Mezzodì e Pizzo Alzasca
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Nel preparare una gita al Poncione d'Alnasca, salta fuori questo Pizzo Alzasca ... solite ricerche, bella salita, un ultimo tratto ingaggioso e la possibilità di chiudere con un anello.
Bene, si và!
Seguo il sentiero che mi porta senza difficoltà a transitare prima dall'Alpe Rotonda e poi al Lago di Sascola ormai ghiacciato (chissà,
Barbie riuscirebbe a fare il bagno qui? :)
Proseguo su terreno un po' ghiacciato verso la Bocchetta di Sascola ma prima di raggiungerla devio in direzione del Mezzodì che raggiungo seguendo la cresta (con un paio di passaggi su roccette) mentre al ritorno taglio a mezzacosta. Dalla cima valuto di salire sul Pizzo d'Alzasca dal versante nord che anche se innevato sembra presentare un logico itinerario.
Quindi ritornato nei pressi della Bocchetta di Sascola, scendo brevemente, mi vesto in assetto da neve e inizio a tracciare. Il dislivello mancante non è molto, in breve e senza difficoltà, sbuco sulla dorsale poco sotto l'anticima del Pizzo Alzasca.
Il tratto finale di cresta è sgombro da neve e non ho nessuna scusa per non fare almeno un tentativo.
Arrivo sotto al torrione finale, dopo aver superato un paio di punti in cui usare le mani. Faccio un primo tentativo da destra, poi mi sposto a sinistra (lato nord). Su questo versante c'è una bella esposizione ma gli appigli per mani e piedi sono buoni e così, contento, sbuco sulla vetta principale.
Con attenzione ritorno sull'anticima e ripercorso un tratto di dorsale, mi butto a sinistra (sud) sui ripidi pratoni (più impegnativi della salita sulla neve nel versante nord) fino a ricongiungermi con il sentiero che porta al Lago d'Alzasca. Ammirato questo gioiello, scendo alla Capanna d'Alzasca, scambio due chiacchere con i presenti e mi avvio per la lunga discesa per tornare a Linescio, discesa che comunque "nasconde" circa 200 metri di risalita.
Bene, si và!
Seguo il sentiero che mi porta senza difficoltà a transitare prima dall'Alpe Rotonda e poi al Lago di Sascola ormai ghiacciato (chissà,

Proseguo su terreno un po' ghiacciato verso la Bocchetta di Sascola ma prima di raggiungerla devio in direzione del Mezzodì che raggiungo seguendo la cresta (con un paio di passaggi su roccette) mentre al ritorno taglio a mezzacosta. Dalla cima valuto di salire sul Pizzo d'Alzasca dal versante nord che anche se innevato sembra presentare un logico itinerario.
Quindi ritornato nei pressi della Bocchetta di Sascola, scendo brevemente, mi vesto in assetto da neve e inizio a tracciare. Il dislivello mancante non è molto, in breve e senza difficoltà, sbuco sulla dorsale poco sotto l'anticima del Pizzo Alzasca.
Il tratto finale di cresta è sgombro da neve e non ho nessuna scusa per non fare almeno un tentativo.
Arrivo sotto al torrione finale, dopo aver superato un paio di punti in cui usare le mani. Faccio un primo tentativo da destra, poi mi sposto a sinistra (lato nord). Su questo versante c'è una bella esposizione ma gli appigli per mani e piedi sono buoni e così, contento, sbuco sulla vetta principale.
Con attenzione ritorno sull'anticima e ripercorso un tratto di dorsale, mi butto a sinistra (sud) sui ripidi pratoni (più impegnativi della salita sulla neve nel versante nord) fino a ricongiungermi con il sentiero che porta al Lago d'Alzasca. Ammirato questo gioiello, scendo alla Capanna d'Alzasca, scambio due chiacchere con i presenti e mi avvio per la lunga discesa per tornare a Linescio, discesa che comunque "nasconde" circa 200 metri di risalita.
Tourengänger:
Andrea!

Communities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
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Kommentare (4)