Ciaspolata a San Bernardino
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Un antico adagio così recita: Chi va col zoppo impara a zoppicare.
Ma a livello hikeriano come potremmo tradurlo? Chi va col Poncione impara a poncionare?
Ma vaaaa.
Lo strano fenomeno può riassumersi in alcuni suoi momenti "salienti":
1. Al Pizzo Tignolino (2015) "dimenticai" le ciaspole... poco male, giunsi comunque in vetta insieme ad agguerriti ciaspolatori e skialp.
2. Al Zapporthorn (2016) non dimenticai le ciaspole, bensì le bacchette, e la salita fu abortita anche per questo motivo.
3. Al Piz Medel (2016) "dimenticai" l'acqua, che in realtà era finita indisturbata in fondo allo zaino dopo una pausa.
4. Recentemente, dopo altre numerose e più o meno poco gravi amnesie, "dimenticai" persino la cartina durante un giro in zona, perchè ritenuta non necessaria.
Bene, domenica 19 marzo Fausto ed
Ewuska mi prelevano in Valganna direzione San Bernardino, dove abbiamo in programma un'impegnativa ciaspolata di circa 1500 metri di dislivello. In autostrada a Bellinzona, nel momento in cui si parla di ciaspole, la nostra
Ewuska ha un sussulto... dal suo sguardo atterrito capisco già il dramma che sta per consumarsi... ha dimenticato le ciaspole.
Uhm... Chi va col Poncione impara a poncionare?
Quasi quasi comincio a crederci...
Ma non tutti i mali (e le dimenticanze) vengono per nuocere. Ciò che sarebbe dovuta essere una discreta mazzata domenicale si è risolta comunque in un bell'anello in falsopiano tra Pian San Giacomo e il Lago d'Isola, che la bionda valchiria*** ha così potuto consumare più o meno agevolmente coi soli scarponi, una volta rinunciato senza troppi problemi alla meta prevista, la quale rimane buona per altre occasioni.
Rientrati prima del previsto, abbiamo chiuso la comunque piacevole giornata con una breve ascensione sopra il Lago di Ghirla, su un luogo a me particolarmente caro, e sulle sue placide rive stesse.
*** https://www.youtube.com/watch?v=lyzfBCl2nKc
Ma a livello hikeriano come potremmo tradurlo? Chi va col Poncione impara a poncionare?
Ma vaaaa.
Lo strano fenomeno può riassumersi in alcuni suoi momenti "salienti":
1. Al Pizzo Tignolino (2015) "dimenticai" le ciaspole... poco male, giunsi comunque in vetta insieme ad agguerriti ciaspolatori e skialp.
2. Al Zapporthorn (2016) non dimenticai le ciaspole, bensì le bacchette, e la salita fu abortita anche per questo motivo.
3. Al Piz Medel (2016) "dimenticai" l'acqua, che in realtà era finita indisturbata in fondo allo zaino dopo una pausa.
4. Recentemente, dopo altre numerose e più o meno poco gravi amnesie, "dimenticai" persino la cartina durante un giro in zona, perchè ritenuta non necessaria.
Bene, domenica 19 marzo Fausto ed


Uhm... Chi va col Poncione impara a poncionare?
Quasi quasi comincio a crederci...
Ma non tutti i mali (e le dimenticanze) vengono per nuocere. Ciò che sarebbe dovuta essere una discreta mazzata domenicale si è risolta comunque in un bell'anello in falsopiano tra Pian San Giacomo e il Lago d'Isola, che la bionda valchiria*** ha così potuto consumare più o meno agevolmente coi soli scarponi, una volta rinunciato senza troppi problemi alla meta prevista, la quale rimane buona per altre occasioni.
Rientrati prima del previsto, abbiamo chiuso la comunque piacevole giornata con una breve ascensione sopra il Lago di Ghirla, su un luogo a me particolarmente caro, e sulle sue placide rive stesse.
*** https://www.youtube.com/watch?v=lyzfBCl2nKc
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