Piz Pian Grand m.2689
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Dopo una spruzzatina di neve infrasettimanale arriva il caldo... che fare? C'è ancora tempo per le ciaspole, ma col caldo è ovvio che le condizioni nevose non possano che peggiorare un po' ovunque. Dopo lo scorso weekend "agrodolce" sul Monte Lema con ottima neve e il mancato Zapporthorn, tengo conto anche di alcune proposte ricevute... Penso a qualche meta in accordo con Ale
froloccone, ma penso anche di riproporre lo Zapporthorn a
Ewuska poichè mi si propone super-
blepori a dar manforte... Ed è quest'ultimo a calarmi l'asso vincente del Piz Pian Grand, che conosco di nome ma non di fatto: occorre rimediare.
Eccoci dunque alle 7,00 di sabato a Manno a stringere la mano a Benedetto, persona di una conoscenza e competenza mostruosa delle montagne che ci circondano oltrechè abilissimo hiker/runner, come si evince facilmente dalle sue relazioni... Oltre a noi tre presenti Elena e Giampiero.
L'itinerario di oggi, per puro caso, l'avevo fedelmente percorso per la prima volta soltanto poche settimane fa' con
Ewuska e Fausto nella prima metà, quindi intuisco bene ciò che ci aspetta e so quanto sarà bello ripercorrerlo. Partiamo ben inciaspolati da Spina, presso Pian San Giacomo, e passando dal piacevole sentiero per il Lago d'Isola, iniziamo poi a salire decisamente verso il Rifugio I Cebi e il Rifugio Alp Arbeola, dal quale ci scostiamo man mano senza transitarci restando alti più a destra. Fin qui il percorso era grossomodo già tracciato da scialpinisti, dunque ecco
blepori salire in cattedra ed iniziare a zigzagare sinuosamente sulle magiche nevi immacolate di questa stupenda conca racchiusa tra il Piz d'Arbeola, il magnetico Piz Pian Grand e l'Alta Burasca. La salita alla bellissima Bocca di Rogna è tutt'altro che difficile, e la neve è nel complesso buona anche se il caldo inizia a farsi feroce: Alessandro, purtroppo, sembra soffrirlo eccessivamente e - giunto in bocchetta - decide di rinunciare alla cima; lo stesso decidono di fare Elena e Giampiero. Nonostante la piacevolezza della salita bisogna comunque dire che fin qui ci siamo comunque fatti 1200 metri di dislivello con ciaspole, il che non è una bazzecola... Io e Benedetto proseguiamo, dando loro appuntamento più tardi al Rifugio I Cebi, sapendo che salita e discesa dalla bocchetta ci porteranno comunque via un paio d'ore.
Benedetto parte in tromba, perdiamo subito una trentina di metri di dislivello, poi si fa un bellissimo traverso aggirando a mezzacosta il lato settentrionale della coreografica Punta m.2530, dopo di che il Piz Pian Grand è tutto per noi... Avrei voluto e dovuto dare il cambio a Benedetto, che ha tracciato praticamente tutto da solo, ma ogni tanto mi fermavo a rifiatare e scattare qualche foto davanti a un ambiente davvero spettacolare e magnetico. Mi è dunque rimasto sempre avanti qualche decina di metri, imperterrito e senza sosta, disegnando traiettorie perfette: la vetta è lì, ma non arriva mai, e negli ultimi 50 metri inizio a essere un po' in riserva. Poco prima degli ultimi metri c'è un solo passaggino scomodo su placca, che con le ciaspole non è propriamente agevole imponendo l'uso delle mani, ma superato l'ostacolo la vetta è raggiunta. Spettacolo grandioso al centro di "montagne scolpite" (cito volutamente lo stesso
blepori) tra le quali cito a caso il Pizzo Ramulazz, l'Adula, il Zapporthorn, il Piz Uccello, il Tambò, il Pombi, l'Alta Burasca, e tante altre... La scelta di Benedetto si è rivelata davvero azzeccata e saggia, e lo ringrazio ancora per la splendida intuizione.
Mezz'oretta d'incanto per rifocillarci un attimo, poi via a raggiungere gli altri che ci attendono: la discesa va affrontata con un minimo di cautela nella prima parte, dati gli spaventevoli salti sul lato mesolcinese, poi diventa un autentico divertimento scivolare e tagliare laddove prima avevamo zigzagato per addolcire l'ascesa... cosicchè quasi senza accorgercene tocchiamo in men che non si dica la Bocca di Rogna, l'Alp Arbeola e I Cebi, dove da mezz'oretta Alessandro, Elena e Giampiero sono in sosta. Da lì la discesa tramite quasi identico (ulteriori tagli) itinerario mattutino si svolge in totale spensieratezza e relax. Una bevuta a Pian San Giacomo conclude degnamente un'ennesima e appagante giornata di montagna: per Ale, Elena e Giampiero l'appuntamento col Piz Pian Grand è solo rimandato, ne sono certo.
froloccone
Nonostante la cima mancata di poco,a causa di un repentino tracollo fisico,gita di grande soddisfazione,ambiente superlativo e meteo perfetta(a parte il caldo!!!!).Inoltre è stato davvero un piacere conoscere Benedetto,che oltre a essere un vero punto di riferimento in montagna,ha dimostrato le sue incredibili capacità fisiche...........Complimenti a lui e a Emiliano per la bella cima e grazie a tutti per la stupenda condivisione.
blepori Giornata bellissima, compagnia simpaticissima, è stato un vero piacere fare questa gita insieme. Il panorama in alto è spettacolare. E complimenti ai coraggiosi che hanno osato seguirmi.



