Monte Martica in versione cinghiale...
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Anche se gli obiettivi di giornata erano ben altri, il tempo incerto mi ha consigliato di restare in valle per rifare qualcosa di già visto e rivisto... Ma... Gruf, gruf... il cinghiale che è in me si è ribellato e ha deciso di avventurarsi seguendo tracce di suoi simili sulle selvagge propaggini valgannesi del Monte Martica... E mi è toccato seguirlo, non c'è stato verso.
Così, partito dal solito zerbino di casa mi incammino pensieroso sul da farsi verso la Badia di Ganna e il solito preziosissimo sentiero del Giubileo, utile per tutte le cause... Il Poncione si nasconde tra le nebbie, fa ancora un bel freddino per essere Aprile... gruf, gruf... grufoliamo un po' su quel bel prato già ben arato dai miei colleghi. Dove vado? A sinistra o a destra di questo bel canale? Facciamo a sinistra, e seguiamo le tracce degli amici che mi hanno già aperto la strada. Però rimane basso, meglio salire. Gruf, gruf... Salire dove? Gruf gruf, proviamo su questo pendio ripidissimo e scivoloso. No, non mi piace, troppo infrascato. Torno sui miei passi, ed ecco un'altra traccia che sembra buona... Due tornantini e... gruf, gruf, eccomi a picco sul canale. Belle roccette e bell'accenno di crestina... gruf, gruf... peccato che stanotte ha piovigginato ed è scivolosa come una saponetta, proviamo ad aggirare. Salgo ancora un po' e... vicolo cieco. Gruf, gruf... ho capito, non resta che aggrapparmi fiduciosamente alle gialle erbe marticose e arrampicarmi alla meglio. Cavolo... gruf, gruf, l'erba sembra più salda della roccia (che prima mi era rimasta subito in mano), vado su che è una meraviglia e raggiungo finalmente i sovrastanti pendii erbosi.
Ora è tutto più facile, gruf, gruf... Risalgo il pendio, qualche facile roccetta ancora, un paio di traversi di quelli che non ti aspetti sopra casa (adoro la Martica proprio per questo!) ed eccomi in un punto che so di aver già fatto in passato, raccordandomi a questi pendii dal sentiero n.15.
Ora il cinghiale che è in me si acquieta perchè questi posti, seppur saltuariamente, li bazzica già ed è più tranquillo. Incontro un vecchio sentiero in disuso, che sale ripido verso la cresta sud-orientale del Monte Martica sbucando ai margini del selvaggio canalone, la cui vista da qui è davvero selvaggia e impressionante. Ma la cresta è ormai vicina: proseguo, sapendo di trovarmi davanti a un passaggio antipatico, anche se non difficoltoso. Attraverso dunque una "gana" di pietrisco instabile e scivolosissimo, mantenendomi in quota e sfruttando al meglio le piante, che mantengono il terreno più stabile. Sbuco così alla bella radura del Pass dul Diavùl: il nome non è segnato su alcuna carta, ma per molti gannesi - specie alcuni esperti cacciatori - si chiama così, dunque mi adeguo. In breve sono alla panoramica anticima, ma se sono qui è anche perchè devo fare l'immancabile "tour dei porfidi". Sempre uno spettacolo della natura, senza retorica, ed uno degli angoli più belli del varesotto.
Ma la cima mi chiama... arrivo. Salgo... Gruf, gruf... Cosa c'è ancora??? Facciamo la cresta? Ma è piena di rovi, fa schifo, e quei cavolo di ripetitori... Gruf, gruf... Va bene, facciamo la cresta, poi però a nanna! Pochi minuti di attraversata della placida e larga cresta ed eccomi al bel punto panoramico posto su un isolato porfido che può ospitare si e no cinque persone (sono gradite le prenotazioni, visto che il libro di vetta è bello pieno di visite, anche straniere). Mi soffermo a lungo e, anche se fa freddino, consumo il mio pasto frugale davanti al solito bello scenario, anche se oggi è proprio nuvolo e l'occhio non va oltre il gruppo Monte San Giorgio-Pravello-Orsa... Qui decido il da farsi: Chiusarella? Valvassera? ... Gruf, gruf... Basta, ma non ti avevo detto di... Come dici? Buon idea. Al Pre Gambarit si arriva per un bel sentiero, ma all'inizio devi pensarci tu. Ok, ti seguo. Gruf, gruf... No, dove vai? Il sentiero è di là, vai a cuccia! Gruf, gruf... Ma no, dai, un altro ripetitore... dove mi stai portando? Caspiterina!!! Sono proprio sopra la cava di Brinzio, e non è che la cosa mi piaccia troppo... Però, gruf, gruf... il Chiusarella da qui non l'avevo mai visto, mentre dal Chiusarella ho mille volte stramaledetto questa cava. Strana la vita, eh? Dai grufolo, via da questo posto, che con tutte le maledizioni che gli ho tirato prima o poi frana tutto, e scendiamo al Prè Gambaritt che è appena qui sotto. Bel posticino davvero. Torniamo a Ganna, bisogna risalire alla forcella per il torrente 14, cioè sentiero 14 intendevo dire. Gruf, gruf... Hai ragione, il sentiero è impraticabile come sempre, ti seguo. Giù per il 16 adesso, verso il passo dei Valicci... Gruf gruf... come dici? NOOO, non ci credo, neanch'io son mai sceso a Bedero da qui. Anche questo è un po' da cinghiali però, fa proprio per te. Ok, eccoci a Bedero...
