8 Pizzi tra Ribia e Alzasca lungo la Via Alta Maggia


Publiziert von Michea82 , 2. Juli 2021 um 09:33.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:27 Juni 2021
Wandern Schwierigkeit: T5+ - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS+
Klettern Schwierigkeit: III (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Cramalina   Gruppo Rosso di Ribia 
Zeitbedarf: 3 Tage
Aufstieg: 2750 m
Abstieg: 2750 m
Strecke:26 km anello
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Zardin è una frazione in Valle Vergeletto Uscire dalla A2 Bellinzona sud - seguire per Locarno - uscire per Valle Maggia - deviare per Onsernone (presso Ponte Brolla) - deviare per Vergeletto. Noi abbiamo lasciato la macchina a Zardin ma siamo saliti più avanti da Piei (per avere la macchina al ritorno subito al punto di arrivo)
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Il sentiero per la Ribia sale da Piei Zardin è il punto di arrivo dalla Valle Camana Tra uno e l'altro sono 2 chilometri e mezzo a piedi su bella strada
Unterkunftmöglichkeiten: Capanna Alpe di Ribia  Capanna d'Alzasca

Non ho mai sofferto e faticato tanto per raggiungere una semplice capanna compiendo invece il giorno successivo un itinerario su plurime cime selvagge. La Valle Maggia mi ha richiamato a sé e mi ha offerto quello che cercavo: terapia per il corpo e arricchimento per l'anima.

Questa escursione ha avuto come riferimento la 14a tappa della Via Alta Vallemaggia e come appoggio le relative capanne (Ribia e Alzasca). Noi l'abbiamo personalizzata portando la guida di G.Brenna e aggiungendo alcune cime. Non siamo potuti partire da Cimalmotto a causa dell'impraticabilità del sentiero ancora innevato sulla cengia dietro il Rosso di Ribia. Così abbiamo disegnato un grande anello senza secondi veicoli da portare e riprendere partendo e tornando dalla Valle Vergeletto. 

In breve itinerario/tempi/difficoltà

 Giorno 1:
  • Da Zardin alla Capanna di Ribia   
  • 1141 m di dislivello positivo 
  • 5 ore (nelle mie condizioni, altrimenti sarebbero 3 ore e 15 min)  
  • T3
 Giorno 2
  • Dalla Ribia alla Alzasca con le seguenti cime: I gemelli, Cima di Catögn, Pizzo Molinera, Pizzo Alzasca 
  • 1100 m di dislivello positivo, 1300 m negativo
  • 10 ore
  • PD + per i Gemelli con passaggi grado 2, T4 Cima di Catögn, PD il Molinera con un passaggio grado 3 (cresta est), F Pizzo Alzasca con passaggio grado 1 esposto per la vetta orientale
  • (La tappa normale della Via Alta è un T4 con possibilità di accorciare dalla Bocchetta di Catögn con un T5)
Giorno 3:
  • Dalla Alzasca a Zardin toccando il Cramalina e scendendo dalla Valle della Camana
  • 500 m di dislivello positivo e 1300 di dislivello negativo
  • T4

La Cima di Catögn (2398 m) con debbee (vista dalla Cima Nordest dei Gemelli)
 

