Cima d’Erbea Orientale (2323 m)


Publiziert von tapio , 2. Dezember 2011 um 09:03.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:26 November 2011
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cima dell'Uomo   CH-TI 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1250 m
Abstieg: 1250 m
Strecke:Bedretto (1283 m) – Alpe Arami (1446 m) – Alpe Croveggio (1469 m) – Alpe Valsecco (1577 m) – Alpe Cassengo (1624 m) – Capanna Albagno UTOE (1867 m) – Cima d’Erbea Orientale (2323 m) – Bocchetta d’Erbea (2250 m) – pietraia/canalone tra le 2 Cime d’Erbea – Alpe Erbea (1781 m) – Alpe Albagno (1867 m) – ritorno per la stessa via
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si arriva a Bedretto salendo da Gorduno dietro la chiesa, in direzione dei Monti di Gorduno. Ampio parcheggio.
Kartennummer:CNS Val Verzasca

Le recenti relazioni di ivanbutti e beppe relative alla Cima dell’Uomo, nonché quella di turistalpi ad oggetto il Gaggio mi hanno dato l’idea di recarmi in zona per provare le due cime, spesso ignorate, che si ergono davanti alla serie delle quattro che dominano il Piano di Magadino, cioè il Pizzo di Vogorno, il Madone, e le già citate Cima dell’Uomo e Gaggio. Io stesso, avendo già salito in passato queste quattro cime, non mi ero troppo soffermato ad osservare le Cime d’Erbea, considerate (a torto) come “sorelle minori” della più nota Cima dell’Uomo.

Invece, dopo questa prima esplorazione devo riconsiderare la cosa, includendo a pieno titolo queste due vette nel gruppo delle “sei sorelle del Piano”. Si dirà, c’è anche dell’altro, per esempio, il Madonetto, la Cima di Morisciolo, quella di Sassello e il Sassariente: d’accordo, è così. Ma immaginando di percorrere l’autostrada da sud a nord, già dal Ponte di Melide, come anche, poi, dalla zona di Bironico e Rivera, oltre che dalla discesa dal Monte Ceneri, quello che la skyline rivelerà saranno appunto le sei sorelle (e non solo quattro).

L’intenzione originaria era quella di salire entrambe le Cime di Erbea in giornata, ma, un po’ per la sgradevole sensazione di non potermi trattenere troppo (per impegni pomeridiani), un po’ per le effettive difficoltà che la cresta E della Cima W mi ha presentato, ebbene, per stavolta mi sono limitato alla Cima Est, non astenendomi però dall’esplorazione dal basso, da nord verso sud, delle propaggini rocciose comprese tra la Cima d’Erbea W e la Cima di Morisciolo.

Per farla breve, parto da Bedretto (sopra Gorduno, non nell’omonima valle…) e passando per gli Alpi Arami, Croveggio, Valsecco e Cassengo raggiungo la Capanna Albagno. Da qui salgo sul sentiero in direzione della Cima dell’Uomo. Non appena il sentiero arriva sotto la verticale della Cima d’Erbea E, cioè poco prima di pervenire alla Bocchetta d’Erbea, lo abbandono per salire sul ripido pendio erboso in direzione della cima. Sbuco sulla cresta E e da qui in breve raggiungo la vetta (2323 m). Ottima visuale sia verso S (visibile il Penz, sopra Chiasso) che verso N (Poncione Rosso & altro…). A W troneggia la cima gemella, dalla parte opposta, il Gaggio.

Per la discesa scelgo la cresta opposta, la W, ed in fin dei conti la scelta si rivela felice, in quanto, pur con placche, é meno difficoltosa della via di salita.

Arrivato sul sentiero, a pochi metri dalla Bocchetta d’Erbea, come detto, cerco una via possibile per la salita alla Cima d’Erbea W. Ma la sua arcigna cresta S non mi lascia aperta alcuna possibilità. Scendo, esplorando con lieve risalita un canalone che forse potrebbe regalare qualche inaspettato passaggio, ma… niente, solo muri verticali!

