Tra Valganna e Valceresio: la "Traversata Alta"


Publiziert von Poncione , 22. Februar 2013 um 00:30.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:10 Februar 2013
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 900 m
Abstieg: 900 m
Strecke:Passo del Vescovo-Crocino-Rho D'Arcisate-San Bernardo-Minisfreddo-Poncione di Ganna-Bivacco Broggini-Valganna

Dopo un mese di quasi totale inattività, causa influenza continuata e piccoli acciacchi, decido di reagire alla "ruggine"... Hanno dato neve per lunedì 11 febbraio (previsioni poi confermate, ma molto rumore per nulla) e ne approfitto dunque per rifare un giro a me ben noto, ma che da un po' di tempo non compivo nella sua interezza. "Traversata Alta" è il termine col quale la comunità montana della Valceresio, ormai estinta e accorpata con la comunità montana della Valganna e Val Marchirolo nella nuova (fantasmagorica) "Comunità montana del Piambello", aveva definito questo splendido tracciato di cresta.
Come da tradizione, l'escursione ha inizio dallo zerbino di casa... fa un freddo boia ma c'è il sole, il cielo è limpido e so che salendo il clima sarà migliore. 
Percorro la statale fino a Ganna, immettendomi sul sentiero del giubileo (in molti punti ghiacciatissimo e impraticabile) in direzione miniera, ove incontro solo un isolato biker infreddolito quanto me. Ritorno sulla statale e inforco la salita per il Passo del Vescovo (1,20 h. - m.620) dove, anzichè salire direttamente per il noioso vallone verso le varie cime, scendo verso Arcisate per la mulattiera. Non appena si passa sul versante della Valceresio il freddo sparisce, e il clima si fa decisamente gradevole. La discesa s'arresta all'altezza di un tornante, ove un vistoso cartello indica la prima cima della "traversata", il Monte Crocino (m.690): dopo un breve traverso nel bosco rado, si sale con decisione sul filo della cresta, ove il panorama diventa subito bello e interessante, specie sulla sottostante Arcisate e il laghetto di Ponte. E' uno strappetto mica male, breve ma intenso, che dapprima porta a una bella zona carsica, con una vistosa cavità a un passo dalla vertiginosa parete del Crocino, che precipita a valle, con scorci davvero suggestivi.  Qui, mentre sono intento a scattar foto, mi raggiunge un ragazzo di Casorate Sempione col quale faccio amicizia e con cui volentieri proseguo l'escursione, visto che abbiamo la stessa meta.
 Si arriva dunque sul Crocino, in cui ovviamente è posta una piccola croce con ottima vista sulla Valceresio, ma la cima vera e propria è poco più avanti e più sopra, decisamente dirupata e con veduta che si amplia sul Ceresio, le prealpi ticinesi e comasche, il Generoso, l'Orsa-Pravello, ma anche sul vicino Monte Monarco e il Monte Martica sul lato valgannese.
 Ora incombe però la parte più "dura", cioè la brusca risalita al Monte Rho (m.938), che peraltro ricordavo assai peggiore: rispetto all'ultima volta in cui l'avevo percorsa, dove era difficile districarsi tra arbusti e rovi, specie sui punti più ripidi e rocciosi, il sentiero è stato molto ben ripulito e ciò ne facilita la percorrenza. Vinta la salita si raggiunge il Monte Rho, il cui panorama è assai più limitato a causa della vegetazione folta, anche se poco più avanti si raggiunge per cresta un suggestivo belvedere verso nord. Giungiamo alla forcella, e con un altro strappetto raggiungiamo la terza cima, il Monte San Bernardo (m.1020), splendido balcone panoramico sulla Valceresio e il lago di Lugano, e da dove diventa finalmente visibile il Poncione di Ganna, nostra meta finale. Percorriamo qualche metro di cresta per poi abbassarci su facili roccette a un'altra forcella, che in breve conduce al Monte Minisfreddo (m.1042), dove ricomincia a tirare un'arietta già più freddina, poichè ci si riaffaccia decisamente sulla Valganna.
Altre roccette, da affrontare con maggior cautela (in caso di neve e ghiaccio è assai utile usare la corda fissa) perchè leggermente esposte, permettono di scendere alla sella che infine condurrà ancora per cresta sull'agognato Poncione: c'è ancora qualche chiazza di neve nelle zone in ombra, ma nessun problema. Eccoci dunque sul Poncione (h.4,30 - m.993), dove sostiamo a lungo godendoci il panorama e rifocillandoci. Dopo un mese d'inattività son più che soddisfatto.
Avevo originariamente l'idea di prolungare la "traversata" includendo il Monte Val de'Corni (m.997) passando dal Passo del Tedesco, e scendere a Ganna tramite Boarezzo, ma poichè il mio intraprendente "socio" deve tornare sui suoi passi ad Arcisate, decido di "accompagnarlo" un pezzo. Lo conduco sulle rocce che incombono e strapiombano sulla Valganna, uno dei luoghi più suggestivi della zona e che non conosceva. Qui ci salutiamo: lui risale in cresta per tornare verso Arcisate e io mi butto letteralmente giù per il rovinoso e ripidissimo sentiero che conduce al Bivacco Broggini: l'avevo già fatto una volta in discesa, e me lo ricordavo assai ripido e senza tregua. Ma stavolta è peggio... sarà la ruggine di un mese d'inattività, ma le ginocchia iniziano a non farcela, ogni passo è un sassolino che rotola, se non è un sasso è un ramo, se non è un ramo son foglie... Sta di fatto che restare in piedi è una mezza sofferenza, e aggiungo che la segnaletica in discesa è molto meno evidente che in salita... Capisco subito che per tutti questi motivi sarà più lunga del previsto.
 Con fatica raggiungo la seconda bastionata rocciosa, attraversata da alcune vie d'arrampicata per ogni palato, e con cautela discendo il passaggio roccioso che sfocia in un breve ma scivolosissimo canalino, al termine del quale le difficoltà tendono gradualmente a diminuire. Tempo di una pausa fotografica alla grotta, il cui ingresso sembra sorridere agli escursionisti di passaggio, ove le peonie fioriscono copiosamente, e giungo sotto al bivacco (m.640), che però stavolta non visito. Da qui in circa un quarto d'ora, per l'ultimissima ripida discesa, sono finalmente a valle, dove mi attende una bella e meritata fetta di torta alla fattoria (h.6:00 - m.480)... Poi via... verso lo zerbino di casa!
Stanco ma felice, le "mie" cime non tradiscono mai.

Tourengänger: Poncione


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Kommentare (2)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 23. Februar 2013 um 22:14
Complimenti! Non si finisce mai di imparare. Anche io "batto" spesso queste cime ma alcuni tratti (come quello verso il Bivacco) non li ho mai percorsi. Mi riprometto di visitarlo e dare un'occhiata anche alle vie d'arrampicata.
Bravo,
Ciao
Giulio

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Februar 2013 um 22:53
Grazie.
Ho sempre ammirato questo percorso di cresta, che ritengo uno dei tratti più belli in assoluto delle prealpi varesine. Vediamo se quest'anno, in primavera magari, riesco a fare la "traversata totale" da Induno a Ponte Tresa (o Porto Ceresio, devo decidere...) comprendendo oltre alle cime qui descritte, anche Monarco, Val de Corni, Piambello, ecc.
Una "cavalcata" di almeno otto ore, già tentata (ma in parte fallita: per il buio son dovuto scendere a Cuasso, rinunciando di arrivare al lago... era novembre) alcuni anni fa'.
Un saluto


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