MONT AVIC - MONT IVERTA - POINTE DE MEDZOVE
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Saltato l' ambizioso progetto della ferrata all' Emilius, in giornata, a causa delle previste temperature rigide in quota, Cristina mi propone il Monte Avic con giro annesso come alternativa.
...e sarà una splendida e stupenda alternativa!!! :-)
MONTE AVIC (3006)
Il sentiero che porta alla bastionata rocciosa dell' Avic è veramente molto bello.
Partiti dal grande e gratuito parcheggio posto poco sotto Covarey / Champdepraz, seguendo il sentiero N.6 (bollo giallo) raggiungiamo Veulla, il Magazzino ed infine il grazioso e panoramico piccolo altipiano nei pressi del Lago Gelato.
Da qui seguiamo l' indicazione per il non lontano Col de Raye Chevrère (sentiero N.6a)
Circa a metà tragitto per il citato Colle, deviamo su fuori sentiero in direzione Nord-Est e quindi della già evidente bastionata rocciosa del Monte Avic.
Intercettato il sentiero (ora molto più ripido e faticoso) giungiamo alla base dell' intaglio/canale posto a sinistra (Ovest) della cima.
Dopo una breve pausa, riprendiamo la salita percorrendo la breve e facile cresta Ovest che ci conduce alla panoramicissima vetta del Monte Avic.
Cristina è raggiante e io ancor di più, visto che su questa bella montagna non ci sono mai stato...
Difficoltà: T2 fino all' altipiano nei pressi del lago Gelato
T2 / T3 fino all' intaglio
T4 dall' intaglio alla vetta + uno o due passaggi di II°-
∆ Nel tratto della Cresta Ovest, dall' intaglio alla cima del Monte Avic, sono presenti numerosi ometti in pietra. (Vedi foto N.24)
MONT IVERTA (2939 mt.)
Scesi dalla cima del Monte Avic, risaliamo verso il Col de Raye Chevrère, quindi dal citato colle andiamo a sinistra (Sud) lambendo il lago omonimo fino a giungere in vetta al Mont Iverta.
Ogni tanto la salita dal Col de Raye Chevrère alla vetta del Mont Iverta è affidata alla fantasia, visto che non sempre sono visibili gli ometti o le indicazioni. Comunque nulla di difficile, visto la semplicità della salita stessa...
Difficoltà: T2 / T3-
POINTE DE MEDZOVE (2845 mt.)
Dalla cima del Mont Iverta affrontiamo la ripida discesa in direzione (Sud e poi Sud-Est) del Lac Des Heures.
Giunti al lago risaliamo all' evidente "panettone" che altro non è che il "famoso" Pointe De Medzove...
Difficoltà: T2
DISCESA:
Continuando a scendere in direzione Sud e poi Sud-Est, giungiamo al Bivacco Verthuy e al vicino Gran Lago.
Qui ora seguiamo il sentiero N.102 in direzione del rifugio Barbustel, seguendo il sentiero prima in direzione Nord e poi in direzione Est.
Dopo varie e brevi risalite, lambendo altri stupendi laghetti alpini, giungiamo finalmente al rifugio Barbustel.
Qui faremo una bella pausa dove Cristina divorerà i suoi 4 (quattro!!!) panini...!!! :-)
Terminata la pausa, percorreremo l' ultimo tratto di discesa (mancano ancora 1000 metri di D-) più qualche altra "simpatica" risalita fino a raggiungere Covarey e quindi il parcheggio poco sotto.
Dopo più di 12 ore finalmente arriviamo alla macchina...
GRAZIE MILLE Cristina per la stupenda proposta e... per avermi aspettato innumerevoli volte...
Cari Saluti a Tutti...
Angelo
Cristina
Emilius o Avic?
Entrambe belle cime, entrambi giri lunghi, meno tecnico e più basso l’Avic da ciò il cambio di programma. Scelta per altro felice poiché per buona parte della giornata siamo rimasti ben coperti e a tratti un fastidioso e freddo vento ci ha fatto compagnia.
Consiglio a tutti un giro nel parco del Monte Avic. L’anello per il Lac Gelè, con un buon allenamento è fattibile in giornata altrimenti il rifugio Barbustel offre la possibilità di spezzarlo in due. Quello che abbiamo notato è che probabilmente non è molto frequentato, i bolli sono evidentissimi e numerosi per salire al rifugio Barbustel e proseguire fino al Gran Lago. Oltre…beh se dovesse scendere un po’ di nebbia in alcuni punti la traccia non sarebbe più così visibile.
La compagnia di Angelo ha reso la giornata sì lunga ma molto molto appagante. L’allenamento è diverso e lo sapevamo, detto ciò non è stata di alcuna fatica aspettare anzi…l’unica pecca è che il solo cibo che si era portato erano delle tristissime barrette, per cui la pausa pranzo/merenda, che avremmo potuto fare al Gran Lago, abbiamo dovuto posticiparla al rifugio dove, a fatica, Angelo è riuscito a farsi fare un misero panino.
Un grazie ad Angelo che, non ha mollato mai, nonostante più volte gli avessi proposto di abbreviare il giro rinunciando all’anello. La testa e il suo cuore hanno vinto sulle gambe….
