Amarcord: CORSICA GR 20


Publiziert von grandemago , 27. Februar 2013 um 16:31. Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Frankreich » Korsika
Tour Datum:12 August 1987
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: F 
Zeitbedarf: 13 Tage
Aufstieg: 10000 m
Abstieg: 10000 m
Strecke:Da Conca a Calenzana: km 180
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Bastia - S.ta Lucia di Portovecchio - Conca
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Calenzana - Calvi
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugi

Corsica....quella vera!

Il viaggio si sà, inizia quando lo pensi, quando lo sogni. La voglia di questo arriva da lontano: sono passati alcuni anni da quando lo trovai pubblicato sulla Rivista Cai.
Da allora l’idea non mi ha più abbandonato....l’ho cullata, l’ho arricchita con le mie fantasie, ed ora finalmente sono qui, e mi sembra di averlo già percorso, devo solo ripeterlo per avere conferma di quello che avevo immaginato.
In realtà sarà molto di più: siamo solo a tre ore da Livorno, ma scopriremo un mondo arcaico e lontano, una sorpresa inaspettata.
Non conosceremo il turismo. Sbarcati a Bastia entreremo nel saccopelo e nella nostra tenda, cammineremo ad occhi aperti e ne usciremo a Calvi. Attraverseremo un ambiente aspro e selvaggio, accompagnati da profumi incredibili.
Incontreremo i pastori Corsi, gente ruvida, che tuttavia, in quanto noi italiani, ci faranno sentire come i tedeschi in Sud Tirolo.....perfettamente a nostro agio! Avremo anche il coraggio di passare una notte con i Legionari.


Si parte!

Non posso negare che l’ansia un pò ci prende per questa nostra prima avventura, anche se modesta. Non conosciamo nessuno che abbia percorso il G.R. 20 e che ci possa raccontare la propria esperienza. Partiamo con una descrizione del percorso, tra l’altro ottima, presa dalla Rivista Cai e una carta stradale regalataci da persone conosciute sul traghetto. Questo ci basterà.
Siamo ben allenati, ma non sappiamo ancora se ci siamo “con la testa” per stare fuori dal mondo e dal resto della famiglia senza contatti per due settimane.
Nell’87 i rifugi lungo il percorso non erano ancora gestiti, perciò decidiamo di partire in completa autonomia, ne consegue che gli zaini sono micidiali: tenda, saccopelo, fornello, bombole, pentolini, viveri, eccetera........al punto che, assaggiati sulle spalle dalla discesa dal treno all’imbarco sul traghetto, ci prende il dubbio di esserci sopravvalutati!
Con questa premessa ci imbarchiamo.....

Sulla nave facciamo conoscenza con dei ragazzi italiani in vacanza, che alla vista dei nostri zaini e del nostro “look” vogliono sapere tutto di noi. Raccontato il nostro programma, ci offrono un passaggio fino a Conca, punto di partenza del nostro trek, facendoci guadagnare un giorno sulla nostra tabella di marcia, già di per sè molto approssimativa: non abbiamo nessuna prenotazione, non ci serve, ci prenderemo tutto il tempo che ci vuole!
Giunti a Conca vorremmo cercare un posto per piazzare la tenda finchè c’è luce, ma i nostri nuovi amici, ormai affezionatisi a noi (o forse compassionevoli) insistono per farci rimanere a cena con loro. Finisce che dopo i saluti e baci si è fatto tardi quando rimaniamo soli nel buio per cercare un luogo dove bivaccare.
Troviamo quello che sembra un buon posto. Sembra......appena sdraiati siamo assaliti dalle formiche. Ci troviamo sopra un formicaio! Fuga veloce con tutto il bagaglio appresso e ricominciamo da capo.....
Dopo mezzanotte possiamo finalmente cercare di dormire......inch’Allah!


Acquaaaaa.......

Un vento caldo sale dal mare e ci accompagna in questo primo giorno. Un vento che ben presto ci prosciuga, complice anche il peso che ci grava sulle spalle. Finita l’acqua ci fermiamo all’unica sorgente sul percorso e ci facciamo un thè caldo (dicono che funzioni). Poi, riempite le borracce ripartiamo.
La tappa è lunga e il caldo si fà sentire. Ben presto siamo presi nuovamente dall’arsura e la poca acqua rimasta è caldissima. Non sappiamo quanto manchi alla meta, siamo stanchissimi e disidratati e Lella viene presa dallo sconforto: è una roccia, istancabile e determinata, non cede mai, quasi mai.....ma oggi......
Rileggo la descrizione del percorso: ritengo non manchi molto, forse mezz’ora. Qui non possiamo bivaccare, non c’è acqua, dobbiamo raggiungere assolutamente una sorgente.
La tranquillizzo, lascio che si riposi e riacquisti fiducia, infine ripartiamo e finalmente raggiungiamo la meta: la sorgente si trova a una decina di minuti dal campo e altro non è che un lento stillicidio.....
Non ricordo quanti viaggi abbiamo fatto innanz e indrée a prendere acqua. Di sicuro d’ora in poi aprire il rubinetto di casa non sarà più un gesto banale!


