Il lato apparentemente" impenetrabile" del Poncione di Ganna
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Il Poncione di Ganna, "modesta" montagna delle prealpi Varesine, ha un versante apparentemente "impenetrabile": quello W.
È attraversato da due fasce rocciose parallele,somiglianti a due enormi cenge, con un salto di almeno 200 m.
Esiste un'antica via alpinistica che parte dal basso in maniera diretta e sale una misteriosa crestina,in grado di vincere queste due imponenti bastionate.L'uscita di oggi ha il solo scopo esplorativo per capire meglio la conformazione e la morfologia di questo versante, trovando comunque un accesso per la vetta.
Partiamo così più comodamente dal'agriturismo San Gemolo(vicino c'è un piccolo spiazzo),seguendo le indicazioni per il Bivacco Bee e Broggini,facendo il sentiero alto(T2). Arrivati, facciamo una visita all'angusta ma incredibile struttura.L'ambiente intorno è magico e sale un po di tristezza pensando quando veniva utilizzato come base per le numerose vie d'arrampicata presenti intorno: Campanile, Torrione Aldone, Cresta Colombo e tutte le altre a noi sconosciute. Seguiamo ancora per un po' la bollatura blu per la direttissima (T3+), per poi staccarci a circa 700 m di altitudine per compiere un lungo traverso in direzione N (T3 +), cercando volutamente di non perdere o guadagnare quota, dove è presente una rada bollatura verde/bianco/verde. L'obbiettivo è giungere nei pressi di un altrettanto misteriosa guglia,presunto attacco della via da cercare. Superati i due enormi sassi , chiamati Sass dul Diavul e Sass Bela Dai (anch'essi comprendono vecchie vie di arrampicata con gradi piuttosto alti) termina anche la bollatura e muovendosi con attenzione visto l'ambiente severo, dobbiamo darci da fare per passare un profondo canalone/forra. Con circospezione troviamo una flebile traccia di animali che lo attraversa nell'unico punto possibile.Da qui camminiamo senza traccia su terreno ripido e invaso da alberi caduti (T4/T4+) e rovi; giunti sotto la verticale di vetta ci accorgiamo di essere proprio sopra la agognata guglia e, la seconda e più grande fascia rocciosa, , sotto di noi un salto di almeno 200 m. Ora le idee sono quasi chiare e quello che cercavo è sotto i nostri occhi.Non ci resta che risalire nel bosco in direzione NNE su terreno ora ripidissimo ed esposto (T5), in cui una caduta,se non fosse per le piante sarebbe fatale,per poi raggiungere il sentiero proveniente dal Minisfreddo a pochi metri dalla vetta del Poncione di Ganna. Contenti e stanchi(quasi 3 h e mezza per fare 500 m)pranziamo e ci godiamo un po la cima con questa temperatura gradevole.Decidiamo sul da farsi escludendo altra "adrenalina" e optiamo per l'intera traversata dal Poncione al Crocino ,toccando anche Minisfreddo ,San Bernardo e Monte Rho (T2/T3).Poi passando per la taglia fuoco transitiamo dal Passo del Vescovo alla mulattiera tornando alla vettura (T2).
CONSIDERAZIONI:Questa uscita,come ho detto al solo scopo esplorativo, ci ha chiarito le idee su ciò che cercavamo, dimostrando ancora una volta di che pasta è fatta questa "montagnetta" di casa da meno di 1000 m.Un pensiero malinconico,va alla zona del bivacco,parzialmente abbandonata,in cui delle persone non molto tempo fa si cimentavano nell'arrampicata aprendo numerose vie a tutti i livelli.
Spero un giorno di completare ciò che ho cominciato oggi.Grazie a Emiliano e Cristian per la condivisione e la solita splendida e allegra compagnia.
Poncione
Esplorazione davvero selvaggia del versante Ovest, all'apparenza inespugnabile, del Poncione di Ganna, dominato da una parete valutabile intorno ai 250 metri d'altezza sovrastanti le torbiere della Valganna. Sapevamo che sarebbe stato un giro esplorativo non semplice, ma il bello è stato scoprire metro dopo metro la variegata e complessa morfologia del Re della Valle, dimostratosi davvero tale e mettendoci a dura prova, dato il terreno tutt'altro che stabile e la pendenza ai limiti del camminabile. Raggiungere la parete/cresta ovest in traverso dal Bivacco Broggini si è così rivelata un'ottima idea proprio per poter capire meglio la montagna e i suoi possibili - o impossibili - accessi.
Raggiunta laboriosamente la vetta, il completamento del giro è stato affidato alla cresta sino al dirupatissimo Crocino, per poi chiudere l'anello transitando al Passo del Vescovo: giro bello e panoramico come sempre...
