Mont Avíc 3006 m
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Si parte da Covarey e si seguono i segnali per per il Colle Varotta passando da Magazzino. Si prosegue sino a Fiè, poco dopo i ruderi dell'Alpe a quota 2150 circa, si devia su di una traccia secondaria in direzione S. La traccia è sempre evidente sino a quando si entra in una ampia conca da dove bisogna seguire attentamente una serie di ometti che portano a due laghetti a quota 2450 m, si risale un ripido pendio di rocce molto instabili sino a valicare una dorsale rocciosa che "domina" la conca sassosa "chiusa" tra la dorsale e la cresta che proviene dal Colle Varotta, ossia la cresta N del Monte Avìc. Si entra nella conca perdendo una ventina di metri sino a reperire l'evidente traccia che sale in direzione SW verso la sopracitata cresta. Si seguono i numerosi ometti(Anche qualche bollo di vernice gialla) fino quando si raggiunge la cresta N, si comincia a risalirla camminando su grandi pietre e terreno abbastanza stabile, sino al castello sommitale della montagna. Da qui si individuano una serie di corde fisse metalliche che facilitano i passaggi e che fungono soprattutto come segnavia, essendo posizionate nei punti "deboli" della bastionata.(Passaggi di I/II° moderatamente esposti facilitati dalle funi).
Si raggiunge così negli ultimi metri la cresta E che con facili passaggi e logici aggiramenti conduce in vetta al Mont Avic 3006 m. La discesa avviene per la cresta SW seguendo i numerosi ma fondamentali ometti, bisogna superare alcuni passaggi di arrampicata di I/II°(Parzialmente esposti) dove NON sono presenti attrezzature sino a un colletto da dove si scende su terreno abbastanza libero in direzione S fino a una vasta conca glaciale dalla quale si può raggiungere su facile terreno pianeggiante il Col de Raye Chevrère e seguire per il rientro il sentiero segnato, oppure scendere più diretti verso SE e intercettare gli ometti della "scorciatoia", percorso che permette un notevole risparmio di tempo ma con difficoltà maggiori per terreno instabile, esposizione e orientamento( consigliato in salita). Raggiunto così il sentiero proveniente dal Col de Raye Chevrère a circa 2400 m di quota non resta che tornare a Covarey da uno stupendo sentiero ufficiale posto in un ambiente davvero magnetico e unico.
Si raggiunge così negli ultimi metri la cresta E che con facili passaggi e logici aggiramenti conduce in vetta al Mont Avic 3006 m. La discesa avviene per la cresta SW seguendo i numerosi ma fondamentali ometti, bisogna superare alcuni passaggi di arrampicata di I/II°(Parzialmente esposti) dove NON sono presenti attrezzature sino a un colletto da dove si scende su terreno abbastanza libero in direzione S fino a una vasta conca glaciale dalla quale si può raggiungere su facile terreno pianeggiante il Col de Raye Chevrère e seguire per il rientro il sentiero segnato, oppure scendere più diretti verso SE e intercettare gli ometti della "scorciatoia", percorso che permette un notevole risparmio di tempo ma con difficoltà maggiori per terreno instabile, esposizione e orientamento( consigliato in salita). Raggiunto così il sentiero proveniente dal Col de Raye Chevrère a circa 2400 m di quota non resta che tornare a Covarey da uno stupendo sentiero ufficiale posto in un ambiente davvero magnetico e unico.
Tourengänger:
| G |,
froloccone


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