"15 Hiker alla conquista del.."Chilchalphorn (3040)
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Anche quest'anno ritorno su qs. bellissima vetta, molto probabilmente è stata la prima violazione con ciaspole avvenuta nel marzo de 2010. http://www.hikr.org/tour/post21556.html.
Il successo di qs. scelta è composto da un crociuolo di componenti:la bellezza, il luogo,una vista a 360°, il prestigio di qs. 3040 ma, sopratutto il fascino di un tremila in pieno iverno.
Mi spiace tantissimo che qualcuno del gruppo si sia fermato qualche centinaio di metri prima della vetta, di qs. chiedo umilmente scusa, forse ho trascurato qualche importante particolare e sarei grato ad un suggerimento, d'altronde, sono gli errori che perfezionano la vita!!!
Ps: oggi ho rinunciato alla mia amata reflex ,avevo con me una compact digitale. A casa l'amara sorpresa: mi ha beffato, pertanto le mie foto sono di repertorio(marzo 2010).
Vista da heliS
L'anarchia regna sovrana.
E probabilmente è stato questo a rendere la giornata cosi piacevole, serena, simpatica … nessuno costretto a seguire il passo di un altro, nessuno costretto a salire se non se la sentiva, nessuno costretto a fare quello che non si sentiva di fare.
All'inizio mi è spiaciuto che il gruppo si fosse cosi sgranato, ma poi, visto che sono riuscita a scambiare 4 chiacchiere con tutti, visto che in 13 abbiamo raggiunto la cima, visto che la tragedia più grossa è stata la perdita di una parte di torta in cima (scivolata giù da un dirupo da cui è stato proprio impossibile recuperarla … per fortuna tutti hanno avuto la loro fetta prima del disastro!) sono proprio soddisfatta.
Visto che ognuno, almeno cosi si spera, metterà qui il proprio commento, la mia “solita” relazione la metterò solo sul mio blog.
Alla prossima!
Quota partenza: m 1.650
Quota arrivo: m 3.040
Dislivello secondo Gipsy: m 1.420 circa
Tempo totale, comprese le soste: 8 h 30 m
Km percorsi: 10 circa
Non credere, piccolo uomo, di essere chi sa chi, perché prima che tu nascessi io già c'ero e quando tu non esisterai più io ancora ci sarò (La Montagna)
Commento di Beppe
Anche per me ritorno dopo un anno sul CHILCHALPHORN sempre un escursione fantastica ,tempo molto bello e l'assenza di vento in vetta ha permesso di fermarci a gustarci dei panorami stupendi.
Un bravo a francesco per l'ottima scelta e un grazie a tutti per la bella giornata trascorsa in ottima compagnia .
vista da grandemago
La partenza è stata come una fucilata a pallettoni.
Spalmati sul pendio, ognuno tracciava la sua via!
Altro che fila indiana.......fila italiana.....tipicamente a cuneo, ma stavolta rovesciato: il ventaglio sopra e l’apice sotto, dove stavo io!
Nonostante non soffra più di “ansia da prestazione” ho stupidamente forzato l’andatura (sei assolto Francesco).......un’andatura che per gli altri era normale “passeggio”.
Ovvio che la benzina sarebbe finita presto per me, infatti uscito da un ripido canale, i miei garretti (e tutto il resto) ne avevano abbastanza, perciò mi sono fermato. Non avevo nessuna intenzione di arrivare “storto” in cima!
Unico rammarico è che lassù si è banchettato vergognosamente.....e io non c’ero!
Mi è dispiaciuto anche per Enrico, che probabilmente vedendomi steso al sole è stato influenzato nella scelta di non salire in cima e farmi compagnia, cosa che tra l’altro mi ha fatto molto piacere.
Grazie Massimo e Francesco per averci coinvolto in questa piacevolissima giornata, per merito vostro molti di noi non saranno più soltanto degli “Avatar”.
Sicuramente io e Lella torneremo a ripetere l’esperienza.....con o senza cima!
Vista da Luca_P
E' stata una gran bella giornata in ottima compagnia!