Pastori e capre....

Nei giorni a seguire sarà un tripudio, l’acqua non mancherà più fino all’ultima tappa. Torrenti scavati nel granito, marmitte spettacolari dove tuffarsi nudi per scrollarsi di dosso sudore, stanchezza e.....l’odore di capra che ci avvolge: un odore che rimarrà impregnato sullo schienale dello zaino ancora per mesi, resistente ad ogni lavaggio. Odore di cui sentiremo la nostalgia.

Capre e pastori “sono” la montagna Corsa, insieme alle piccole vacche e ai maiali bradi. Questi ultimi sempre in agguato, pronti a portarti via lo zaino, distruggerlo e rapinare tutto ciò di commestibile ci sia dentro, come gli orsi di Yosemite.

Che personaggi incredibili i pastori: ruvidi, tutti uguali, manco fossero clonati. Più che un mestiere ci è sembrata un’etnia; chissà se esistono ancora! Su di loro contavamo per integrare la dieta con i buonissimi formaggi di capra.....what else? Ma la fortuna di essere italiani (è raro ma succede!) ci ha permesso di aggiungere inaspettate prelibatezze al menu!

Giunti a una bergerie, forse quella di Tula, non ricordo bene, notiamo delle galline......galline uguale uova! Chiedo al pastore se oltre al formaggio ci vende qualche uovo. Mi guarda male e non risponde!
Mando Graziella all’attacco e torna con le uova.......merito sicuramente delle tette in vista! Sarà questa la strategia che useremo in futuro coi pastori: la famm l’è ... femme!
Chiedo quanto gli dobbiamo e lui mi fà pagare solo il formaggio. Insisto per pagare le uova: lui s’incazza e ci caccia via, dicendo che non vende uova ma solo formaggio!
Nel frattempo arriva una coppia di francesi. Vedono le nostre uova e si azzardano a chiederle al pastore. Non sono italiani......e invece delle uova raccolgono una raffica d’ insulti.

Arrivati al rifugio Manganu vediamo troppe tende, decidiamo allora di proseguire. Attraversiamo una vasta piana e raggiunta la Bergerie de Vaccaghia chiediamo al pastore se possiamo piantare la tenda nei pressi.
Questo ci guarda cupo......poi ci dice:
"Siete italiani?"
"Si!"
"Va bene, ma solo perchè siete italiani!"
Montiamo la tenda e sistemiamo le nostre cose. All'ora di cena arriva il nostro pastore:
"Vi piace la trippa corsa?"
Ci guardiamo negli occhi senza parlare. Lella come gran parte delle donne è schizzinosa, io no!!!
Rivolgo al pastore un radioso sorriso, ammutolito da tanta e inaspettata generosità!
Rientra in baita ed esce con la trippa........buonissima!!!
"Poi riportami il piatto."......Mi intima severo!
"Certo....non si preoccupi, grazie."
".....Solo perchè siete italiani!" (e dai?).
"L’abbiamo capito......grazie ancora".


Hôtel “Chez Légionnaire”

Camminiamo da 10 giorni, ormai siamo delle schegge! A mezzogiorno arriviamo nei pressi del Colle di Vergio, meta di questa giornata.
E’ presto e il posto non ci piace: troppi turisti di passaggio, ma dobbiamo acquistare viveri per i prossimi giorni e qui abbiamo l’ultima possibilità. Il negozio è chiuso e riapre alle 15, allora decidiamo di continuare alla ricerca di un posto migliore, poi, una volta trovato, lasceremo gli zaini e torneremo a fare la spesa, di tempo ne abbiamo!
Nel frattempo si ferma un auto e scende una coppia di italiani.....tipici!
Ci guardano......siamo sudati, trafelati e sicuramente puzziamo! Osservano i nostri zaini e danno per scontato che siamo stranieri, così cominciano a fare commenti su di noi:
"Guardali che barboni......chissa quanto tempo è che non si lavano, chissa come puzzano!"
E ancora:
"Ma state a casa se non avete i soldi per fare le ferie.......!"
Li ascoltiamo senza rivelarci......sono troppo divertenti......e ci fanno anche molta compassione!
Hanno capito tutto della vita!

Scendiamo lungo la strada per qualche chilometro, quando incontriamo una casermetta della Legione Straniera. Fuori c’è una fontana e buoni spiazzi per montare la tenda. Un legionario che sembra il capo si affaccia: gli chiediamo se possiamo attingere alla fontana e montare la tenda nei pressi. Ci risponde che non si potrebbe, è zona militare, ma se aspettiamo il tramonto chiuderanno un occhio. Benissimo.....nel frattempo lasciamo gli zaini e risaliamo leggeri al Colle per fare la spesa.

