6 Hikriani dal paradiso... all'inferno: Piz Surgonda (3196 m)
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Vista da Gabri
Innanzitutto grazie ai mie amici hikr che mi hanno dato il gradito privilegio di pubblicare questa bellissima escursione al Piz Surgonda.
Oggi è stata una giornata fantastica e indimenticabile:la mia prima volta in Engadina e subito al top festeggiando con i miei amici HiKriani il mio prima 3000 in invernale!!
Ancora un sincero grazie, perchè la loro esperienza,il loro aiuto e la loro allegra compagnia hanno reso per me possibile questa bellissima esperienza!
Presto, verso le 8:00 siamo al Julierpass in località La Veduta. Oggi è previsto una splendida giornata di sole con molto caldo e il bollettino valanghe segnala un deciso aumento del pericolo nelle ore più calde.
Con già un bel sole saliamo in direzione Nord i ripidi pendii per accedere alla valletta situata tra il Piz Valletta e il Corn Alv. Dalla vellatta proseguiamo in falsopiano puntando sempre verso Nord alla Fuorcla Alva (2805m).Dal valico puntiamo e saliamo decimanente a Ovest verso la cresta del Piz Surgonda ora ben visibile.Alla base della cresta con bel traverso ( da fare con neve ben assestata e con la dovuta attenzione!) raggiungiamo il colletto tra l'anticima e cima. Poi con un ultimo breve percorso in cresta la vetta Est del Piz Surgonda (3196m).
In vetta,con Beppe,Alberto,Massimo,Ivan,Cristina, è veramente un Paradiso! Oggi con una giornata tersa,senza vento ,la vista è spettacolare,mozzafiato, a 360° su tutte le più belle montagne dell'Engadina. Piz d'Agnel, Piz Picuogl,Piz Bever, Piz Suvretta,Piz Guglia,Piz Bernina,Piz Roseg,Monte Disgrazia,Pizzo Badile,..., tutti belli in vista, un vero spettacolo!
Bravi a tutti, senza dimenticare Suni, anche oggi in splendida forma e unica cagnolina in vetta!
Dopo una bella sosta in vetta,scattate le foto di rito, calziamo i ramponi per maggior sicurezza, e scendiamo alla base del Piz Surgonda e a quota 3000 facciamo in perfetta allegria la meritata sosta pranzo immersi in uno splendido scenario e baciati dal sole.
Purtroppo il tempo passa veloce e verso la 13:30 decidiamo di iniziare la discesa da questo Paradiso e la musica cambia! Il sole "agostano" di oggi ha picchiato duro e la neve è diventata molle, molle! Si scende a fatica, si sprofonda , le ciapole si incastrano nella neve bagnata e non vogliono più riemergere! Un vero Inferno!
Siamo costretti a procedere più lentamente, facendo tanta fatica, forse più di quella fatta in salita. Ma siamo uniti,ci aspettiamo e ci aiutamo a vicenda e
arriviamo sani e salvi al parcheggio ,stanchi ma super soddisfatti!
Sicuramente per me la più bella escursione fatta, un 3000 da favola conquistato con le ciaspole che tutti noi vogliamo,in punta di piedi, dedicare al nostro amico Floriano!!
Ciao a tutti e alla prossima escursione ,che se la primavera continua con questo sole sarà probabilmente senza ciaspole!
Altre foto anche nel mio sito:http://www.inmontagnacongabriesuni.it/escursione2011_12_PizSurgonda_grigioni_oberengadin.aspx
Vista da Ivan
Mai titolo di un'escursione è risultato più azzeccato. Come descritto da Gabri, il meteo ed il panorama sono stati eccezionali, per quanto mi riguarda il top della stagione invernale. Ma dopo questa sorta di Eden, un pò di penitenza era forse anche giusta. E così da 2700 m. in giù è stato un piccolo calvario che mi ha visto grande protagonista. A parte gli sfondamenti ad ogni passo, comuni a tutti, ho vinto la medaglia per i capitomboli in tutti gli stili e per la nuova disciplina dello "sfondamento integrale", con gli amici che mi hanno dovuto soccorrere per ben 3 volte scavando per permettermi di estrarre dal buco la ciaspola, che non voleva saperne di muoversi. Operazione tutt'altro che banale, e che ogni volta ha richiesto quasi dieci minuti.
Comunque, visto che tutto è finito senza problemi, resta una giornata memorabile, con la montagna che ancora una volta mi ha insegnato qualcosa : in primavera, con temperatura di 25°C alle nostre quote, pensarci molto bene prima di andare nella neve.
COMMENTO DI BEPPE:
La stupenda Engadina anche oggi ci ha regalato una giornata fantastica al Piz Surgonda , sono d'accordo con ivan che oggi è stato il top di questa stagione invernale.
grazie a tutti per stupenda giornata .
VISTA DA MAX
FANTASTICO………………… ma c’è un però.
Lo scenario a cui abbiamo assistito oggi è di rara bellezza con vista dalla vetta a 360° su tutto l’arco alpino elvetico ma il conto pagato a madre natura è di quelli salati, infatti durante la nostra discesa abbiamo impiegato 2 ore e mezza per perdere gli ultimi 500m. di quota…. UN VERO E PROPRIO CALVARIO con continui sprofondamenti nella neve vicini al metro; a tal proposito oggi i complimenti al gruppo vanno fatti non tanto per la salita ma per la discesa e per aver portato a casa tutte gli ossicini dei nostri corpi ancora integri, inoltre vincente è stata la compattezza dimostrata dandoci cambi regolari e aiutandoci a vicenda nei momenti di difficoltà per uscire dalle buche. Tutto ciò nonostante la scelta della nostra cima fosse ricaduta sul Piz Surgonda un 3200m. con partenza da La Veduta 2200m., appena sotto lo Julierpass, il ritrovo all’alba 5.45 al Bione a Lecco e inizio della marcia per le 8.00.