Da Zardin alla Capanna Ribia

Il primo giorno è stato un problema, un grosso problema.
La mia intenzione è quella di salire con calma in Capanna Ribia dalla Valle Vergeletto, pranzare, lasciare i pesi e andare sul Rosso di Ribia nel pomeriggio. Ti piacerebbe...
La sera prima mi è rimasta la cena sullo stomaco e ho trascorso la notte con una dissenteria mai vista prima (per fortuna ero da solo a casa mia), dopo tre ore di sonno disturbato ho deciso di non rinunciare. La montagna avrebbe solo accelerato il processo di disintossicazione o digestione a seconda di che cosa sia stata la causa. Posticipo solo di un'ora la partenza alle 06.30 da casa dopo aver assunto 1 Loperamide.
A digiuno, con i brividi, nausea e debolezza cerco di integrare gli elettroliti durante le due ore di macchina e, dopo un caffè a Russo, mi incammino con debbee da Zardin, località scelta apposta per disporre subito della macchina 2 giorni dopo tornando dalla Valle della Camana. 
I primi 2 km sono pianeggianti sulla strada (abbiamo anche sfruttato il sentiero lungo il fiume per un tratto). 
Sento che mi manca l'energia. Mi chiedo come abbia potuto scalare le montagne finora. Capisco gli anziani che mi dicono che sono senza forze. Ora capisco cosa significa avere la forza proprio non disponendone. 
Fino a Piei tutto sommato va. Poi inizia la salita. Il sentiero è facile e ben marcato. Procedo con fatica immensa ma stringo i denti. Ho sonno. Ogni tanto mi sdraio nel sentiero e mi addormento. E Deborah mi concede molte pause a seconda del mio bisogno. Fino alla Ribia non ci sono difficoltà tecniche. L'unico problema sono io. Sono comunque 1000 metri di ascesa. 
È una bella escursione che non ho potuto apprezzare. Giunti presso la Capanna Ribia abbiamo la compagnia di 3 germanici con la tenda e di 8 ticinesi. 
Attorno alla capanna sorgono alcune vecchie cascine di pietra, l'alpe è costituita da prato e roccette sparse, il Rosso di Ribia domina da sopra ma io lo guardo con riverenza, consapevole che sarebbe rimasto solo un progetto. Dopo un brodo e un po' di riposo su un materasso portato davanti alla stufa, decido di uscire a fare due passi. Ma mi bastano pochi metri e ho subito sonno. Scelgo di dormire seriamente in camera e, con il sottofondo di un allegro aperitivo, mi faccio 3 ore secche. 
Al risveglio mi unisco all'aperitivo che ormai si sta collegando alla cena e ho piacevoli e interessanti scambi con la combriccola. Preparano loro stessi un risotto che riesco a mangiare ben dosato, mi bevo un altro brodo ipertonico e poi giù a dormire. Altre 10 ore filate. Intorno a me la vita è nel frattempo continuata nella festosa serata. 
La Ribia, la fatica, il brodo e la compagnia mi hanno sistemato bene. Il mattino successivo sono come nuovo.


La Capanna Ribia



I Gemelli e il Catögn

Seguiamo i ticinesi lungo il sentiero bianco-rosso della Via Alta. Loro ci staccano subito essendo partiti con anticipo e a passo sostenuto, noi, più con calma, in un'ora precisa siamo alla sella quotata 2241 m. Da qui la nostra traccia è bianco-blu e si affianca alla bastionata del crinale Ribia-Catögn.  
Il cielo si incupisce ma le condizioni restano stabili e le cime libere da nubi. Attraversiamo una ganna sotto il Colmetta e giunti ai piedi dei Gemelli propongo a Deborah di proseguire da sola fino alla Cima di Catögn. Io mi porto nell'intaglio tra i due Gemelli, leggo il Brenna e lascio lo zaino. Il primo Gemello è il più difficile (PD). Seguo una breve cengia erbosa e poi arrampico la cresta e il pendio NE piuttosto ripido e a tratti esposto. Ci sono appigli infidi che si staccano. La cresta sommitale ha un paio di passaggi molto sottili, la cima è invece ampia e sicura, dotata di una croce di vetta e di un omino di pietre. Ritorno dalla stessa via variando leggermente a sentimento. Dall'intaglio scalo questa volta con lo zaino la cresta SW del secondo gemello. Valutata PD meno in effetti è più facile. Una bella cresta rocciosa da seguire sul filo. Dalla vetta scorgo Deborah sul Catögn. La discesa a NE è facile e così anche la breve salita per raggiungere il Catögn. Qui mangiamo un panino e studiamo il proseguimento. Io vorrei variare la via percorrendo la cresta est del Molinera. Ma è un PD  con grado 3 di arrampicata. 