Tornati al nostro campo, esce di nuovo il capo e ci invita a passare la notte in caserma. Il grosso della truppa è fuori in esercitazione e ci offre una camerata tutta per noi. Un pò temiamo per la nostra incolumità, li vediamo fare giochi un pò pesanti fra di loro, ma non vogliamo essere scortesi e accettiamo l'invito. E poi..........nella fontana ho visto un centinaio di bottiglie di birra in fresco.......un miraggio! Il legionario capisce al volo che ne sono molto attratto e mi offre di approfittarne.
Non me lo farò ripetere!!!


Ce l'abbiamo fatta!

Andiamo verso la fine del nostro viaggio. Ormai ci sentiamo parte integrante del territorio: mi sento più simile alla fauna locale che ai colleghi di lavoro che ritroverò alla fine di tutto questo. Dentro di noi si rafforza la consapevolezza dell’esperienza vissuta. L’emozione ci prende più di quanto ci abbia preso alla partenza.
L’emozione, e la distrazione, per la prima volta in questo trek ci faranno sbagliare strada. Per causa di un incendio il percorso è variato rispetto alla nostra descrizione, ormai datata. Succede che seguiamo i vecchi segni, aggiungendo cosi altre ore al nostro cammino prima di capire di aver sbagliato.
Come nella prima tappa il vento caldo proveniente dal mare ci prosciuga e ci asseta. Anche l’unica sorgente è uno stillicidio.....l’acqua scende goccia a goccia: ci vogliono venti minuti per riempire una borraccia.
Lungo il percorso l’acqua finisce presto. Assetati incrociamo una coppia di ragazzi tedeschi che ci offrono la loro e ci chiedono quanto manca alla prossima sorgente.
Da gran bastardi prima beviamo.....poi rispondiamo:
"Drei Stunden......!"
In silenzio il loro sguardo ci fulmina!

Arriviamo a Calenzana dopo 13 giorni di cammino, pieni di Corsica!
E’ finita......quasi non ci crediamo!
Alla fontana del paese, ancor prima di dissetarci ci abbracciamo.
Siamo commossi......e senza pudore ci concediamo qualche lacrima di gioia!




Effetti collaterali:

 grandemago
peso alla partenza kg 80
peso all'arrivo kg 73

Lella
peso alla partenza: n.d.
peso all'arrivo: n.d. - 5 kg


Le tappe:
 
1° giorno: Conca 252 m – Rifugio Paliri 1080 m
2° giorno: Rifugio Paliri 1080 m – Rifugio Asinao 1600 m
3° giorno: Rifugio Asinao 1600 m – Rifugio d’Usciolu 1750 m
4° giorno: Rifugio d’Usciolu 1750 m – Colle di Verde 1290 m
5° giorno: Colle di Verde 1290 m – Rifugio Capannelle 1586 m
6° giorno: Rifugio Capannelle 1586 m – Vizzavona 990 m
7° giorno: Vizzavona 990 m – Rifugio de l’Onda 1400 m
8° giorno: Rifugio de l’Onda 1400 m – Rifugio di Pietrapiana 1842 m
9° giorno: Rif. di Pietrapiana 1842 m – Bergerie de Vaccaghia 1621 m
10° giorno: Bergerie de Vaccaghia 1621 m  – Le Fer à Cheval 1330 m
11° giorno: Le Fer à Cheval 1330 m – Bergerie de Ballone 1440 m
12° giorno: Bergerie de Ballone 1440 m – Rifugio Carozzu 1270 m
13° giorno: Rifugio Carozzu 1270 m – Calenzana 275 m

                                                                                                                  Alla prossima puntata.....


Tourengänger: grandemago, Lella
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (6)


Kommentar hinzufügen

stefano58 hat gesagt:
Gesendet am 27. Februar 2013 um 21:09
Bel giro, bella relazione e belle foto.
Ciao
Stefano

grandemago hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Februar 2013 um 22:43
Soprattutto......bei tempi!

Grazie Stefano, ciao.

tapio hat gesagt:
Gesendet am 28. Februar 2013 um 12:44
Davvero emozionante! Grazie!

Sembra di essere tornati all'87, sembra di vederle quelle cento birre nella fontana...
...e quelle poche gocce d'acqua che ci impiegano 20 minuti per colmare la borraccia...

Complimenti, Fabio

grandemago hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. Februar 2013 um 16:16
Grazie Fabio,
preferisco il camminare allo scrivere, ma nell'impossibilità della prima, ricordare i bei tempi passati senza rimpianti aiuta a sognare il futuro.
Grazie ancora e buon cammino....e sciate!
Ciao
Aldo

cristina hat gesagt:
Gesendet am 28. Februar 2013 um 14:31
Che posto meraviglioso!

Prendiamo spunto e attendiamo le prossime puntate!

Ciao. Cri

grandemago hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. Februar 2013 um 16:19
Caspita....voi siete tra quelli che ci devono andare assolutamente, conoscendo i vostri gusti!

Alla prossima puntata....ciao!
Aldo


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