...e sarà una splendida e stupenda alternativa!!! :-)
MONTE AVIC (3006)
Il sentiero che porta alla bastionata rocciosa dell' Avic è veramente molto bello.
Partiti dal grande e gratuito parcheggio posto poco sotto Covarey / Champdepraz, seguendo il sentiero N.6 (bollo giallo) raggiungiamo Veulla, il Magazzino ed infine il grazioso e panoramico piccolo altipiano nei pressi del Lago Gelato.
Da qui seguiamo l' indicazione per il non lontano Col de Raye Chevrère (sentiero N.6a)
Circa a metà tragitto per il citato Colle, deviamo su fuori sentiero in direzione Nord-Est e quindi della già evidente bastionata rocciosa del Monte Avic.
Intercettato il sentiero (ora molto più ripido e faticoso) giungiamo alla base dell' intaglio/canale posto a sinistra (Ovest) della cima.
Dopo una breve pausa, riprendiamo la salita percorrendo la breve e facile cresta Ovest che ci conduce alla panoramicissima vetta del Monte Avic.
Cristina è raggiante e io ancor di più, visto che su questa bella montagna non ci sono mai stato...
Difficoltà: T2 fino all' altipiano nei pressi del lago Gelato
T2 / T3 fino all' intaglio
T4 dall' intaglio alla vetta + uno o due passaggi di II°-
∆ Nel tratto della Cresta Ovest, dall' intaglio alla cima del Monte Avic, sono presenti numerosi ometti in pietra. (Vedi foto N.24)
MONT IVERTA (2939 mt.)
Scesi dalla cima del Monte Avic, risaliamo verso il Col de Raye Chevrère, quindi dal citato colle andiamo a sinistra (Sud) lambendo il lago omonimo fino a giungere in vetta al Mont Iverta.
Ogni tanto la salita dal Col de Raye Chevrère alla vetta del Mont Iverta è affidata alla fantasia, visto che non sempre sono visibili gli ometti o le indicazioni. Comunque nulla di difficile, visto la semplicità della salita stessa...
Difficoltà: T2 / T3-
POINTE DE MEDZOVE (2845 mt.)
Dalla cima del Mont Iverta affrontiamo la ripida discesa in direzione (Sud e poi Sud-Est) del Lac Des Heures.
Giunti al lago risaliamo all' evidente "panettone" che altro non è che il "famoso" Pointe De Medzove...
Difficoltà: T2
DISCESA:
Continuando a scendere in direzione Sud e poi Sud-Est, giungiamo al Bivacco Verthuy e al vicino Gran Lago.
Qui ora seguiamo il sentiero N.102 in direzione del rifugio Barbustel, seguendo il sentiero prima in direzione Nord e poi in direzione Est.
Dopo varie e brevi risalite, lambendo altri stupendi laghetti alpini, giungiamo finalmente al rifugio Barbustel.
Qui faremo una bella pausa dove Cristina divorerà i suoi 4 (quattro!!!) panini...!!! :-)
Terminata la pausa, percorreremo l' ultimo tratto di discesa (mancano ancora 1000 metri di D-) più qualche altra "simpatica" risalita fino a raggiungere Covarey e quindi il parcheggio poco sotto.
Dopo più di 12 ore finalmente arriviamo alla macchina...
GRAZIE MILLE Cristina per la stupenda proposta e... per avermi aspettato innumerevoli volte...
Cari Saluti a Tutti...
Angelo

Emilius o Avic?
Entrambe belle cime, entrambi giri lunghi, meno tecnico e più basso l’Avic da ciò il cambio di programma. Scelta per altro felice poiché per buona parte della giornata siamo rimasti ben coperti e a tratti un fastidioso e freddo vento ci ha fatto compagnia.
Consiglio a tutti un giro nel parco del Monte Avic. L’anello per il Lac Gelè, con un buon allenamento è fattibile in giornata altrimenti il rifugio Barbustel offre la possibilità di spezzarlo in due. Quello che abbiamo notato è che probabilmente non è molto frequentato, i bolli sono evidentissimi e numerosi per salire al rifugio Barbustel e proseguire fino al Gran Lago. Oltre…beh se dovesse scendere un po’ di nebbia in alcuni punti la traccia non sarebbe più così visibile.
La compagnia di Angelo ha reso la giornata sì lunga ma molto molto appagante. L’allenamento è diverso e lo sapevamo, detto ciò non è stata di alcuna fatica aspettare anzi…l’unica pecca è che il solo cibo che si era portato erano delle tristissime barrette, per cui la pausa pranzo/merenda, che avremmo potuto fare al Gran Lago, abbiamo dovuto posticiparla al rifugio dove, a fatica, Angelo è riuscito a farsi fare un misero panino.
Un grazie ad Angelo che, non ha mollato mai, nonostante più volte gli avessi proposto di abbreviare il giro rinunciando all’anello. La testa e il suo cuore hanno vinto sulle gambe….
Tourengänger:
cristina,
Angelo & Ele


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Kommentare (16)