Da Ganna a Brinzio, nel Parco Regionale Campo dei Fiori


Publiziert von siso , 18. Oktober 2011 um 23:20.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:16 Oktober 2011
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:45
Aufstieg: 391 m
Strecke:Posteggio Cimitero di Ganna (456 m) – Badia di Ganna (460 m) – Sentiero Europeo E1, no. 15 – Riserva Naturale Lago di Ganna – Ponte Rio Pralugano – Incrocio Sentiero no. 16 per Monte Martica (660 m) – Cascina Valicci (640 m) – Brinzio (510 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Superstrada Mendrisio – Stabio – Gaggiolo – Valico del Gaggiolo – Arcisate – Induno Olo-na – Valganna.
Unterkunftmöglichkeiten:Brinzio, Ganna.
Kartennummer:C.N.S. No. 296 - Chiasso - 1:50000; Parco Regionale Campo dei Fiori – Carta dei sentieri – 1:20000, Ingenia Editori, 2011.

Escursione mattutina dalla Valganna a Brinsc”, lungo il Sentiero Europa.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:20

Fine dell’escursione: ore 12:00

Temperatura alla partenza: 4°C

Temperatura al rientro: 17°C

 

Oggi mettiamo in cantiere un’escursione nella Riserva Regionale Lago di Ganna: un’area SIC (Sito di Importanza Comunitaria) che ho visitato più volte e che mi ha sempre offerto degli stimoli interessanti sia dal profilo naturalistico che fotografico. Fa parte del Parco Regionale Campo dei Fiori di cui include due delle zone umide, il Lago di Ganna e la Torbiera del Pralugano, i boschi igrofili e le praterie che circondano i due specchi d’acqua. Oltre allo splendido scenario naturalistico della Valganna, con le zone umide, le grotte, il travertino, il porfido, i massi erratici, i prati magri, le brughiere, le faggete, … la valle offre anche una splendida Badia, con chiostro pentagonale, nonché una storia millenaria di commercianti e pellegrini, che transitavano lungo questo importante snodo di traffico, nonché di briganti che assalivano i viandanti.

Per la verità, l’attrazione è stata sollecitata anche dalla castagnata in programma a Brinzio, che, per tre domeniche d’ottobre, attira numerosi visitatori.

 

Ore 8.20, temperatura 4°C: partiamo dal parcheggio del cimitero di Ganna. Percorsi circa 250 m arriviamo alla Badia di San Gemolo. Con la chiesa del X secolo, annessa alla badia ed il campanile del secolo successivo (XII), sono gli edifici più rappresentativi dell’antico monastero benedettino. I monaci benedettini di S. Gemolo curarono assiduamente l’attività locale di bonifica del territorio, risanando le paludi locali, convogliando le acque nell’attuale Lago di Ganna, coltivando sistematicamente i terreni boschivi e passando a coltivazione i nuovi terreni ottenuti da diversi interventi di trasformazione del territorio, come drenaggi, canalizzazioni e dissodamenti.

Dopo la visita al chiostro, imbocchiamo il sentiero no. 15, che parte dall’estremità occidentale  degli edifici della badia, alla sinistra della strada per Bedero (segnavia).

Dopo il campo di calcio, alla destra della sterrata si estende la Torbiera di Pralugano, caratterizzata dalla presenza di due piccoli laghetti (chiari) originatisi a seguito dell’escavazione, all’inizio del 1900, della torba per uso combustibile. Quello che in genere rende particolari queste pozze è che esse hanno una temperatura dell’acqua quasi costante sia d’estate che d’inverno: quindi le loro acque non gelano quasi mai. Nelle sorgenti vivono degli ospiti particolari (gamberetti e molluschi) che hanno bisogno di acqua sempre alla stessa temperatura.

Raggiunto il ponticello sul Rio di Pralugano, in secca, il sentiero sale in direzione ovest sulle pendici del Monte Martica. Il selciato, in alcuni tratti sconnesso, presenta un misto di sassi silicei grigi con ciottoli di porfido rosso. Una quantità incredibile di ghiande di Roverella copre lunghi tratti dell’acciottolato.

Un punto panoramico ci offre una bella visione della torbiera, con la bruma mattutina che tarda a svanire.

Sul lato opposto della valle, il Monte Mondonico (801 m), già perfettamente illuminato dal sole, ci offre un bellissimo quadretto autunnale.

Scolliniamo all’incrocio con il sentiero no. 16 per il Monte Martica, a circa 660 m di quota.

Non c’è in giro anima viva. Entriamo in una bella faggeta, che mi invoglia a cercare funghi.

Per la verità non ho molta convinzione, ma la fortuna dei principianti mi premia con uno splendido porcino: risotto assicurato!
 


Passiamo dalla cascina Valicci (640 m), alle cui spalle si estende un’ampia radura di prati magri. Poco dopo incrociamo un gruppetto di ciclisti, vestiti di tutto punto, con dei modernissimi rampichini. Ai lati del sentiero possiamo ammirare una crittogama assai rara e per questo protetta: la Felce florida (Osmunda regalis).

Il Sentiero Europa scende ora sul margine destro del Torrente Valmolina, offrendo degli scorci sul bellissimo villaggio di Brinzio (510 m). All’ingresso nord del paese, facciamo una tappa d’obbligo all’osteria “Ür Grûpp” per un aperitivo. Ci ritorneremo più tardi per un “pranzetto” a base di polenta con funghi, cinghiale alla romana e un delizioso formaggino caprino ben maturo, in dosi per boscaioli…

Intanto, nel centro del paese, fervono i preparativi per la castagnata. È una simpatica sagra paesana, dove è possibile sentire il bel dialetto dei brinziesi, assaporare i prodotti nostrani e godersi una passeggiatina ai bordi del Laghetto di Brinzio. In inverno, in questa località è possibile persino praticare lo sci di fondo. A dispetto della quota relativamente bassa (ca. 510 m) le nevicate qui sono quasi sempre abbondanti.

 

Tempo di salita: 1 h 45 min

Tempo totale: 3 h 40 min

Tempi parziali;

Posteggio Cimitero di Ganna (456 m) Ponte Rio Pralugano: 25 min

Ponte Rio Pralugano Incrocio Sentiero no. 16 per Monte Martica (660 m): 35 min

Incrocio Sentiero no. 16 per Monte Martica (660 m) – Cascina Valicci (640 m): 15 min

Cascina Valicci (640 m) – Brinzio (510 m): 30 min

Dislivello in salita: 391 m

Sviluppo complessivo: 9,3 km

Difficoltà: T1

Copertura della rete cellulare: buona
Partecipanti: Lore e siso


Tourengänger: siso
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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gbal hat gesagt: Ma,ma,ma....
Gesendet am 19. Oktober 2011 um 18:32
...ma questa è la mia zona "sottocasa" dove vado a fare tante incursioni "brevi" e d'inverno, appunto a ciaspolare o a sciare. Malgrado questo, sono stupefatto! Tu, buon Ticinese, arrivi e mi insegni, come a casa tua, tante cose che non sapevo con il tuo solito stile espositivo così piacevole.
Bravo Siso, vieni pure quando vuoi da queste parti, ci guadagnamo tutti.
Giulio

siso hat gesagt: RE:Ma,ma,ma....
Gesendet am 20. Oktober 2011 um 20:46
Grazie Giulio,
sei fortunato ad abitare alle porte di un parco, con così tante emergenze naturalistiche e con la possibilità di sciare senza dover fare lunghe trasferte.
A presto!
siso


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