La cresta SW del secondo Gemello visto dall'intaglio tra i 2



Il Pizzo Molinera

La discesa fino alla Bocchetta di Catögn (che separa il Catögn dal Molinera) è facile e panoramica, una cresta ampia. Ora la Via Alta scenderebbe a sinistra, in Valle di Campo, per tenersi a NW del Molinera fino alla Bocchetta di Cansgéi. Una variante permette di tagliare il primo tratto ma è indicata come T5. Deborah segue la Via Alta. Io mi avventuro sulla cresta E del Molinera. Esso appare come una piramide slanciata. Seguo la cresta, supero l'intaglio e aggiro da destra una parete verticale. Mi porto poi sul versante N. Arrampico un po' a caso ma poi seguo il filo della cresta come indicato dalla guida. I passaggi di terzo sono ricchi di solidi appigli e non troppo esposti. La parte finale poi è più facile. 
Dalla vetta, dotata di omino di pietre, vedo finalmente il Lago di Alzasca. Dietro di me ammiro il gruppo del Rosso di Ribia con le mie precedenti cime. 
Discendo la facile cresta NNE risalendo la cima secondaria (da me così definita, in quanto si distingue in modo evidente). Oltre a questa mi aspetta una discesa di 150m interamente su rododendri fino alla Bocchetta di Cansgéi. 
Questo è il luogo di ritrovo fissato con Deborah. Lei è in ritardo. Dal Molinera ho tentato di individuarla. Ai miei versi ha risposto ma mai l'ho scorta, i vestiti sono scuri. Lei invece mi ha seguito per tutto il tempo. 
Non sapendo se fosse tutto ok per lei da quella parte le vado incontro e la ritrovo. Insieme torniamo alla Bocchetta per una meritata pausa. 


Il Molinera e la sua attraente cresta E, visto dalla B.tta Catögn
 

Pizzo Alzasca (vetta occidentale e orientale)

Deborah è determinata a conquistare la sua seconda cima di giornata. Non può fare la Capanna e il Lago Alzasca senza il Pizzo. A me è inutile chiederlo. Un'occhiata alla guida e saliamo dritti dalla Bocchetta Cansgéi. Valutato EE il percorso punta dritto dal versante S. Ci portiamo all'estremità occidentale della bastionata rocciosa e troviamo un passaggio sul ripido pendio erboso. Durante la salita si attraversano piccole ganne. La cresta W è ampia e facile. La prima cima è da noi raggiunta in poco tempo. Alla seconda vado da solo, percorro la cresta di collegamento e arrampico la vetta da NW con un passaggio di grado 1. L'esposizione di questo passaggio è importante ma la noto soltanto al ritorno, quando esito un po'. 
Bene sono quasi le cinque. Posso dire di aver girato abbastanza. In capanna non possiamo neppure tardare troppo. Dunque discesa verso la Capanna Alzasca. Il sentiero non è proprio diretto, si porta dapprima fino alla Corte di Cima, poi ritorna verso il Lago nel quale tentiamo di immergerci ma solo parzialmente, per poi, finalmente, discendere in Capanna, non senza qualche salitella che a quel punto notiamo e soffriamo. 
In Capanna un secondo bell'incontro, oltre a due belle vallesane, un padre e un figlio ticinesi con i quali l'indomani percorriamo un tratto del nostro percorso. 

