Rimpfischhorn - 4199m
|
||||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
I piani originali erano quelli di andare a fare un giro in zona Monte Rosa, ma a quanto pare fino a metà agosto i rifugi sono pieni il weekend. Così decidiamo di lasciar perdere rifugi e funivie varie, e di pernottare in tenda sotto ad una miriade di stelle.
Arrivati a Taschalp nel pomeriggio tardi di sabato, ci carichiamo le zavorre in spalla e percorriamo per circa un'oretta l'infinita vallata che si apre davanti a noi: se non altro l'indomani mattina ci risparmiamo un po' di sviluppo.
Trovato uno spiazzo erboso pianeggiante, montiamo il nostro campo base e ci gustiamo una squisita cenetta romantica a base dell'insostituibile risotto alla parmigiana.
Con i pancini ancora affamatici rintaniamo nella nostra suite. Nel frattempo il cielo si è coperto e qualche timida goccia inizia ad imperlare i fili d'erba circostanti.
Purtroppo la notte non è delle migliori: un fortissimo temporale si scatena sopra le nostre teste. Il bagliore dei lampi illumina l'interno della tenda e i nostri volti un po' preoccupati.
"Teo, ma questa tendina tiene l'acqua?"
"Una volta ho provato ad innaffiarla con la canna dell'acqua e dentro non si è bagnata..."
Ultime parole famose. La pioggia non vuole cessare e ben presto le pareti interne della tenda si riempiono di tante goccioline che, lentamente, scivolano verso di noi. Fortunatamente i sacchi a pelo sono ottimi, così riusciamo a restare asciutti e al caldo.
Alle 3 la sveglia suona. Quanto avremmo dormito? 2 o 3 ore? Senza pensarci troppo, buttiamo il naso fuori dalla tenda: intorno a noi è buio pesto, ma con sollievo sopra alle nostre teste le stelle brillano alte nel cielo: si parte!
Scortati dalle prime luci dell'alba, raggiungiamo l'inizio del ghiacciaio, dove ci ramponiamo e ci leghiamo. L'acquazzone notturno, in quota, si è scatenato sottoforma di una vera e propria bufera: il ghiacciaio appare ricoperto da una trentina di cm di neve fresca (quasi quasi ci volevano gli assi), che nascondono i numerosi crepacci che lo caratterizzano.
Appena davanti a noi scorgiamo una cordata con guida e clienti provenienti dalla Taschutte. Saggiamente ci accodiamo a loro e, lentamente, ci facciamo largo nella neve fino al Rimpfischsatell.
Il vento è gelido e anche il sole fa fatica a scaldarci. Veloci attacchiamo la parte alpinistica finale, resa ancora più pepata dalla neve caduta durante la notte.
L'arrivo in vetta è un tripudio di emozioni incredibili: felicità, stanchezza e un pizzico di paura per la discesa che ci aspetta.
Tra qualche doppia e brevi disarrampicate, facciamo di nuovo rientro al colle e poi veloci (tenere il passo di Matteo è sempre un'impresa per me ahahha) giù verso la tenda.
Ma la vera spedizione sarebbe iniziata di lì a poco... Nemmeno mezz'ora in macchina ed ecco che sentiamo un forte TAC! Sarà stata una bottiglietta... Magariiiiii! Il cavo che collega il pedale della frizione con la frizione decide di abbandonarci in terra elvetica. Dopo attimi di sconforto, Matteo decide di farsi tutto il viaggio di ritorno facendo la "doppietta"... Non avrei mai pensato che ce l'avremmo fatta a rimpatriare... Ma dopo 6 lunghe ore eccoci tornati in Italia, dopo aver scoperto da uno svizzero che l'Italia aveva vinto la finale :D
Da Taschalp (q.2180 m), ignorando le indicazioni per la Taschutte, addentrarsi verso il fondo della vallata, seguendo una comoda carrareccia per circa 3 km. Alla q. 2350 m circa, nei pressi della località Mellichsand, abbandonare definitivamente il fondovalle, per inerpicarsi lungo la ripida morena che si innalza sulla sinistra (faccia a monte). Per tracce e qualche raro ometto, risalire il cordone morenico tenendosi sulla sinistra (faccia a monte) del torrente, transitare nei pressi di una chiusa in cemento, quindi reperire dei segnavia bianco-azzurri che si seguono verso sinistra fino ad un piccolo pianoro. Sempre seguendo tracce non sempre molto evidenti e qualche ometto (ora più numerosi), rimontare il dosso sulla destra, tenendosi bene alla sua sinistra. Mano a mano che si sale, la traccia di sentiero si fa sempre più marcata. Percorrere il filo della morena fino a raggiungere i piedi del Ghiacciaio, dove si incontra anche il tracciato proveniente dalla Taschutte (se si opta per la salita in giornata, sconsiglio di passare dalla Taschutte perchè si allungherebbe l'ascesa a causa di una consistente perdita di quota per raggiungere il ghiacciaio).
