Rifugio Alp d'Arbeola m.2080
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Di ritorno dal Pizzo di Gino ricevo il "volante" ma gradevole invito di
Ewuska e Fausto per una ciaspolata in Mesolcina il giorno successivo: non è una zona che bazzico molto, dunque accetto ben volentieri.
Si tratta di salire a un piccolo ma bel rifugio su cui ben poco c'è da aggiungere rispetto a quanto riportato da
Siso un mese e mezzo fa' (http://www.hikr.org/tour/post103569.html).
Solo alcuni dettagli: la salita da Spina, nei pressi della centrale elettrica, non è marcata, ma basta puntare alle sovrastanti baite di Scot per giungere sul sentiero che collega alla Diga d'Isola, per poi iniziare a salire seriamente soltanto poco prima del bivio di Pignela Sura; a Pian San Giacomo inoltre non si trovano sufficienti indicazioni per Spina e si possono comunque trovare dei segnavia che conducono all'Alp d'Arbeola tramite un percorso differente.
Comunque... zona davvero stupenda, circondata da cime maestose (il Tambò è sempre davanti agli occhi, rivolgendosi a valle), e alquanto attraenti... come dire che è stato un grosso guaio venire qui. :) La neve era quello che era, con un caldo praticamente primaverile il quale ha favorito diversi distacchi: uno proprio sopra di noi all'altezza del Rifugio I Cebi, ma "controllabile" a vista. Ne abbiamo uditi invece almeno altri due in lontananza che, dato il vasto eco, non devono essere stati da poco.
All'Alp d'Arbeola ci è toccato scavare un po' per entrare, ma ne è valsa la pena perchè davvero molto ben organizzata e tenuta. Oltre a noi abbiamo incontrato un bel gruppo di skialper che scendeva dai pendii sovrastanti, per il resto nessun altro. All'interno del rifugio è stato poi un vero "sacrificio" doversi confrontare con l'ormai immancabile e fantastica Ewuska-Torte... ;)
Grazie ad Eva e Fausto per la bella idea, l'invito e la compagnia: salita piacevole e da ricordare.

Si tratta di salire a un piccolo ma bel rifugio su cui ben poco c'è da aggiungere rispetto a quanto riportato da

Solo alcuni dettagli: la salita da Spina, nei pressi della centrale elettrica, non è marcata, ma basta puntare alle sovrastanti baite di Scot per giungere sul sentiero che collega alla Diga d'Isola, per poi iniziare a salire seriamente soltanto poco prima del bivio di Pignela Sura; a Pian San Giacomo inoltre non si trovano sufficienti indicazioni per Spina e si possono comunque trovare dei segnavia che conducono all'Alp d'Arbeola tramite un percorso differente.
Comunque... zona davvero stupenda, circondata da cime maestose (il Tambò è sempre davanti agli occhi, rivolgendosi a valle), e alquanto attraenti... come dire che è stato un grosso guaio venire qui. :) La neve era quello che era, con un caldo praticamente primaverile il quale ha favorito diversi distacchi: uno proprio sopra di noi all'altezza del Rifugio I Cebi, ma "controllabile" a vista. Ne abbiamo uditi invece almeno altri due in lontananza che, dato il vasto eco, non devono essere stati da poco.
All'Alp d'Arbeola ci è toccato scavare un po' per entrare, ma ne è valsa la pena perchè davvero molto ben organizzata e tenuta. Oltre a noi abbiamo incontrato un bel gruppo di skialper che scendeva dai pendii sovrastanti, per il resto nessun altro. All'interno del rifugio è stato poi un vero "sacrificio" doversi confrontare con l'ormai immancabile e fantastica Ewuska-Torte... ;)
Grazie ad Eva e Fausto per la bella idea, l'invito e la compagnia: salita piacevole e da ricordare.
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