Allalin Brothers: tra fratelli all'Allalinhorn, 3027 m

Fra una settimana abbiamo in programma di fare l'Alphubel, così per prendere un po' le misure sull'altitudine decidamo di andare a fare l'Allalinhorn. Questa volta alla cordata si aggiunge anche il fratello di Raff68, e così essendo due coppie di fratelli diventiamo ufficialmente gli Allalin Brothers!

Per evitare una levataccia partiamo da casa venerdì pomeriggio, e dopo una piacevole serata trascorsa a Saas Fee sabato mattina alle 6:45 siamo alla Talstation per prendere la combo funivia + trenino che ci porterà in quota, fino alla stazione di Mittelallalin, punto di partenza della classica e purtroppo molto inflazionata ascesa alla vetta dell'Allalinhorn. 

La via normale è stata ampiamente descritta in svariati rapporti: dopo un primo tratto percorso in direzione Ovest tra piste ed impianti sciistici si entra nel vivo dell'ascesa su ghiacciaio. Nella fase iniziale imponenti seracchi ci sovrastano, il paesaggio è maestoso e di ampio respiro, e man mano che si sale acquista sempre più bellezza.



Dopo circa 200 metri di dislivello la traccia (sempre ben evidente) svolta decisamente ad Est, per poi continuare a Sud verso il Feejoch, da dove si apre una vista spettacolare su Cervino e compagnia, ed aggirare la vetta da quel versante. Alcuni crepacci piuttosto evidenti lungo il percorso, e laddove presentavano un ponte semiaperto li abbiamo saltati senza problemi. L'ultimo tratto prima di sbucare in cresta l'abbiamo trovato in condizione di ghiaccio vivo, a cui si sussegue un piccolo passaggio su roccette che si supera facilmente.



Nel pianoro che precede la cresta ci sono un paio di gruppi in sosta, mentre una cordata sta venendo via dalla croce di vetta: ne approfittiamo e cogliamo l'attimo per percorrere gli ultimi metri innevati sul filo della cresta (anch'essi in ogni caso di facile percorrenza) e poter toccare la cima in solitaria per qualche secondo. Dopo il Bishorn dell'anno scorso questo è il secondo 4000 per me, Raff ed Andy mentre il primo per Marcello.

Qualche foto veloce e mentre altre cordate sopraggiungono baldanzose ci portiamo anche noi al pianoro, dove sostiamo una ventina di minuti prima di prendere la via del ritorno. Inutile dire che mentre sostiamo arrivano ulteriori svariate cordate, che si susseguono in un via vai continuo ed incessante. Sapevo che è una vetta molto frequentata ma in ogni caso mi ha impressionato vedere tutta questa gente. 

Abbandonata la vetta in poco tempo siamo di nuovo sulla sella a quota 3800 e ci portiamo un pezzetto verso la cresta del Feechopf, passiamo il Feejoch e risaliamo alcune roccette... a me e Raff piacerebbe farla un giorno ma oggi non è il caso, dato che non vogliamo lasciare i nostri compagni ad attenderci... intanto cominciamo a dargli un'occhiata da vicino.

Il resto rientro si svolge senza problemi: continuamo ad incontrare svariate cordate e spesso siamo fuori traccia per evitare gli incroci ma in ogni caso in quarantacinque minuti circa siamo di nuovo a Mittelallalin, dove pranziamo e ci sdraiamo un po' al sole, fino a quando un pezzetto di seracco si stacca da sotto l'Holaubgrat, facendoci sobbalzare e riprendere all'istante dal torpore.

Rinsaviti, ci riportiamo alla stazione di partenza del Metro Alpin e piano piano rientriamo a valle. Questa uscita mi ha lasciato sentimenti contrastanti: da un lato una bella soddisfazione in quanto come ascesa merita tantissimo in termini di panorama, ampiezza di respiro, senso di elevazione, bellezza di linee e contrasti, dall'altro il peccato di vederla assaltata commercialmente senza pietà. In ogni caso è una grande classica da fare sicuramente tra le prime esperienze a queste quote.