Mettere piede sul crepacciato Mellichgletscher (q. 3350 m circa), quindi puntare all'ampia sella dell'Allalinpass. Senza raggiungere il colle, deviare verso sud e, passando sotto ad un primo sperone roccioso, proseguire facendo attenzione ai numerosi crepacci e grossi seracchi. Raggiunta un'ampia conca ai piedi della parete NW del Rimpfischhorn, le pendenze si fanno sempre più accentuate (35°). Puntare all'ampia sella compresa tra il Rimpfischhorn e la cupola nevosa della q. 4001 m. Superata la terminale nel punto migliore (diverso in base agli anni), si raggiunge dunque il Rimpfischattel (q. 3991 m).
Dal Rimpfischsattel, salire verso est puntando ad un'evidente canalone posto sulla destra di uno sperone roccioso. Risalire il canale per una cinquantina di metri (inizialmente 45°, poi 50°), fino ad intercettare, sulla sinistra, una cengetta (cordini). Percorrere la cengetta (delicato) fino a raggiungere lo sperone roccioso vero e proprio che si origina dall'antecima del Rimpfischhorn. Alternando tratti su facili ma esposte roccette a tratti in cui occorre percorrere canaletti nevosi (in base all'innevamento), proseguire lungo lo sperone (o stando alla sua sinistra) fino ad incontrare un'esposta placchetta fessurata di II+/III - (piolo metallico per fare sicura). Vinto anche questo ostacolo, per facili roccette, si raggiunge l'antecima. Da qui, occorre perdere qualche metro e, per cresta facile ma sempre abbastanza esposta, senza particolari difficoltà si guadagna la croce di vetta del Rimpfischhorn (q. 4199 m).
Discesa come per la salita.
Eventualmente, è possibile scendere con delle doppie di lunghezza variabile sfruttando i numerosi cordini e pioli metallici presenti lungo l'itinerario.
CONDIZIONI AL 11/07/2021:
TEMPI DI PERCORRENZA:
TASCHALP - MELLICHSAND: 45 minuti
MELLICHSAND - INIZIO GHIACCIAIO: 1,45 ora
INIZIO GHIACCIAIO - RIMPFISCHSATTEL: 2,00 ore
RIMPFISCHSATTEL - RIMPFISCHHORN: 1,30 ora
RIMPFISCHHORN - TASCHALP: 4,30 ore
con Teo
Arrivati a Taschalp nel pomeriggio tardi di sabato, ci carichiamo le zavorre in spalla e percorriamo per circa un'oretta l'infinita vallata che si apre davanti a noi: se non altro l'indomani mattina ci risparmiamo un po' di sviluppo.
Trovato uno spiazzo erboso pianeggiante, montiamo il nostro campo base e ci gustiamo una squisita cenetta romantica a base dell'insostituibile risotto alla parmigiana.
Con i pancini ancora affamatici rintaniamo nella nostra suite. Nel frattempo il cielo si è coperto e qualche timida goccia inizia ad imperlare i fili d'erba circostanti.
Purtroppo la notte non è delle migliori: un fortissimo temporale si scatena sopra le nostre teste. Il bagliore dei lampi illumina l'interno della tenda e i nostri volti un po' preoccupati.
"Teo, ma questa tendina tiene l'acqua?"
"Una volta ho provato ad innaffiarla con la canna dell'acqua e dentro non si è bagnata..."
Ultime parole famose. La pioggia non vuole cessare e ben presto le pareti interne della tenda si riempiono di tante goccioline che, lentamente, scivolano verso di noi. Fortunatamente i sacchi a pelo sono ottimi, così riusciamo a restare asciutti e al caldo.
Alle 3 la sveglia suona. Quanto avremmo dormito? 2 o 3 ore? Senza pensarci troppo, buttiamo il naso fuori dalla tenda: intorno a noi è buio pesto, ma con sollievo sopra alle nostre teste le stelle brillano alte nel cielo: si parte!
Scortati dalle prime luci dell'alba, raggiungiamo l'inizio del ghiacciaio, dove ci ramponiamo e ci leghiamo. L'acquazzone notturno, in quota, si è scatenato sottoforma di una vera e propria bufera: il ghiacciaio appare ricoperto da una trentina di cm di neve fresca (quasi quasi ci volevano gli assi), che nascondono i numerosi crepacci che lo caratterizzano.
Appena davanti a noi scorgiamo una cordata con guida e clienti provenienti dalla Taschutte. Saggiamente ci accodiamo a loro e, lentamente, ci facciamo largo nella neve fino al Rimpfischsatell.
Il vento è gelido e anche il sole fa fatica a scaldarci. Veloci attacchiamo la parte alpinistica finale, resa ancora più pepata dalla neve caduta durante la notte.
L'arrivo in vetta è un tripudio di emozioni incredibili: felicità, stanchezza e un pizzico di paura per la discesa che ci aspetta.
Tra qualche doppia e brevi disarrampicate, facciamo di nuovo rientro al colle e poi veloci (tenere il passo di Matteo è sempre un'impresa per me ahahha) giù verso la tenda.
