Piz Terri (3149 m.)
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
IVAN :
Il profilo affilato ed innevato della cresta W del Piz Terri lo abbiamo ammirato numerose volte recandoci in Val di Blenio lo scorso inverno. Così con Beppe, Francesco e Max decidiamo di salirlo; per me è un bis, mentre per loro è una prima.
Il tragitto è quello classico che parte dall’Alp Garzott, ben descritto in numerose relazioni, per cui non mi dilungo a ripeterlo. Solo alcune note sulla meteo : alla partenza abbastanza caldo umido (considerando l’ora mattutina e il fatto di essere in ombra), e tutti pensiamo che sarà una giornata dura, specie io che ho le spalle arrossate dall’escursione di domenica scorsa. Superata la Capanna Motterascio ed entrando in Valle di Güida inizia ad alzarsi una bella brezzolina; avvicinandoci alla bocchetta di quota 2745, essa diventa sempre più intensa fino a costringerci ad indossare i pile, e qualcuno anche i guanti.
Arrivati poco prima del “famoso” caminetto di quota 2900 circa, che immette sulla cresta W, sono il primo della fila ed arrivano delle raffiche così violente che quasi mi spostano, e sono un po’ preoccupato per il prosieguo del cammino. Per fortuna il caminetto è bene incassato e riparato, ed una volta superatolo ed entrati sulla cresta la situazione migliora decisamente. Il vento rimane e restiamo coperti, ma ora è accettabile. Così dopo 3 ore e mezza siamo in vetta; la visuale è buona, ma vi è un po’ di foschia. Al rientro eseguiamo la pausa pranzo alla sella 2745 m., trovando una specie di piccolo cratere dove possiamo crogiolarci al sole riparati dall’aria. La brezza, ora decisamente più accettabile, ci ha accompagnato in modo quasi costante sino all’auto, una bella differenza con il clima che abbiamo ritrovato riscendendo verso casa.
Da ultimo un plauso a Max che ha superato senza difficoltà il caminetto, che in ovvia buona fede anche io avevo probabilmente contribuito a rendere più difficoltoso di quanto sia stato in realtà.
BEPPE :
La sua cresta affilata e innevata mi aveva colpito in modo particolare questo inverno durante l'escursione al Pizzo Rossetto , oggi è stato bellissimo essere salito in vetta al Piz Terri in compagnia di Ivan Massimo e Francesco giornata fantastica .
FRANCESCO::: Il Piz Terri (3.149 m s.l.m.) è una montagna delle Alpi Lepontine (sottosezione Alpi dell'Adula). Si trova sul confine tra il Canton Ticino ed il Canton Grigioni in Svizzera.
Da tempo qs. cima mi perseguitava , con la sua lunga cresta , la sua sagoma piramidale mi affascinava da qualsiasi parte la si vedeva. Piu' volte l'obiettivo della mia reflex ha catturato la sua imponenza.
Lei, maestosa e molto narcisista, in ogni stagione si cambiava d'abito e come una gran signora attirava a se la mia attenzione riuscendo ad ammaliare tutti i miei sensori.
Almeno tre volte è stata il programma della ns. gita ma, le condizioni non erano ottimali, Lei non era pronta, non voleva essere violata: era anche sua intenzione mettere a nudo tutta la sua eleganza e maestosita'. Finalmente al ritorno della vacanza dal mare, la Signore della alpi Lepontine decise di chiamarci a se e con grande eleganza e umilta' ,ci ha accolto in un abbraccio materno.
MAX:
Torno sulle tante amate montagne col gruppo e ne sono molto felice dopo un paio di mesi con problematiche varie che mi hanno parecchio condizionato nelle mie uscite.
La meta prescelta è un 5 stelle il Piz Terri che il gruppo in particolar modo Francesco ha fortemente voluto; io parto convinto che non raggiungerò la vetta causa il camino a quota 2900m. che dubito fortemente riuscirò a risalire causa il mio braccio ancora un po zifolo e le mie non doti alpinistiche.
Per questo motivo arrivato in vetta sono doppiamente felice, fra l’altro si tratta del mio primo 3000 della stagione estiva; onestamente il camino era davvero semplice, secondo il mio modesto parere c’erano un paio di punti più insidiosi da passare che mi hanno creato qualche piccolo problemino.
Panorami eccezionali, compagnia ottima; unica nota stonata di giornata il vento che in alcuni punti sembrava precludere la buona riuscita della nostra uscita, anche se tornati al Breggia già tutti quanti rimpiangevamo i momenti trascorsi con pile/guanti e fasce.
Grazie alla montagna per le emozioni che ogni volta ci fa vivere e grazie di cuore ai miei compagni d’avventura.