Un grazie di cuore a tutti quanti i partecipanti ed in particolare a Francesco e Massimo organizzatori di questa uscita.
Un doveroso grazie finale alla Montagna che come sempre riesce a farci gioire ed unisce...
Un grosso ciao a tutti da
Luca Commento di Enrico:::: anche per me e Billie è stata una magnifica giornata insieme ad altre 14 persone amanti della montagna. Ho così conosciuto di persona anche altri "hikriani" ed è stato molto gratificante. Purtroppo non sono riuscito ad arrivare in vetta e così mi sono perso il lauto banchetto: a 3000 metri salame,formaggio, vino e.....amicizia acquistano un sapore particolare. In compenso ho passato alcuni momenti piacevoli con Grandemago in pieno sole e con tempo stupendo e di questo lo ringrazio vivamente. Perdonatemi la battuta: certo che se Grandemago non mi avesse chiamato quasi come una sirena con i naviganti forse io avrei proseguito ancora............(però ero un poco stanco per via della partenza troppo veloce e ripida e sì che c'era una comoda stradina che forse arrivava all'alpeggio).Ringrazio tutti per la bella giornata passata insieme in quel paradiso che si chiama MONTAGNA! E' una zona che spero di riuscire ad esplorare in estate.Arrivederci a tutti alla prossima. Enrico
VISTA DA MAX:
E’ un vero piacere trascorrere queste belle giornate quando la natura ci offre questi meravigliosi scenari e dobbiamo ritenerci molto fortunati per avere la possibilità di conoscere nuove persone tutte accomunate dalla stessa sfrenata passione per la montagna e con l’unico scopo di arrivare lassù indipendentemente da velocità di crociera, traiettorie scelte, tempistiche di salita etc. etc….
Chiedo scusa se non ho avuto la possibilità di poter scambiare quattro chiacchiere con tutti i componenti dell’armata brancaleone……….., ma eravamo cosi in tanti; vorrà dire che ci saranno altre occasioni.
Un ringraziamento di cuore a tutti quanti hanno contribuito all’ottima riuscita della giornata e soprattutto un ringraziamento a sua maestà…………LA MONTAGNA che è fautrice di tutto questo ambarandan.
Vista da Ewuska
Per la seconda volta conquisto questa bella cima, sempre con grande emozione e sempre in compagnia delle persone squisite...
L'uomo è un animale sociale ...grazie per avermi accolto nel vostro "branco"!
Da WIKIPEDIA: " Un branco è un gruppo di animali che si riuniscono spontaneamente e operano in modo omogeneo (per esempio si spostano in gruppo).
VISTA DA IVAN :
E' stata una bella escusione, per dirla con Ewa, più di branco un pò disordinato che di gruppo, ma era inevitabile essendo così in tanti. Ognuno ha il suo passo, le soste per motivi vari ( fisiologici, bere, mangiare, vestirsi, svestirsi, mettere le ciaspole, togliere le ciaspole, mettere i ramponi, togliere i ramponi ) si sprecano, e così ognuno è salito secondo il proprio ritmo e le proprie esigenze, o al massimo in coppia con un socio. Un grazie a tutti i partecipanti, ma in particolare a Max e Franz che hanno organizzato e a tutti coloro che si sono sobbarcati un peso extra nello zaino per portare in vetta alimenti vari per il momento di condivisione. Un altro ringraziamento a Beppe, che è riuscito a stroncare Claudio, che infatti in vetta era più quieto del solito e non dava i distacchi come di consueto. L'allegra brigata è stata premiata da una giornata eccellente con grande panorama in vetta e dalla soddisfazione di arrivare oltre quota 3000, cosa tutt'altro che banale in inverno specie per noi poveri ciaspolatori . Alla prossima.
Vista dal neofita Hickriano Amedeo:
Finalmente sono riuscito ad andare in montagna con gli Hickriani a fare una bella cima. Chiariti (anche se erano già chiari) qualche precedente "osservazione politica" (ahahaha) con Grandemago. Gruppo eterogeneo, simpatico, italiano (ancora degni di tale nome) con pregi e difetti degli "alpinisti" dello stivale, grazie dell'accoglienza entusiasta!! Bella la salita, non difficile ma nemmeno banale, in cima è stata sperimentata la prima slavina di ......torta!! Alla prossima......con grande piacere!!