L’unico punto critico di tutto il percorso è il traverso che parte appena sotto l’anticima posta a quota 3160,giunti sul posto c’è da valutare le condizioni della neve e decidere se fare il traverso o risalire l’anticima dal versante sud-est e proseguire la marcia sulla cresta; il sottoscritto per sentirsi più sicuro si è ramponato prima del traverso e al ritorno è stato copiato da quasi tutti i componenti del gruppo. Pausa pranzo su un terrazzo panoramico con temperature estive, poi il ritorno che era previsto dalla Val D’Agnel ma vista l’assenza di una traccia evidente e le condizioni ambientali anomale per la stagione si è ripiegato sul percorso d’andata, peccato perché ci tenevamo a rendere omaggio sul luogo dove è scomparso il compianto Rino e dove avremmo trovato altri amici hikriani che hanno partecipato alla commemorazione ad un anno dalla sua scomparsa. Poi la parte finale della discesa già descritta.
Comunque una giornata meravigliosa con una meteo eccezionale ( un po troppo caldo) allietata da una compagnia molto piacevole trascorsa in ambienti unici; sicuramente una meta da ripetere con gli amici assenti.
Il WT5 è dato esclusivamente dalle condizioni trovate durante la discesa altrimenti sarebbe un WT3; tempo di salita 3 ore , tempo di discesa 3ore 30'................ INCREDIBILE.
Care ciaspole se ne riparlerà all’inverno 2011-2012.
COMMENTO DI CRIS
... grazie ai miei 5 uomini e alla mia splendida amica a 4 zampe per avermi regalato momenti di assoluta bellezza...
vista da Alberto: Parte tecnica: si parte Da la Veduta m.2233,(località che si raggiunge dopo aver valicato il passo Julier se si proviene da Silvaplana) dove vi è il ristorante e i bagni accessibili liberamente. Attenzione,è molto probabile che i gestori del ristorante,se vedono targhe italiane vi avvisino di non parcheggiare nel parcheggio grande perchè è di loro proprietà,ma consigliano di parcheggiare a destra dell'autorimessa: discriminazione?! Dato che molti sci alpinisti svizzeri vi avevano parcheggiato ma non gli hanno detto nulla...forse dopo l'escursione avrebbero pranzato nel ristorante? Ho dei dubbi,comunque accettiamo senza polemizzare. Un proverbio dice: paese che vai gente che trovi...come pure la cortesia...! Si sale dietro la rimessa,la direzione da prendere è verso il panettone che sembra inaccessibile,ma con vari zig zag,si superano i circa 200 metri di dislivello e alla quota di 2400 metri circa,il percorso diventa una sorta di lunga camminata. Da qui vediamo il Corn Alv che è alla nostra sinistra,come la val d'Agnel (molto più dura la sua salita iniziale e più a rischio valanghe) e si prosegue in direzione della Fuorcla Alva,ma prima di arrivarci,si prende a salire a sinistra,puntando verso la quota 2912. Da qui,senza salire al' ante cima di quota 3160,si prende il traverso (da percorrere con cautela,comunque in caso di non fattibilità,affrontare l' ante cima) che conduce al crinale che divide l' ante cima dalla vetta e dal quale con un ultimo strappo si sale alla vetta del Piz Surgonda: si raccomanda di risalire il pendio,stando il più possibile a sinistra e non a destra dove la neve appoggia su ripide rocce con probabile distacco!!! Il racconto: Partiamo alle 8.00 poi Tilde ha timore del panettone che bisogna sormontare e non si fida,quindi rinuncia anche Giuseppe e fortuna vuole erano indipendenti con l'auto,in modo tale da non dover aspettare nessuno e tanto meno,nessun altro doveva rinunciare. Riprendiamo il cammino e poco dopo ci ritroviamo al sole,anche se di tanto in tanto vi era qualche colpetto di aria (che allietava il cammino,vista la calura che già alla mattina presto ci tormentava). Qualche sosta,foto e piano piano raggiungiamo il traverso,dove con cautela si perviene all'ultima crestina che adduce alla vetta che alle 11,10 ospita quasi tutto il gruppo: estasiati dallo spettacolare panorama,ci sbizzarriamo in fotografie a raffica: neppure una nuvoletta fino all'estremo orizzonte. Vista la leggera brezza che recava frescura a Cristina,si decide di scendere un poco,a quota 2990 dove facciamo una bella sosta: purtroppo ho omesso di mettere l'ombrello nello zaino,mi sarebbe stato utile,visto che ho preso una bella mazzata di solleone sulla capoccia...Durante la lunga pausa le risate non mancavano,come sempre un gran bel piacere,anche se qualche pensiero mi portava a cose più serie...Giunge l'ora di far ritorno e cominciano gli sfondamenti e guarda caso,il gruppo rimane compatto,dopo tutto correre non era saggio e un aiuto da parte degli amici era necessario e doveroso a coloro che si “incassavano”dentro la neve pesante,che costringeva a scavare in profondità per recuperare parte dei nostri arti. Poi,una valanga in diretta sul versante della val d'Agnel ci fa rimanere un poco perplessi,anche se quel versante aveva già abbondantemente scaricato: meglio questo versante,ma in quel preciso momento...un po meno...Tutti noi mostravamo segni di notevole stanchezza,chi più chi meno,ma giunti all'asfalto eravamo felici e qualcuno...metterà le ciaspole in soffitta...in soffittà?! Ma è presto he he he! Ciao amici e...alla prossima (anche con neve va bene)!
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