Grand e Petit Tournalin: viaggio nella bellezza tra Val Tournenche e Val d'Ayas


Publiziert von rochi , 31. Juli 2019 um 21:59.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:31 Juli 2019
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:45
Aufstieg: 1500 m
Abstieg: 1500 m

Colto da solenne e improvvisa infatuazione per la Val d'Aosta, non posso esimermi oggi dal tornare in Valtournenche per provare a salirne una cima simbolo: il Grand Tournalin. 
Coinvolgo il giovane Andrea che naturalmente accetta e prima delle 7.00 siamo al parcheggio di Cheneil Barmaz. Il comodo ascensore gratuito ci trasporta nel villaggio dormiente adagiato in una conca da favola.
Qui, grazie alle paline segnavia, ci incamminiamo sul sentiero 30 (vetta data a quattro ore) e saliamo in un lariceto al di fuori del quale procediamo diritti ignorando le deviazioni per il Santuario della Clavalité prima e per il Colle di Nana poi.
Ora la traccia, sempre visibile e splendidamente segnalata da frecce gialle, traversa ascendendo il lato destro della valle sino ad uscire su ampi prati che attraversiamo per trovarci alla base dell'erto pendio morenico verso il Colle Tournalin.
Saliamo in modo agevole grazie a numerosi tornanti su prati, poi l'ambiente diviene più arido e sbuca nella severa conca proprio sotto il passo. La traccia non percorre il centro della conca dove è presente un grande nevaio ma traversa il suo lato sinistro su terreno tutto sommato agevole.
Poco prima del Colle Tournalin, su pietra, è indicata la deviazione per la cima. Richiudiamo i bastoni e li mettiamo negli zaini, sappiamo infatti che i prossimi trecento metri di dislivello richiederanno abbondante uso delle mani.
E così è sin dalla partenza, a giungere al mauvais pas assicurato da corde fisse per prevenire pericoli su qualche tratto liscio ed esposto. Superata questa zona proseguiamo su grossi blocchi dove ci divertiamo su alcuni passi di I grado ed usciamo finalmente sul piano inclinato adducente la cima.
Qui sono evidenti i resti dell'antica barma fatta costruire (pare) da Carrel, così come i resti dell'antica mulattiera nella zona del passo.
La Croce di vetta è ormai a portata, ma noi preferiamo proseguire oltre sull'esposta crestina sin dove possibile, vale a dire sino all'intaglio che la separa da Cima Nord, alta nove metri più di questa e riservata ad alpinisti attrezzati.
Siamo arrivati qui in tre ore e un quarto, il cielo è plumbeo, stiamo dentro una nuvola piuttsto freschina che cela gran parte del panorama. E' ben visibile invece la cima del Petit Tournalin e basta uno sguardo tra me e Andrea per decidere di andare a visitarla.
Scendiamo al passo per la via di salita con la dovuta attenzione e attacchiamo la cresta opposta fatta di grossi blocchi che superare in semplice arrampicata ci diverte moltissimo. Sono solo un paio i punti dove occorre stare concentrati ed in breve giungiamo sulla seconda vetta di giornata, il Petit Tournalin.
Il meteo premia la nostra scelta, il cielo si schiarisce e compaiono il Cervino e il gruppo del Monte Rosa con Castore e i Lyskam in primo piano.
Sono adesso ben visibili anche la Roisetta e la Becca d'Aran, saliti solo una settimana fa.
Dall'altra parte, dentro vallate verdissime, si nota il Rifugio Grand tournalin e l'alta Val d'Ayas.
Avendo chiesto consiglio ad alcuni escursionisti incrociati in cresta, decidiamo quindi per una discesa ad anello proprio sul versante della Val d'Ayas.
Scendiamo il Petit Tournalin per il versante opposto a quello di salita e rintracciamo il sentiero D3 che si abbassa molto ripidamente sulla parete. Pur correndo su terreno detritico, la via non presenta pericoli, solo un gran mal di piedi.
Atterriamo su un pianoro, alle nostre spalle la parete discesa è impressionante. Proseguiamo sul sentiero che traversa una zona di giavine e risale al Col di Nana dove il panorama è ancora una volta mozzafiato.
Dal colle, a sinistra si sale alla Becca di Nana, a destra alla Trecare. Io e Andrea facciamo un pensiero, le forze ci sarebbero ma i nostri impegni serali ci impongono un rapido rientro.
Scendiamo dal colle, attraversiamo immense praterie ove c'è anche un laghetto e risaliamo per circa cento metri al Col de Fontaines dove laggiù torna visibile Cheneil.
Altra discesa infinita, seppur su buon terreno, sino ad intercettare il sentiero dell'andata poco prima del lariceto. La discesa dello stesso è pura formalità e ci consente di rientrare al paesino "car free" per bere una freschissima e meritata birra al simpatico albergo ristorante con vista aggrovigliastomaco su un Cervino ora spudoratamente visibile.
Per la discesa al parcheggio ci avvaliamo ancora dell'ascensore.
Tempi comprensivi di circa un'ora di pause totali. Dislivello calcolato in considerazione della salita al Petit Tournalin e della risalita al Col des Fontaines.
Sviluppo: 16 km circa; SE: 31 km circa.

Tourengänger: rochi


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Kommentare (6)


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andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 1. August 2019 um 07:57
Complimenti per la doppietta e per il gran bel giro.
Andrea

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. August 2019 um 09:10
Grazie Andrea, talmente bello da risultare poco faticoso.
Ciao!
R.

numbers hat gesagt: Complimenti!
Gesendet am 1. August 2019 um 09:04
Bella Rochi,
giro praticamente identico al mio di 2 anni fa,
quanti bei ricordi...Cime e ambienti imponenti che ti restano nel cuore

Mario

rochi hat gesagt: RE:Complimenti!
Gesendet am 1. August 2019 um 09:14
Avevo infatti letto Mario e concordo pienamente con le tue considerazioni.
Ciao e grazie.
R.

Menek hat gesagt:
Gesendet am 1. August 2019 um 14:52
facile infatuarsi in quei posti... ma che dice la tua Signora??? :)

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. August 2019 um 17:05
Ah ah tranquillo Menek, mia moglie è abituata alle mie scappatelle........in montagna.
Ciao.
R.


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