Piz Terri 3149 m
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Anche oggi molto caldo, parto presto da Garzott, dove c'è una modesta possibilità di parcheggio, costeggio il Lago di Luzzone, fino al ponte della Valle di Garzora, dove passo sull'altra sponda idrografica, la destra. Lungo il sentiero ci sono dei lavori in corso (allargamento, realizzazione di due ponti in legno, ecc.). A Trachee attraverso su di un ponte danneggiato il Ri di Mutarasc. Il sentiero quindi sale a risvolti sino alla Capanna Motterascio (Michela). Mi fermo venti muniti, scarto la salita al Pizzo Coroi (era una delle due opzioni) e decido per il Piz Terri. Poco dopo la Capanna Michela delle paline in legno di colore bianco e blu segnano il sentiero nella Valle di Guida che risalgo fino alla bocchetta quota 2745. Breve pausa per ammirare il panorama e riprendo il sentiero, che si sviluppa su detrito di calcescisti alterati e fratturati, poco stabili, sino al cosiddetto "camino". Struttura che non ha nulla di difficile, bisogna porre solo un po di attenzione, in particolare in discesa. Scopro poi alla Capanna Motterascio che il giorno prima, a quota 2870, era morta, in discesa, una donna che era finita in un canalone, compiendo un volo di 200 m! Dopo il camino si percorre, sempre su materiale friabile poco stabile e con pendenze a valle elevate, il versante sud del Piz Terri. Ad un certo punto seguo una traccia che sale in cresta e poi sembra andare sul versante nord, la percorro per una trentina di metri pensando che la roccia a reggipoggio dia miglior appigli e stabilità......ma mi devo ricredere, anche perchè la pendenza a valle della cengetta è veramente elevata. Sconsiglio tutti di andare sul versante nord. Risalgo in cresta e poi seguo la traccia di chi mi ha preceduto. Arrivo in vetta al Piz Terri e dopo le fotografie di rito torno alla Capanna Michela. Qui ritrovo un gruppo di amici di Luino coi quali da anni, ogni tanto, vado in montagna, pranzando con loro con abbondanti gnocchi e birra. Scendiamo con molta calma e nei pressi del ponte di metallo facciamo un bel pediluvio rigenerante nel più facilmente accessibile Rio di Larciolo,
Giornata con tempo splendido (ma troppo caldo) non pensavo di riuscire a fare il Pizz Terri in giornata, da solo poi! Bravi e simpatici i "nuovi" gestori della Capanna Motterascio; termino con un detto famoso "Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non sa quel che trova", che ben si adatta alla salita al Piz Terri.
Tourengänger:
Amedeo

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