Gruf gruf! Alla prossima, "grufolo".
Così, partito dal solito zerbino di casa mi incammino pensieroso sul da farsi verso la Badia di Ganna e il solito preziosissimo sentiero del Giubileo, utile per tutte le cause... Il Poncione si nasconde tra le nebbie, fa ancora un bel freddino per essere Aprile... gruf, gruf... grufoliamo un po' su quel bel prato già ben arato dai miei colleghi. Dove vado? A sinistra o a destra di questo bel canale? Facciamo a sinistra, e seguiamo le tracce degli amici che mi hanno già aperto la strada. Però rimane basso, meglio salire. Gruf, gruf... Salire dove? Gruf gruf, proviamo su questo pendio ripidissimo e scivoloso. No, non mi piace, troppo infrascato. Torno sui miei passi, ed ecco un'altra traccia che sembra buona... Due tornantini e... gruf, gruf, eccomi a picco sul canale. Belle roccette e bell'accenno di crestina... gruf, gruf... peccato che stanotte ha piovigginato ed è scivolosa come una saponetta, proviamo ad aggirare. Salgo ancora un po' e... vicolo cieco. Gruf, gruf... ho capito, non resta che aggrapparmi fiduciosamente alle gialle erbe marticose e arrampicarmi alla meglio. Cavolo... gruf, gruf, l'erba sembra più salda della roccia (che prima mi era rimasta subito in mano), vado su che è una meraviglia e raggiungo finalmente i sovrastanti pendii erbosi.
Ora è tutto più facile, gruf, gruf... Risalgo il pendio, qualche facile roccetta ancora, un paio di traversi di quelli che non ti aspetti sopra casa (adoro la Martica proprio per questo!) ed eccomi in un punto che so di aver già fatto in passato, raccordandomi a questi pendii dal sentiero n.15.
Ora il cinghiale che è in me si acquieta perchè questi posti, seppur saltuariamente, li bazzica già ed è più tranquillo. Incontro un vecchio sentiero in disuso, che sale ripido verso la cresta sud-orientale del Monte Martica sbucando ai margini del selvaggio canalone, la cui vista da qui è davvero selvaggia e impressionante. Ma la cresta è ormai vicina: proseguo, sapendo di trovarmi davanti a un passaggio antipatico, anche se non difficoltoso. Attraverso dunque una "gana" di pietrisco instabile e scivolosissimo, mantenendomi in quota e sfruttando al meglio le piante, che mantengono il terreno più stabile. Sbuco così alla bella radura del Pass dul Diavùl: il nome non è segnato su alcuna carta, ma per molti gannesi - specie alcuni esperti cacciatori - si chiama così, dunque mi adeguo. In breve sono alla panoramica anticima, ma se sono qui è anche perchè devo fare l'immancabile "tour dei porfidi". Sempre uno spettacolo della natura, senza retorica, ed uno degli angoli più belli del varesotto.
Ma la cima mi chiama... arrivo. Salgo... Gruf, gruf... Cosa c'è ancora??? Facciamo la cresta? Ma è piena di rovi, fa schifo, e quei cavolo di ripetitori... Gruf, gruf... Va bene, facciamo la cresta, poi però a nanna! Pochi minuti di attraversata della placida e larga cresta ed eccomi al bel punto panoramico posto su un isolato porfido che può ospitare si e no cinque persone (sono gradite le prenotazioni, visto che il libro di vetta è bello pieno di visite, anche straniere). Mi soffermo a lungo e, anche se fa freddino, consumo il mio pasto frugale davanti al solito bello scenario, anche se oggi è proprio nuvolo e l'occhio non va oltre il gruppo Monte San Giorgio-Pravello-Orsa... Qui decido il da farsi: Chiusarella? Valvassera? ... Gruf, gruf... Basta, ma non ti avevo detto di... Come dici? Buon idea. Al Pre Gambarit si arriva per un bel sentiero, ma all'inizio devi pensarci tu. Ok, ti seguo. Gruf, gruf... No, dove vai? Il sentiero è di là, vai a cuccia! Gruf, gruf... Ma no, dai, un altro ripetitore... dove mi stai portando? Caspiterina!!! Sono proprio sopra la cava di Brinzio, e non è che la cosa mi piaccia troppo... Però, gruf, gruf... il Chiusarella da qui non l'avevo mai visto, mentre dal Chiusarella ho mille volte stramaledetto questa cava. Strana la vita, eh? Dai grufolo, via da questo posto, che con tutte le maledizioni che gli ho tirato prima o poi frana tutto, e scendiamo al Prè Gambaritt che è appena qui sotto. Bel posticino davvero. Torniamo a Ganna, bisogna risalire alla forcella per il torrente 14, cioè sentiero 14 intendevo dire. Gruf, gruf... Hai ragione, il sentiero è impraticabile come sempre, ti seguo. Giù per il 16 adesso, verso il passo dei Valicci... Gruf gruf... come dici? NOOO, non ci credo, neanch'io son mai sceso a Bedero da qui. Anche questo è un po' da cinghiali però, fa proprio per te. Ok, eccoci a Bedero...
Gruf gruf! Alla prossima, "grufolo".
Tourengänger:
Poncione

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