Il profilo affilato ed innevato della cresta W del Piz Terri lo abbiamo ammirato numerose volte recandoci in Val di Blenio lo scorso inverno. Così con Beppe, Francesco e Max decidiamo di salirlo; per me è un bis, mentre per loro è una prima.
Il tragitto è quello classico che parte dall’Alp Garzott, ben descritto in numerose relazioni, per cui non mi dilungo a ripeterlo. Solo alcune note sulla meteo : alla partenza abbastanza caldo umido (considerando l’ora mattutina e il fatto di essere in ombra), e tutti pensiamo che sarà una giornata dura, specie io che ho le spalle arrossate dall’escursione di domenica scorsa. Superata la Capanna Motterascio ed entrando in Valle di Güida inizia ad alzarsi una bella brezzolina; avvicinandoci alla bocchetta di quota 2745, essa diventa sempre più intensa fino a costringerci ad indossare i pile, e qualcuno anche i guanti.
Arrivati poco prima del “famoso” caminetto di quota 2900 circa, che immette sulla cresta W, sono il primo della fila ed arrivano delle raffiche così violente che quasi mi spostano, e sono un po’ preoccupato per il prosieguo del cammino. Per fortuna il caminetto è bene incassato e riparato, ed una volta superatolo ed entrati sulla cresta la situazione migliora decisamente. Il vento rimane e restiamo coperti, ma ora è accettabile. Così dopo 3 ore e mezza siamo in vetta; la visuale è buona, ma vi è un po’ di foschia. Al rientro eseguiamo la pausa pranzo alla sella 2745 m., trovando una specie di piccolo cratere dove possiamo crogiolarci al sole riparati dall’aria. La brezza, ora decisamente più accettabile, ci ha accompagnato in modo quasi costante sino all’auto, una bella differenza con il clima che abbiamo ritrovato riscendendo verso casa.
Da ultimo un plauso a Max che ha superato senza difficoltà il caminetto, che in ovvia buona fede anche io avevo probabilmente contribuito a rendere più difficoltoso di quanto sia stato in realtà.
BEPPE :
La sua cresta affilata e innevata mi aveva colpito in modo particolare questo inverno durante l'escursione al Pizzo Rossetto , oggi è stato bellissimo essere salito in vetta al Piz Terri in compagnia di Ivan Massimo e Francesco giornata fantastica .
FRANCESCO::: Il Piz Terri (3.149 m s.l.m.) è una montagna delle Alpi Lepontine (sottosezione Alpi dell'Adula). Si trova sul confine tra il Canton Ticino ed il Canton Grigioni in Svizzera.
Da tempo qs. cima mi perseguitava , con la sua lunga cresta , la sua sagoma piramidale mi affascinava da qualsiasi parte la si vedeva. Piu' volte l'obiettivo della mia reflex ha catturato la sua imponenza.
Lei, maestosa e molto narcisista, in ogni stagione si cambiava d'abito e come una gran signora attirava a se la mia attenzione riuscendo ad ammaliare tutti i miei sensori.
Almeno tre volte è stata il programma della ns. gita ma, le condizioni non erano ottimali, Lei non era pronta, non voleva essere violata: era anche sua intenzione mettere a nudo tutta la sua eleganza e maestosita'. Finalmente al ritorno della vacanza dal mare, la Signore della alpi Lepontine decise di chiamarci a se e con grande eleganza e umilta' ,ci ha accolto in un abbraccio materno.
MAX:
Torno sulle tante amate montagne col gruppo e ne sono molto felice dopo un paio di mesi con problematiche varie che mi hanno parecchio condizionato nelle mie uscite.
La meta prescelta è un 5 stelle il Piz Terri che il gruppo in particolar modo Francesco ha fortemente voluto; io parto convinto che non raggiungerò la vetta causa il camino a quota 2900m. che dubito fortemente riuscirò a risalire causa il mio braccio ancora un po zifolo e le mie non doti alpinistiche.
Per questo motivo arrivato in vetta sono doppiamente felice, fra l’altro si tratta del mio primo 3000 della stagione estiva; onestamente il camino era davvero semplice, secondo il mio modesto parere c’erano un paio di punti più insidiosi da passare che mi hanno creato qualche piccolo problemino.
Panorami eccezionali, compagnia ottima; unica nota stonata di giornata il vento che in alcuni punti sembrava precludere la buona riuscita della nostra uscita, anche se tornati al Breggia già tutti quanti rimpiangevamo i momenti trascorsi con pile/guanti e fasce.
Grazie alla montagna per le emozioni che ogni volta ci fa vivere e grazie di cuore ai miei compagni d’avventura.
Communities: Die 44 - 3000er des Tessin, Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (14)