Rifugio Alp d’Arbeola (2080 m) – Valle Mesolcina


Publiziert von siso , 4. Januar 2016 um 16:30.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Misox
Tour Datum: 3 Januar 2016
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Arbeola-Molera   CH-GR 
Zeitbedarf: 5:15
Aufstieg: 917 m
Strecke:Spina (1190 m) – Scot (1327 m) – Pignela Sura (1472 m) – Rifugio I Cebi (1720 m) – Rifugio Alp d’Arbeola (2080 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Semiautostrada A13, uscita Pian San Giacomo, dopo l’uscita svoltare a destra sulla strada del Passo del San Bernardino, in direzione N per 465 m, quindi imboccare a sinistra la stradina che conduce a Spina.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Alp d’Arbeola, 4 posti letto, fornello a gas, stufa a legna e camino, aperta da settembre a giugno, con limitazioni nel periodo della caccia (nella bella stagione acqua all’interno e doccia); alberghi a San Bernardino.
Kartennummer:C.N.S. No. 1274 – Mesocco - 1:25000.

Prima escursione del 2016 all’Alp d’Arbeola su una fresca spolverata di neve dai 5 ai 10 cm di spessore.

 

Inizio dell’escursione: ore 8.25

Fine dell’escursione: ore 13.45

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1014 hPa

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1000 m

Temperatura alla partenza: 2°C

Temperatura all’arrivo: 5°C

Velocità media del vento: 5 km/h

Sorgere del sole: 8.06

Tramonto del sole: 16.48

 

La leggera nevicata di ieri non ha certamente risolto i problemi alle stazioni sciistiche, comunque ha dato un piacevole tocco invernale alle montagne più elevate. Oggi le cime imbiancate della Mesolcina brillano in un cielo azzurro privo di nuvole.

All’arrivo a Spina (1190 m) la temperatura non è particolarmente rigida, + 2°C. Parcheggio senza problemi ai margini della stradina innevata e mi avvio verso l’abetaia, che si trova al di là del ponte sulla Moesa. Il primo impatto è con una cappelletta di pessimo gusto: pacchiana! Persino la Madonna sembrerebbe schifata, la sua smorfia è eloquente; il Bambino, per sua fortuna ha gli occhi chiusi…

Troppe persone si ritengono degli artisti senza esserlo. Mi chiedo come le autorità competenti possano rilasciare i permessi per la costruzione di tali obbrobri, che deturpano il paesaggio per un tempo indeterminato, probabilmente per decenni.

Procedo sulla strada coperta da circa 5 cm di neve polverosa in direzione di Scot (1327 m), Cif (curioso questo toponimo, da ricondurre al latino “clivus”, declivio) e Pignela Sura (1472 m). A Pignela, “pianticella di abete”, lascio il “Sentiero di Valle” per prendere il “Sentiero Alpino”, che si snoda sul ripido versante a bacìo, in direzione SW. Il segnavia informa che per l’Alp d’Arbeola occorrono 1 h e ¾ di cammino; già, ma non con le condizioni odierne. Il sottile strato di neve nasconde purtroppo le lastre di pietra e soprattutto le placche di ghiaccio, molto diffuse in questo periodo. Dopo qualche scivolata, mi prendo il tempo per montare i ramponcini da passeggio, oggi particolarmente utili su questo tratto di sentiero.

In circa 1 h e 50 min di cammino da Spina pervengo al Rifugio I Cebi (1720 m). Gradirei visitarlo: purtroppo la chiave appesa alla porta non la apre…

Poco male, continuo sul sentiero demarcato in bianco/rosso, fra cespugli di rododendri e cespi di erbe secche alte, che sporgono dalla neve. Vedo numerose tracce di mammiferi: dalle arvicole, alle lepri, alle volpi, ai camosci. Mi fermo spesso a fotografare le cime che più di altre attirano la mia attenzione; mi piace molto il Piz Pian Grand illuminato dal sole, ma anche il grandioso panorama che si apre alle mie spalle.

Il sentiero mi porta di nuovo nel bosco; in questo tratto la pendenza è accentuata. Suppongo che la discesa con gli sci in questa zona boschiva non sia semplice. 