Grazie ad Ale e Cristian... e avanti così.
È attraversato da due fasce rocciose parallele,somiglianti a due enormi cenge, con un salto di almeno 200 m.
Esiste un'antica via alpinistica che parte dal basso in maniera diretta e sale una misteriosa crestina,in grado di vincere queste due imponenti bastionate.L'uscita di oggi ha il solo scopo esplorativo per capire meglio la conformazione e la morfologia di questo versante, trovando comunque un accesso per la vetta.
Partiamo così più comodamente dal'agriturismo San Gemolo(vicino c'è un piccolo spiazzo),seguendo le indicazioni per il Bivacco Bee e Broggini,facendo il sentiero alto(T2). Arrivati, facciamo una visita all'angusta ma incredibile struttura.L'ambiente intorno è magico e sale un po di tristezza pensando quando veniva utilizzato come base per le numerose vie d'arrampicata presenti intorno: Campanile, Torrione Aldone, Cresta Colombo e tutte le altre a noi sconosciute. Seguiamo ancora per un po' la bollatura blu per la direttissima (T3+), per poi staccarci a circa 700 m di altitudine per compiere un lungo traverso in direzione N (T3 +), cercando volutamente di non perdere o guadagnare quota, dove è presente una rada bollatura verde/bianco/verde. L'obbiettivo è giungere nei pressi di un altrettanto misteriosa guglia,presunto attacco della via da cercare. Superati i due enormi sassi , chiamati Sass dul Diavul e Sass Bela Dai (anch'essi comprendono vecchie vie di arrampicata con gradi piuttosto alti) termina anche la bollatura e muovendosi con attenzione visto l'ambiente severo, dobbiamo darci da fare per passare un profondo canalone/forra. Con circospezione troviamo una flebile traccia di animali che lo attraversa nell'unico punto possibile.Da qui camminiamo senza traccia su terreno ripido e invaso da alberi caduti (T4/T4+) e rovi; giunti sotto la verticale di vetta ci accorgiamo di essere proprio sopra la agognata guglia e, la seconda e più grande fascia rocciosa, , sotto di noi un salto di almeno 200 m. Ora le idee sono quasi chiare e quello che cercavo è sotto i nostri occhi.Non ci resta che risalire nel bosco in direzione NNE su terreno ora ripidissimo ed esposto (T5), in cui una caduta,se non fosse per le piante sarebbe fatale,per poi raggiungere il sentiero proveniente dal Minisfreddo a pochi metri dalla vetta del Poncione di Ganna. Contenti e stanchi(quasi 3 h e mezza per fare 500 m)pranziamo e ci godiamo un po la cima con questa temperatura gradevole.Decidiamo sul da farsi escludendo altra "adrenalina" e optiamo per l'intera traversata dal Poncione al Crocino ,toccando anche Minisfreddo ,San Bernardo e Monte Rho (T2/T3).Poi passando per la taglia fuoco transitiamo dal Passo del Vescovo alla mulattiera tornando alla vettura (T2).
CONSIDERAZIONI:Questa uscita,come ho detto al solo scopo esplorativo, ci ha chiarito le idee su ciò che cercavamo, dimostrando ancora una volta di che pasta è fatta questa "montagnetta" di casa da meno di 1000 m.Un pensiero malinconico,va alla zona del bivacco,parzialmente abbandonata,in cui delle persone non molto tempo fa si cimentavano nell'arrampicata aprendo numerose vie a tutti i livelli.
Spero un giorno di completare ciò che ho cominciato oggi.Grazie a Emiliano e Cristian per la condivisione e la solita splendida e allegra compagnia.

Esplorazione davvero selvaggia del versante Ovest, all'apparenza inespugnabile, del Poncione di Ganna, dominato da una parete valutabile intorno ai 250 metri d'altezza sovrastanti le torbiere della Valganna. Sapevamo che sarebbe stato un giro esplorativo non semplice, ma il bello è stato scoprire metro dopo metro la variegata e complessa morfologia del Re della Valle, dimostratosi davvero tale e mettendoci a dura prova, dato il terreno tutt'altro che stabile e la pendenza ai limiti del camminabile. Raggiungere la parete/cresta ovest in traverso dal Bivacco Broggini si è così rivelata un'ottima idea proprio per poter capire meglio la montagna e i suoi possibili - o impossibili - accessi.
Raggiunta laboriosamente la vetta, il completamento del giro è stato affidato alla cresta sino al dirupatissimo Crocino, per poi chiudere l'anello transitando al Passo del Vescovo: giro bello e panoramico come sempre...
Grazie ad Ale e Cristian... e avanti così.
Communities: Hikr in italiano, Montagne di Casa
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (21)