Decido allora di abbassarmi fino all’Alpe di Erbea sulla lunghissima pietraia (con pranzo sopra un bel pietrone) e poco prima di raggiungerla incrocio il sentiero segnato in bianco-blu che dovrebbe congiungere la Capanna Albagno con la Mognone (dico “dovrebbe” perché pare perdersi sulla cresta S della Cima d’Erbea W – o la N della Cima di Morisciolo, che è poi la stessa cosa – ma sarebbe interessante provare a percorrerlo, per scoprire la verità!). Lo seguo risalendo almeno una cinquantina di metri di dislivello o più, e, senza difficoltà, rientro sulla traccia bianco rossa presso la Capanna Albagno. Da qui facilmente ritorno all’auto a Bedretto.

 

 

Tempi:

Bedretto – Cima d’Erbea Orientale: 2 ore e 45’

Cima d’Erbea E (con esplorazione delle pareti E della Cima d’Erbea W e della Cima di Moriscolo) – Cap. Albagno: non rilevato

Capanna Albagno – Bedretto: 1 ora e 15’

 

 


Tourengänger: tapio
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (6)


Kommentar hinzufügen

Sky hat gesagt:
Gesendet am 2. Dezember 2011 um 10:44
E' interessante osservare come ognuno di noi si sceglie una sua "modalità" di andare in montagna : chi colleziona cime, chi fa lunghe traversate, chi percorre tutte le possibili vie di accesso ad una vetta, chi cerca dislivelli, chi andare veloce, chi panorami da ammirare, chi esplora palmo a palmo una regione e chi va alla ricerca di cime sconosciute..

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Dezember 2011 um 11:29
Hai proprio ragione! E di solito ognuno segue il suo fil rouge senza troppe variazioni sul tema. È molto difficile trovare "il vero eclettismo", chi di volta in volta faccia lungo, corto, T2 e T6, vicino, lontano, ghiaccio, roccia e sentieri agresti. Ma in fin dei conti la Montagna è tutto questo ed altro ancora, ed ognuno può scegliere secondo i propri gusti.

GM hat gesagt:
Gesendet am 2. Dezember 2011 um 15:03
heila, il sentiero che dici porta proprio alla capanna mognone, taglia tutto il versante ed esce sulla cresta di morisciolo appena sotto la cima 2094.
certo che da li saltare sulla erbea ovest è un bel casino.. la via piu corta era seguire la via dei frati, la piu facile salire dalla valle di ruscada

saluti
G

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Dezember 2011 um 15:46
Ciao Guido, e grazie per l'informazione!
In effetti il breve tratto che ho percorso è molto ben segnato, con dei piccoli paletti dotati anche di una fibbia metallica (forse per dare anche un segnale acustico). Però, pur seguendolo con lo sguardo, non sono riuscito a vedere il tratto in cui si solleva dal versante per salire verso la cresta. Buono a sapersi, deduco quindi che poi, dopo la cima 2094, segua tutta la cresta S per poi scendere a Mognone. Interessante...!
Per quanto riguarda la via dei frati, con tutta quella neve a nord, non l'ho nemmeno presa in considerazione; la salita dalla valle di Ruscada, invece, l'ho subito messa in carnet!

Ciao, Fabio

GM hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Dezember 2011 um 16:04
proprio cosi, si segue la cresta, sempre su buona traccia, per alcuni tratti sul versante ovest, fino alla cimetta d'orino, e da qui giu' all'alpe mognone. l'ho salita un mese fa da s.defendente, è un bel sentiero tranquillo.
anche io ho visto i paletti con fibbia, li ho trovati utili perchè salendo alla cima 2094 il tratto finale è un pratone un poco ripido con erba alta e in nessun altro modo si sarebbero visti i segnavia.
Ciao
Guido


tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Dezember 2011 um 18:19
Sul versante che ho percorso io, l'erba non era poi tanto alta, ma sicuramente un motivo per i segnali sonori doveva pur esserci. Eccolo spiegato.
Pregevole il sentiero che hai segnalato (e che non c'è sulle carte), sicuramente deve essere anche molto panoramico: da provare!

Ciao, Fabio


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