Rimpfischhorn (4199 m) via Täschhütte
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Alla Tashhutte faccio la conoscenza di Lorenzo, un hikleriano di Berna che mi riconosce e con il quale iniziamo subito a parlare di cime e montagne.
Alle 18.15 cena...con la "famosa" minestra della Taschhutte e un buon arrosto con riso all'inglese, poi a nanna: la sveglia è alle 2.45!
Al momento di partire Domenico mi domanda perplesso, indicandomi una coppia che sale al Rimpi per la normale: "ma dove andiamo, sei sicura che siamo in grado?" guardo e conto almeno cinque chiodi da ghiaccio, una ventina di rinvii, friend, nut e oggetti vari dai nomi sconosciuti...il tutto moltiplicato per due...lo tranquillizzo...quelle cose oggi prederanno solo un pò d'aria.
Il buio e la nebbia rendono l'atmosfera strana, ovattata...ogni tanto si sente il rumore di un corso d'acqua, poi solo il silenzio.
Quando arriviamo al ghiacciaio siamo fuori dalla nebbia e la valle è sotto ad un mare di nuvole..diverse cordate si stanno preparando per la salita all'Alphubel, anche noi ci prepariamo, poi in totale solitudine ci dirigiamo verso la nostra meta...mentre intorno a noi albeggia...sono contenta di essere qui!
Fa freddo e c'è vento, per cui scartata l'idea di salire per la cresta puntiamo la normale, alla sella il vento aumenta e pur non essendo forte rende l'aria gelida, risaliamo il canalino (in condizioni incerte: 5 cm di neve fresca su ghiaccio inconsistente) e veniamo tratti in inganno da alcune tracce, per cui dopo esserci alzati ci tocca riabbassarci (l'attacco delle roccette si trova a metà canalino sulla sx e NON più avanti come fa presupporre anche una corda penzoloni...forse abbandonata perchè incastrata).
Comunque questo sali-scendi ci porta via circa un'oretta per cui, quando arriviamo in prossimità della cresta, ci troviamo in un piccolo ingorgo causato da una persona che non riesce a scendere...le cordate in discesa sono tre, ma sembra di essere al mercato. Noi ci comportiamo da signori e, nonostante il freddo (tanto), ci mettiamo in un angolino ad aspettare che chi è in difficoltà riesca ad uscirne poi, quando tutti sono andati, riprendiamo la nostra salita e in pochi minuti raggiungiamo la vetta...tutta per noi!
Inutile dire che il panorama è eccezionale...
Scendiamo con tre calate (siamo saliti in conserva e abbiamo fatto un solo tiro nel tratto più esposto) e in pochi minuti siamo sul ghiacciaio che ripercorriamo a ritroso, con gli occhi bene aperti perchè la neve sta mollando e i crepacci non sono del tutto evidenti, poi una volta fuori dal ghiacciaio lunga ma tranquilla discesa fino alla macchina.

La Taschhutte è una delle più belle capanne che abbia visto, nonostante il servizio sia un pò freddino.
Molto comodo anche il letto, peccato che alle 2.45 mi abbiano sbrandato! La salita al Rimpi è lunga, ma regala panorami indimenticabili; unico neo il vento freddo che ci ha inseguito per tutta la giornata.
Tourengänger:
Laura.

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