrivati sulla sella il panorama si allarga sul versante opposto di mille colori. La cresta si percorre su bel sentiero nel pietrame assolutamente non esposto e sicuro (ricorda in piccolo qualche tratto in cresta della salita allo Julier) ed è veramente piacevole (a montagna asciutta), peccato che sia breve! In vetta ovviamente il panorama è a 360° e di ampia soddisfazione. Oltre ad essere istruttivo sulle montagne vicine della zona della Chamanna Jenatsch, colpisce il contrasto di colori dovuto sopratutto alla colorazione giallo-rossiccia del minerale di ferro del piz Traunter Ovas ed il vadret d'Agnel. In cima facciamo la conoscenza delle tre persone che ci hanno preceduto e che sono di Bivio, una delle quali è un simpatico signore di 65 anni che è nientemeno che il ministro generale dei frati capuccini con sede a Roma in vacanza nel suo paese natale. Abbiamo una conoscenza in comune nella signora Martina Lanz del bellissimo Hotel Post di Bivio e che è una scialpinista eccezionale ottima conoscitrice della zona. Non mi piace la ressa ma conoscere poche ed amabili persone in cima ad una montagna nel "paradiso" alpino è molto appagante e completa l'escursione. Sosta pranzo e foto (no libro di vetta). Il tempo vola e poi i miei compagni di gita (tutti) chissà perchè hanno sempre fretta di scendere ed allora scendiamo (io vorrei scendere sempre più tardi possibile perchè ormai mi chiedo quante volte ancora riuscirò a salire in alto, ad essere qui ed a sentirmi me stesso........). In discesa seguiamo il versante sud sotto il "dito di Dio" scendendo sempre senza sentiero di terrazzo in terrazzo e con solo una breve sosta (sigh!) arriviamo sul sentiero nei prati che portano alla La Veduta. Ad un bivio (non segnalato) non voglio scendere a destra per un sentierino già in passato seguito perchè lo stesso forse più breve è rovinato dal passaggio delle mucche, pieno d'acqua , con erba alta.... insomma non è piacevole e quindi con tratti di sentiero ed altri nell'erba andiamo a sinistra per poi arrivare sul sentiero dell'andata a pochi minuti dal parcheggio.Bellissima gita, Alberto (non allenato) e Pinuccia (finalmente aveva dormito) in perfetta forma, Billie anche. D'altra parte il percorso anche se per lunghi tratti senza sentiero non è stato particolarmente faticoso ed è risultato di grande soddisfazione (è la vita nel mondo della montagna).
Tourengänger:
turistalpi

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