Ma la vera spedizione sarebbe iniziata di lì a poco... Nemmeno mezz'ora in macchina ed ecco che sentiamo un forte TAC! Sarà stata una bottiglietta... Magariiiiii! Il cavo che collega il pedale della frizione con la frizione decide di abbandonarci in terra elvetica. Dopo attimi di sconforto, Matteo decide di farsi tutto il viaggio di ritorno facendo la "doppietta"... Non avrei mai pensato che ce l'avremmo fatta a rimpatriare... Ma dopo 6 lunghe ore eccoci tornati in Italia, dopo aver scoperto da uno svizzero che l'Italia aveva vinto la finale :D
Da Taschalp (q.2180 m), ignorando le indicazioni per la Taschutte, addentrarsi verso il fondo della vallata, seguendo una comoda carrareccia per circa 3 km. Alla q. 2350 m circa, nei pressi della località Mellichsand, abbandonare definitivamente il fondovalle, per inerpicarsi lungo la ripida morena che si innalza sulla sinistra (faccia a monte). Per tracce e qualche raro ometto, risalire il cordone morenico tenendosi sulla sinistra (faccia a monte) del torrente, transitare nei pressi di una chiusa in cemento, quindi reperire dei segnavia bianco-azzurri che si seguono verso sinistra fino ad un piccolo pianoro. Sempre seguendo tracce non sempre molto evidenti e qualche ometto (ora più numerosi), rimontare il dosso sulla destra, tenendosi bene alla sua sinistra. Mano a mano che si sale, la traccia di sentiero si fa sempre più marcata. Percorrere il filo della morena fino a raggiungere i piedi del Ghiacciaio, dove si incontra anche il tracciato proveniente dalla Taschutte (se si opta per la salita in giornata, sconsiglio di passare dalla Taschutte perchè si allungherebbe l'ascesa a causa di una consistente perdita di quota per raggiungere il ghiacciaio).
Mettere piede sul crepacciato Mellichgletscher (q. 3350 m circa), quindi puntare all'ampia sella dell'Allalinpass. Senza raggiungere il colle, deviare verso sud e, passando sotto ad un primo sperone roccioso, proseguire facendo attenzione ai numerosi crepacci e grossi seracchi. Raggiunta un'ampia conca ai piedi della parete NW del Rimpfischhorn, le pendenze si fanno sempre più accentuate (35°). Puntare all'ampia sella compresa tra il Rimpfischhorn e la cupola nevosa della q. 4001 m. Superata la terminale nel punto migliore (diverso in base agli anni), si raggiunge dunque il Rimpfischattel (q. 3991 m).
Dal Rimpfischsattel, salire verso est puntando ad un'evidente canalone posto sulla destra di uno sperone roccioso. Risalire il canale per una cinquantina di metri (inizialmente 45°, poi 50°), fino ad intercettare, sulla sinistra, una cengetta (cordini). Percorrere la cengetta (delicato) fino a raggiungere lo sperone roccioso vero e proprio che si origina dall'antecima del Rimpfischhorn. Alternando tratti su facili ma esposte roccette a tratti in cui occorre percorrere canaletti nevosi (in base all'innevamento), proseguire lungo lo sperone (o stando alla sua sinistra) fino ad incontrare un'esposta placchetta fessurata di II+/III - (piolo metallico per fare sicura). Vinto anche questo ostacolo, per facili roccette, si raggiunge l'antecima. Da qui, occorre perdere qualche metro e, per cresta facile ma sempre abbastanza esposta, senza particolari difficoltà si guadagna la croce di vetta del Rimpfischhorn (q. 4199 m).
Discesa come per la salita.
Eventualmente, è possibile scendere con delle doppie di lunghezza variabile sfruttando i numerosi cordini e pioli metallici presenti lungo l'itinerario.
CONDIZIONI AL 11/07/2021:
- Durante la notte ha fatto 30cm di neve fresca che ha ricoperto interamente il ghiacciaio e, di conseguenza, anche i crepacci: prestare particolare attenzione!
- La parte alpinsitica finale si è dimostrata molto più impegnativa di come ce la aspettavamo a causa delle roccette ricoperte dalla neve fresca (generalemnte è data PD+, in queste condizioni la valuerei AD-)
- Attualmente, la traccia proviene sia dalla Taschutte, sia dalla Britanniahutte, sia dalla Flualp
- La terminale era superabile senza alcun problema sulla sua estremità destra
- Materiale necessario: 1 picca, un paio di friends, 1 corda da 50m, cordini
TEMPI DI PERCORRENZA:
TASCHALP - MELLICHSAND: 45 minuti
MELLICHSAND - INIZIO GHIACCIAIO: 1,45 ora
INIZIO GHIACCIAIO - RIMPFISCHSATTEL: 2,00 ore
RIMPFISCHSATTEL - RIMPFISCHHORN: 1,30 ora
RIMPFISCHHORN - TASCHALP: 4,30 ore
con Teo
Tourengänger:
irgi99

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (10)