Ad Est appare uno spuntone roccioso, chiamato sulla carta topografica “La Pioda”. Poco sopra La Pioda riconosco immediatamente la Cima de la Duleira (2070 m), vetta raggiunta due settimane fa. L’Alta Burasca (2634 m) vista da qui è impressionante. Impressiona anche il dislivello per raggiungerla con gli sci da Spina: oltre 1500 m! La Burrasca comunque oggi non rispecchia fedelmente il proprio nome: valuto che la velocità media del vento non superi i 5 km orari, inoltre non c’è alcun pericolo di tempesta.

Dai 2000 m circa si vede l’omino di pietre che precede il Rifugio d’Arbeola. Lo raggiungo serpeggiando fra cespugli di rododendro e erbe secche che emergono dalla neve. Pochi metri oltre è posizionato il paletto con i segnavia, a una decina di metri dalla capanna. La chiave è appesa con una catenina allo stipite della porta: è sempre un piacere trovare un rifugio aperto dopo tre ore di cammino in una zona selvaggia. L’interno è gradevole: una bella cassapanca posta di fronte al camino invita ad una sosta. Oltre al camino c’è pure una stufa a legna, un fornello a gas e nel locale attiguo un moderno lavabo nonché la doccia. La sorpresa è costituita dalla presenza di una libreria con alcuni romanzi in tedesco.

Alcuni trofei ricordano che siamo in una zona ambita dai cacciatori. Il percorso dell’escursione odierna segue il confine della Bandita federale di caccia Trescolmen, senza tuttavia mai entrare nella riserva.

               Piz d'Arbeola (2600 m) e Rifugio Alp d'Arbeola (2080 m)

Il toponimo “arbeola” deriva probabilmente dal latino herba, erba.

A mezzogiorno riprendo il cammino per la discesa a valle, seguendo le mie orme. Il limitato strato di neve mi pone qualche problema di equilibrio, in particolare sulle lastre di ghiaccio nascoste.

 

Dopo solo due settimane ritorno a Pian San Giacomo per una gita sugli alpeggi che più volte ho ammirato di sfuggita percorrendo la strada del Passo del San Bernardino.

Ho avuto la conferma che queste numerose cime, valli e bocchette offrono diverse possibilità di escursioni sulla neve. Viste le pendenze, i canaloni e i notevoli dislivelli, sono comunque da affrontare solo con condizioni di innevamento “sicure” o presunte tali.

 

Tempo di salita: 3 h

Tempo totale: 5 h 20 min

Tempi parziali

Spina (1190 m) – Pignela Sura (1472 m): 1 h

Pignela Sura (1472 m) – Rifugio I Cebi (1720 m): 50 min

Rifugio I Cebi (1720 m) – Rifugio Alp d’Arbeola (2080 m): 1 h 10 min

Rifugio Alp d’Arbeola (2080 m) – Spina (1190 m): 1 h 45 min

Dislivello in salita: 917 m

Sviluppo complessivo: 10,2 km

Difficoltà: T3

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona

Coordinate Rifugio Alp d’Arbeola: 733'500 - 142'400

Libro di baita: no

Tourengänger: siso


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

WT2
9 Mär 19
Rifugio alpe Arbeola (2080 m) · Francesco
WT2
21 Feb 16
Rifugio Alp d'Arbeola m.2080 · Poncione
T4- I
4 Jul 20
Cima de la Bedoleta (m.2627) · Poncione
WT2
26 Mär 16
Rifugio Alpe Arbeola 2080mt - Festa di Compleanno · giorgio59m (Girovagando)
WT3
19 Mär 16
Piz Pian Grand m.2689 · Poncione
L WS+
19 Jan 20
Cima de la Bedoleta (2627 m) · Laura.
ZS
20 Mär 14
Alta Burasca (2634 m) - SKT · tapio
T1 WT1
19 Mär 17
Ciaspolata a San Bernardino · Poncione

Kommentare (2)


Kommentar hinzufügen

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 4. Januar 2016 um 20:15
Bellissimi questi giri in zona San Bernardino. E finalmente ecco un po' di neve... Molto bravo.
Ciao

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Januar 2016 um 20:27
Ciao Emiliano,
sto scoprendo queste zone con partenza da Pian San Giacomo, che finora mi erano sconosciute. Normalmente, per abitudine, partivo da San Bernardino o dal Passo.
Grazie per l'attenzione, a presto!
siso


Kommentar hinzufügen»