Chilchalphorn (3040 m) – Skitour
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Oggi affronto una salita impegnativa, non tanto per difficoltà tecniche, ma piuttosto per il forte dislivello, di 1422 m, che con gli sci non ho ancora tentato.
Inizio dell’escursione: ore 8:35
Fine dell’escursione: ore 14:15
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1025 hPa
Temperatura alla partenza: -7°C
Temperatura al rientro: 22°C
Isoterma di 0°C alle 9.00: 1800 m
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 7.19
Tramonto del sole: 17.55
Il Chilchalporn è un’importante cima, che più volte ho fotografato sia dal fondovalle sia da altre vette del Rheinwald e della Mesolcina. Ho la fortuna di salirlo per la prima volta con condizioni meteorologiche ideali.
Parto da Hinterrhein (1620 m) alle 8:35, ancora nell’ombra mattutina, ma dopo solo dieci minuti arrivo sul soleggiato versante a nord del villaggio walser. Come prevedevo, sul ripido pendio fra le cascine, la neve è rigelata e scomposta: non ci sono tracce sfruttabili. La salita è lenta e faticosa; forse avrei fatto meglio a seguire la stradina adibita a pista per le slitte.
Al di sopra dei duemila metri di quota, la qualità della neve migliora e la traccia si fa più evidente. Per lunghi tratti il percorso spiana e dà la possibilità di rifiatare. Non spira un alito di vento, la temperatura aumenta molto in fretta: posso sciare in maglietta. Scorgo alcuni gruppi di escursionisti; uno è diretto al Valserbärg, gli altri puntano al Chilchalphorn.
Osservo con ammirazione il versante NE del Marschollhorn (Piz Moesola) con i pendii ancora intonsi, ricoperti da una leggerissima velatura, un appannamento che non preannuncia comunque brutto tempo.
Lungo un ripido traverso con neve gelata decido di montare i coltelli; mi sono di grande aiuto, tuttavia, sul terrazzo successivo devo fermarmi di nuovo per toglierli. Ne approfitto per sciolinare le pelli, in quanto c’è un principio di formazione di zoccolo. La meta è visibile da lontano: non so se questo sia un vantaggio, in quanto sembra sempre assai distante. Sul Chilchalp Gletscher, a partire dai 2720 m, la pendenza si fa più dolce. La traccia esegue un ampio arco e puntando a sud mi conduce allo Skidepot, poco sopra i 3000 m di quota. Qui incontro un gruppo di alpinisti in discesa. Sono sciescursionisti appartenenti al SAC Baldern (ZH) condotti dalla guida alpina Bruno. La cresta sommitale, simile a quella del Pizzo Lucendro, richiederebbe per maggior sicurezza la piccozza. Non avendola portata, la risalgo solo con l’aiuto dei bastoncini, ma con molta concentrazione.
Dopo 4 h e 25 min dalla partenza posso affermare: Chilchalphorn (3040 m) geschafft!
Chilchalphorn (3040 m)
Che soddisfazione! Per la prima volta ho superato con gli sci un dislivello di 1422 m.
Il libro di vetta, protetto dalla classica gamella militare è posto alla base dell’omino di pietre. Poco più ad ovest si trova una centralina per le misurazioni meteorologiche. Scrivo velocemente i saluti agli amici di Hikr.org, quindi scendo senza indugi allo Skidepot, in un luogo leggermente più tranquillo.
La discesa, molto piacevole fino all’alpe, dura circa un’ora. All’arrivo ad Hinterrhein posso festeggiare la buona riuscita dell’escursione con un brindisi a base di Prosecco, condiviso con gli amici del SAC Baldern e con la loro guida alpina Bruno: Prosit!
Escursione scialpinistica di grande soddisfazione sugli ampi pendii soleggiati di Hinterrhein. Le perfette condizioni meteorologiche mi hanno ampiamente ripagato per lo sforzo che tale dislivello richiede.
Tempo di salita: 4 h 25 min
Tempo totale: 5 h 15 min
Dislivello in salita: 1422 m
Sviluppo complessivo: 12,8 km
Difficoltà: PD
SLF: 2 (moderato)
Coordinate Chilchalphorn: 731'605 / 154'995
Copertura della rete cellulare: buona
Libro di vetta: sì
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