Precisazione di Amedeo:
Non ho ancora pubblicato niente su Hikr, per cui anche sulle mie osservazioni lascio carta bianca a Francesco. Qualcuno però spieghi che il Chilchalporn non è la versione porno di "Kika - un corpo in prestito" del famoso regista Pedro Almodovar!!
Vista da Alberto: Fortuna vuole che cambiando il turno,posso aggregarmi per affrontare questa escursione,così,dopo esserci in parte ritrovati al Breggia,partiamo per Henterrhein,la località di partenza e di ritrovo per i restanti amici. Aggiungo che nonostante la possibilità di ritardare da parte di coloro che percorrevano l'autostrada per Como,causa un incidente,siamo giunti in orario (fortuna vuole). Bene,faccio conoscenza con gli amici (in carne e ossa),prima d'ora conosciuti solo virtualmente: Lella,Aldo (Grande mago),Alberto e Amedeo (che mi ha riconosciuto per l'incontro alla Foisc). Mi rampono (conosco bene a cosa vado incontro) anche se a qualcuno parrà una cosa strana,ma...tengo molto ad avere le ossa intatte. Alle 8,20 si parte compatti,qualcuno con lo zaino abbastanza carico,altri,pareva che non l'avessero nemmeno...Vedo in lontananza alcuni sci alpinisti che tagliano diritti con la massima pendenza,il tratto di circa 300 metri,per portarsi a quota 1940 da dove ci si può ciaspolare ed eventualmente togliersi qualche indumento,perché da quel punto,il sole comincia a farsi sentire. Così decido di fare quel percorso e arranco,qualcuno mi segue,mentre Enrico percorre parte della stradetta,ma poi...o rif o raf,il pezzo più erto bisogna affrontarlo,non si può evitarlo. Riusciamo addirittura a raggiungere e a superare il gruppetto di sci alpinisti e arrivato a quota 1940,tolgo i ramponi e attendo tutti: la scelta di proseguire come ogni uno di noi crede,è personale,come ritiene più comodo. Nel frattempo,Enrico dice che se arriva per l'una è già un buon tempo (ha detto una cosa giustissima,anzi,forse è stato ancora fin troppo ristretto): a Beppe pare sia una esagerazione,quindi intervengo e spiego (non dovrei,visto che l'esperienza c'è,ma,forse a causa della memoria che da segni di cedimento...) che questa escursione,da 1420 di dislivello,senza neve è da considerare come tempistica,da almeno (a essere proprio ristretti) 4 ore/4,30,poi se ci aggiungiamo la neve (e sempre in base alla sua tipologia) i tempi possono aumentare. Inoltre,la tempistica CAI parla chiaro (300/400 metri all'ora senza neve) poi,se uno lo stesso tragitto,riesce a farlo anche in 2 ore,buon per lui,ma nel modo più assoluto non deve permettersi di dare indicazioni al di sotto dei tempi medi. Se poi si vuole rendere ben chiaro il tutto,per riassumere,sempre in modo ristretto: 500 m. di dislivello= ore 1,30 – 1000 m.= 3 ore e i conti son presto fatti. Ma,se una valle è lunga da percorrere,cambia tutto. Era mio dovere precisare in minima parte ciò che ogni escursionista dovrebbe ben memorizzare per evitare sparate eccessive: va bene rincuorare e tirare su il morale,ma non esageriamo. Deve arrivare ancora Max che il gruppo si mette in marcia,mentre io e Ivan lo attendiamo: poi eccoci a formare un mini gruppo con annesso la Cristina. Poco prima di giungere a Chilchalp m.2080 avviso gli amici che si potrebbe fare le dorsali,invece delle vallette che in alcuni tratti si inerpicano. Così vediamo il gruppo che è fermo ad attendere noi,gli facci alcuni segnali e proseguiamo per il tragitto che riscontro migliore,sia come pendenza costante,sia dal fatto che offre la visione panoramica sul versante opposto della valle. Siamo abbastanza compatti,a tratti odo il vociare del gruppo più consistente,senza vederlo,ma il vento