Pizzo Alzasca Vetta Occidentale visto dalla Vetta Orientale
 

Il Cramalina e il ritorno

Forse dovrei scrivere "il ritorno e il Cramalina" in quanto il Cramalina è stato più uno sfizio che un vero obiettivo. Dalla Bocchetta di Doia è dato in 15 min dal Brenna. Perchè non salirci?
Inoltre con me c'è Eros, incontrato alla Alzasca, che con il figlio sta andando alla Capanna Canaa dal sentiero basso. Vedo che è interessato e attirato. 
Dalla Capanna saliamo al Lago e da qui deviamo a sinistra e proseguiamo dapprima con una discesa e poi di nuovo in salita fino alla Bocchetta di Doia. Ora il Cramalina è a sinistra e si raggiunge dalla facile cresta traccia in bianco-blu. In 18 minuti siamo in cima. La nebbia va e viene e rende la vista offuscata. 
Presso la Bocchetta di Doia salutiamo definitivamente Eros e il figlio per scendere in Valle della Camana. Ripida e lunga discesa, dallo sviluppo moderato. Presso il fiume piccola pausa e poi giù fino a Zardin. 
La vallata è selvaggia e suggestiva. 
Da Zardin riprendiamo la macchina. 


Tourengänger: debbee, Michea82


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (14)


Kommentar hinzufügen

mau hat gesagt:
Gesendet am 2. Juli 2021 um 11:17
Interessante itinerario. Grazie per questa e tutte le altre tue belle relazioni.

beppe hat gesagt: RE:Bravissimi
Gesendet am 2. Juli 2021 um 12:07
Gran bel giro
Ciao
Beppe

Michea82 hat gesagt: RE:Bravissimi
Gesendet am 3. Juli 2021 um 12:05
Grazie Beppe!
Fino all'ultimo non era ben delineato ma poi ne è uscita una bella sfacchinata

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Juli 2021 um 12:04
Grazie a te che le leggi! È stato un po improvvisato come itinerario ma ti confermo che è interessante. Sopratutto la variante del Pizzo Molinero rispetto alla traccia normale della Via Alta.
Ciao
Michea

Gesendet am 2. Juli 2021 um 19:25
mi avevi accennato cosa volevi fare, ma non tutta questa roba!
una micheata di gran livello

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Juli 2021 um 12:08
Grazie Giorgio! Sì l'idea iniziale era la 14a tappa. Poi il mio malessere aveva messo in dubbio anche questa. Ma presso la Ribia mi sono davvero rigenerato. 13 ore di sonno e ulteriori ore di riposo. Con tante ore a disposizione sabato, la guida del Brenna nello zaino e una compagna flessibile e indipendente ho potuto esplorare le montagne intorno alla Via Alta.

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 3. Juli 2021 um 13:33
Complimenti Michea ... gran bel giro di per se e se poi la compagnia è anche così piacevole le difficoltà e la fatica si superano senza difficoltà !

Complimenti a tutti e due
Giorgio

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Juli 2021 um 17:47
Ciao Giorgio grazie!
Siamo stati fortunati negli incontri
Le persone in montagna sono un dettaglio fondamentale e le dinamiche interattive hanno una genuina spontaneità che altrove è difficile da trovare

igor hat gesagt:
Gesendet am 3. Juli 2021 um 18:44
Bravo bel giro io ho fatto la bestia con il mio assistente apprendista,ciao

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Juli 2021 um 20:53
Grazie Igor. Hai creato un mostro ormai a detta di chi mi segue. Spero che il tuo apprendista non abbia seguaci futuri.
E spero di riuscire a fare qualcosa presto insieme come ai vecchi tempi

igor hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Juli 2021 um 21:01
Ah ah un mostro nel senso buono quindi mia.ma ,non so cosa vuol fare lui vedremo,intanto vado al mare poi ho in mente delle belle bestiole ti faccio sapere ciao

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Juli 2021 um 21:39
Buon riposo allora. Ci diamo il cambio dunque. Meglio non lasciare le Alpi incustodite

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 5. Juli 2021 um 00:24
Bellissime e accattivanti cime... bravissimo come sempre.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Juli 2021 um 10:46
Grazie:)
Buone escursioni!


Kommentar hinzufügen»