Anello ValGanna - Poncione, Minisfreddo, Rho e Crocino

Giro tranquillo in tarda mattina allo scopo di trovare questa famigerata falesia della Val Ganna. Annesso un ovvio giro su cresta 3V, un fuoripista divertente e altri piccoli imprevisti e sorprese. Anche oggi Tuono (il cane) è con me.

NB:  Appena ho aperto il file GPS sono andato su tutte le furie... ad un certo punto il segnale è impazzito (mi segna picchi di 2996Km/h..magari...). Pazienza, è andato in tilt vicino al Bivacco, forse quando ci sono entrato.


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Posteggiata la macchina vicino alla sbarra posta 50m oltre l'Agriturismo San Gemolo (Q480 circa) si prosegue oltre la stessa per ampia mulattiera. Qui due chiarissimi cartelli danno la possibilità di prendere la strada normale (lunghissima) o la direttissima per il Bivacco Bee/Broggini.
Tempo zero sono sulla "direttissima", un trasandato sentiero in stile lariano, ripido ma ben segnato.
In circa 15' minuti su arriva ad una madonnina e si intravede qualche facile via di arrampicata. Non vedo ne le altre vie, ne il bivacco.

Rimango invece colpito da un cartello: "cresta Colombo".. che esista una sconosciuta via alpinistica?? beh la struttura rocciosa è adatta. Ne percorro un pezzo, le mani sono indispensabili. Tuono mi segue girando largo su sfasciumi. Ad un certo punto la via prende una vera e propria impennata (stile direttissima Poncione) con passaggi tra il II e il III grado cosi ad occhio, passando di terrazzino in terrazzino. Peccato, con Tuono dietro non posso tentarla. Ma decido di costeggiarla lungo il canalone detritico a sinistra, tanto oggi sono qui per ispezionare no? e ispezioniamo!

 Dopo 5' minuti di salita vedo una sella. La raggiungo. La Cresta Colombo passa di li, e si vede la continuazione di bollini rossi. Anche qui Tuono non vuole saperne nemmeno di tentare, eppure è molto più agevole. Pazienza. Ormai non si torna indietro, quindi si prosegue tra i ripidi sfasciumi sperando di uscire da qualche parte. Una bastionata di rocce disposte tutte attorno a noi non sono rassicuranti... potrebbe non esserci una via di uscita piu in su. Ma rischiamo. Difatti diventa difficile trovare un punto dove Tuono riesca a passare. Perdiamo un po' di tempo ma alla fine tra ostici passaggini su cengette anche lui riesce a venirmi dietro! ne sono fierissimo.  Ora la via è più docile, spunta il sole e fa un caldo bestia.

  Proseguo un po' a naso, con l'aiuto del GPS, sperando di non trovare altre sorprese rocciose verticali. Scorgo dei segni azzurri che mi portano su una roccia che spunta dal bosco e mostra prepotentemente la vista sulla ValGanna e sul Poncione. Bello, mai visto da qui! Seguiamo poi a ritroso i segni azzurri e come immaginavo si collegano al Sentiero 3V in un punto nascostissimo (se non lo sai non lo vedi...). Ho creato uno pseudo albero-ometto (vedi foto) e fotografato una roccia con segni azzurri. Li dietro inizia il breve sentiero. Occorre quasi 1h30' dalla macchina fino a raggiungere la cresta del sentiero 3v (che collega il Poncione al Minisfreddo).

Da qui faccio una toccata e fuga al Poncione (Q993 - 1h50') e ritorno verso il Minisfreddo (Q1042 - 2h20').
 Tuono senza problemi affronta il pezzo attrezzato con corda fissa del Minisfreddo, sono sorpreso. In breve passiamo il San Bernardo (Q973) e, proseguendo dritti in cresta al bivio successivo, raggiungiamo il Monte Rho d'Arcisate (Q938 - 2h40'). Non ci ero mai stato, il monumento alla pace è favoloso.
Prendiamo 30' di pausa pranzo.

 Da ora vaghiamo un po' nell'ignoto perchè nello scendere verso il Crocino speravo di incontrare il bivio per il Passo del Vescovo, eppure non l'ho visto. Questa parte di sentiero pare poco curata, i segni si vedono pochissimo. Raggiungiamo il Monte Crocino (Q690 - 3h40'), composto appunto da una croce bianca e... da una gigantesca stella cometa!
Per tornare indietro facciamo una prima parte a naso e con bussola nel bosco, poi incappiamo in un sentiero in disuso (alberi cresciuti nel mezzo ecc..) finchè fortunatamente arriviamo al Passo del Vescovo e alla sua cappelletta (Q620 - 4h05). Pare essere una graziosa oasi pic-nic estiva.

Su strada sterrata si può cosi tornare facilmente all'agriturismo, ma mi gira non aver trovato il bivacco. Cosi al primo cartello per il bivacco giro a dx e in tutta pianura (con piccola vista dal Sas di Ladar) raggiungo la madonnina iniziale. Proseguendo con il sentiero a nord (cartello per bivacco) si arriva alle vere vie d'arrampicata (quelle serie..). Ed il Bivacco Bee/Broggini (circa Q640) resta incastonato su un roccione, fantastico. E' un casolare costruito "all'arrangiarsi" in pratica, è pieno di ponticelli e passerelle metalliche, un po' inquietanti, ma funzionali!  Sopra al bivacco dei bollini gialli pare indichino un ripido sentiero alpinistico, ma questa la vedremo un'altra volta.
Ritorno alla macchina per direttissima.


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Interessante giro d'ispezione. La via che ho affrontato in salita la graderei T4, bisogna inventarsi il sentiero e in un punto la storia si fa ripida e franosa, prestare attenzione e.. usare gli alberi!
Oltre è tutto un T2-T3, purtroppo la parte che dal Monte Rho scende al Crocino è un po' abbandonata a se, e cosi anche il collegamento al Passo del Vescovo. Il bivacco merita senz'altro una visita per la sua eccentricità. 


DISTANZA: 9Km circa