trasporta le voci e anche ben chiare per chi le riesce ad ascoltare. Poi ci si ricongiunge con parte del gruppo composto da Ewuska,Amedeo,Beppe,Cristina. Qui mi si chiede,invece di aspettare tutti e raffreddarci,proseguire andando piano: io sono d'accordo,ma purtroppo il piano piano di Beppe (e lo prova il fatto che lassù è arrivato prima di Claudio) è dovuto dal passo...forse lento,tranquillo,ma...lungo 1 metro e mezzo e quindi,sempre per via matematica è normale che il distacco di una buona mezz'ora c'è (ed è parecchio) giusto? Ivan,che non ha il passo lungo e non corre,la sua apertura è più ampia della mia e automaticamente io prendo il distacco: in pratica,il passo che può contenere il più possibile vicini tutti i componenti dovrebbe essere LENTO e CORTO (forse ancor di più del mio: che già da fastidio ai molti). I fatti evidenti credo che mi diano ragione però,se ho sbagliato in qualcosa,segnalatelo,mi raccomando,perché pure io commetto errori di valutazione,sbagliare è umano,mentre perseverare nello sbagliare è decisamente più grave. Acconsento e ripartiamo,ma dopo un poco vedo Beppe che a breve ci distacca (rientra oramai nella normalità/anormalità),il gruppetto si sfalda e il bradipo...rimane solo soletto: Max decide di aggregarsi al gruppo di coda. Assorto nei miei pensieri,comincio a riflettere: riuscirò ad arrivare lassù,Enrico,Aldo e Lella vi riusciranno? Insomma,i pensieri vagano un poco ovunque,poi vengo superato da Alberto,Luca P. e da Silvia che arranca a distanza ravvicinata (anche lei decide di stare con i più forti...) e giunti alla quota 2875 io prendo il traverso che porta verso destra in direzione del passo,mentre alcuni decidono di prendere di petto la salita che con pendenza erta conduce quasi in vetta. Il mio passo comincia a ridursi ancora,mi fermo più spesso perché da questa quota la mia testa ne risente,qualche sbandamento,mancanza di equilibrio,quindi devo ridurre ulteriormente i miei ritmi. Poi,voltandomi vedo Francesco e nel frattempo incrocio Luca e Silvia provenienti dal percorso diretto,poco dopo Alberto,che si sono ramponati: attendo Francesco che mi avvisa della rinuncia di Aldo e Enrico,Max non si sa bene che intenzione abbia,forse prosegue...eccolo,lo vediamo. Lascio passare avanti Francesco che magari mi batte un poco la pista,inoltre veniamo raggiunti e superati da alcuni sci alpinisti che risistemano un poco la pista leggermente distrutta...poi...vediamo uno che si è scavato una sorta di rifugio? nella neve ed infine arriviamo alla spalla finale che adduce alla vetta,evitando il traverso che vi passa sotto (devo ammettere che è stato meno rischioso questa volta). Da qui,noto che si può risalire senza mettere i ramponi e giungo in vetta alle 12,55,praticamente sono penultimo (non mi sono smentito,bradipo e tale rimango),l'ultimo ad arrivare lassù è stato Max. Una stretta di mano con tutti,un momento di relax per ciapà fiaa e poi...opss arriva Silvia con la sua torta: buona,leggera e soffice,complimenti! Poi Ewuska,anche lei,sempre gentile mi offre qualcosa,compreso il vino (pure lei,zaino pesante e non è la prima volta: mi ricordo anche nella traversata Tamaro/ Lema) ma al momento non sento il bisogno di mangiare e di bere vino rosso. Mi metto all'opera,estraendo dallo zaino un “dolce peso”,la mitica torta per un peso di kg.2,4 netto per un peso totale compreso la tortiera e il coperchio per proteggerla,di ben oltre i 3 kg. Credo di poter affermare con estrema certezza di essere per ora, il primo a portare un'intera torta (diametro 28 cm.) e più pesante al di sopra dei 3000 metri: almeno in questo nessuno mi ha