Eccoci dunque alle 7,00 di sabato a Manno a stringere la mano a Benedetto, persona di una conoscenza e competenza mostruosa delle montagne che ci circondano oltrechè abilissimo hiker/runner, come si evince facilmente dalle sue relazioni... Oltre a noi tre presenti Elena e Giampiero.
L'itinerario di oggi, per puro caso, l'avevo fedelmente percorso per la prima volta soltanto poche settimane fa' con


Benedetto parte in tromba, perdiamo subito una trentina di metri di dislivello, poi si fa un bellissimo traverso aggirando a mezzacosta il lato settentrionale della coreografica Punta m.2530, dopo di che il Piz Pian Grand è tutto per noi... Avrei voluto e dovuto dare il cambio a Benedetto, che ha tracciato praticamente tutto da solo, ma ogni tanto mi fermavo a rifiatare e scattare qualche foto davanti a un ambiente davvero spettacolare e magnetico. Mi è dunque rimasto sempre avanti qualche decina di metri, imperterrito e senza sosta, disegnando traiettorie perfette: la vetta è lì, ma non arriva mai, e negli ultimi 50 metri inizio a essere un po' in riserva. Poco prima degli ultimi metri c'è un solo passaggino scomodo su placca, che con le ciaspole non è propriamente agevole imponendo l'uso delle mani, ma superato l'ostacolo la vetta è raggiunta. Spettacolo grandioso al centro di "montagne scolpite" (cito volutamente lo stesso

Mezz'oretta d'incanto per rifocillarci un attimo, poi via a raggiungere gli altri che ci attendono: la discesa va affrontata con un minimo di cautela nella prima parte, dati gli spaventevoli salti sul lato mesolcinese, poi diventa un autentico divertimento scivolare e tagliare laddove prima avevamo zigzagato per addolcire l'ascesa... cosicchè quasi senza accorgercene tocchiamo in men che non si dica la Bocca di Rogna, l'Alp Arbeola e I Cebi, dove da mezz'oretta Alessandro, Elena e Giampiero sono in sosta. Da lì la discesa tramite quasi identico (ulteriori tagli) itinerario mattutino si svolge in totale spensieratezza e relax. Una bevuta a Pian San Giacomo conclude degnamente un'ennesima e appagante giornata di montagna: per Ale, Elena e Giampiero l'appuntamento col Piz Pian Grand è solo rimandato, ne sono certo.

Nonostante la cima mancata di poco,a causa di un repentino tracollo fisico,gita di grande soddisfazione,ambiente superlativo e meteo perfetta(a parte il caldo!!!!).Inoltre è stato davvero un piacere conoscere Benedetto,che oltre a essere un vero punto di riferimento in montagna,ha dimostrato le sue incredibili capacità fisiche...........Complimenti a lui e a Emiliano per la bella cima e grazie a tutti per la stupenda condivisione.

Communities: Hikr in italiano, M I S O X
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (28)