battuto he he he! Ogni promessa che faccio,per me è un dovere nei confronti degli amici (come ho specificato,facevo la torta,ma non avevo detto che l'avrei portata lassù). Gli amici erano sbalorditi,pure agli sci alpinisti a cui l'avevo offerta e vi assicuro che ne avevo in abbondanza. Max invece ha portato lassù il salame e del formaggio: amico dalla grande generosità,sempre disponibile a questi sforzi piacevoli al palato. Poi dopo la foto di rito,qualcuno scalpita per la discesa: lassù si stava bene,il sole riscaldava e la temperatura era mite,la giacca a vento non serviva,incredibile!!!! Max,giustamente voleva godersela ancora un poco,aveva fatto poche foto ed era giusto che ora si prendesse una piccola soddisfazione: in vetta eravamo solo noi due,pace e silenzio avvolgevano le nostre persone e la soddisfazione di stare lassù,ancora per una mezz'oretta,ci rendeva felici. Ora,bravi coloro che sono arrivati in minor tempo,per primi,per aver fatto un tremila in versione invernale sia per la prima volta che per la seconda volta,ma i veri CAMPIONI sono loro,Aldo e Enrico ai quali “giovani stagionati” vanno i miei più sentiti e sinceri complimenti,perché hanno saputo rinunciare alla cima,questa scelta sofferta gli fa onore,perché per un alpinista o escursionista,il dover rinunciare è una cosa difficile da sopportare,ma secondo me,a maggior ragione li premia di più di coloro che vi sono giunti. Io,come loro ho rinunciato senza alcun problema,più volte e non me ne sono mai pentito: la montagna è sempre là,che ci attende. Mettiamo in pratica e impariamo a rinunciare: sfidare la montagna non è saggio,ma se saremo umili,rispettosi nei suoi confronti,ELLA ci permetterà (salute a parte) di vincerla e violarne la cima. Partiamo alle 14 e scendiamo ramponati per un tratto,poi ci ciaspoliamo,percorrendo tratti nuovi e vecchi di tracciato: scrutiamo l'orizzonte per vedere se gli amici...che ve possino...scomparsi sono! Ma che è? Hanno fretta? Ma noi due,sintonizzati sulla stessa frequenza,ce ne sbattiamo gli zebedei,come del resto lo fanno coloro che stanno più a valle e quindi ce la spassiamo,parlando di ciò che potrebbe accadere e formulando ipotetiche fatti e domande...drinnn,drinnn ma chi è che rompe i @@@@...ooooo,qualcuno si stava preoccupando dei due polentoni? Era Cristina.peso piuma che ha sorpreso sia me che Max per la sorprendente performance nell'arrivare in vetta almeno 45 minuti prima di noi,la quale ha cominciato a domandare cosa fosse successo: rincuorata,ricominciamo a scendere con le dovute soste. Poi raggiungiamo il gruppo ben riposato ed estraggo la torta per offrirla ai tre amici che non l'avevano mangiata: Silvia si vede che è a dieta e la rifiuta,fatto sta che a casa ne è tornata comunque ben poca. Ripartiamo e giunti al punto più ripido,rimango con Enrico che ha difficoltà nel scendere,poi raggiunta la strada la percorriamo,chiaccherando (il fiato in discesa non mi manca) e insieme raggiungiamo le auto,dove gli amici attendevano. Ewuska propone di andare a bere e accetto ben volentieri,peccato che non c'eravamo tutti. Ringrazio tutto il gruppo e mi scuso se non ho potuto scambiare qualche parola in salita: di solito il fiato mi è sufficiente per affrontare il cammino poi,lo sanno tutti: sono quasi sempre solo per almeno 3 quarti di percorso. AMICIZIA: è una grande parola,di notevole valore,chi la ritiene tale la deve rispettare facendone parte,non come opportunità e convenienza (per le proprie tasche),ma con lealtà e rispetto verso l'altra parte,altrimenti non può essere tale. Alla prossima!
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