RenatoR
Bellissima cima, impegnativa da salire e scendere con tanta attenzione. L'anno scorso due tentativi nello stesso giorno con rinuncia a causa del cattivo tempo. Questa volta anche se la salita della cresta ovest è stata fatta quasi tutta nella nebbia, siamo stati premiati dal meteo, dalla seconda vetta fino al rientro.
La Punta Terrarossa, vista dal Sempione si presenta come una bellissima piramide dalle due creste (ovest ed est) ripide ed affilate.
Oggi, al trio ormai ben collaudato composto da Lucia, Tignoelino ed il sottoscritto, si è aggiunto Marco, compagno di Roby in numerose ascensioni.
In auto arriviamo alle ultime baite di Wasenalp, che si raggiunge scendendo dal Passo del Sempione fino a Rothwald, da qui si lascia la strada che scende a Briga e in una decina di minuti siamo al parcheggio. Il sentiero che sale verso l'ampio vallone che porta al passo Maderlicke, passa vicino all'arrivo degli impianti di risalita di Rothwald facendo un ampio giro in mezzo a bellissimi pascoli. Noi abbiamo optato per una salita più diretta ma molto più ripida puntando al lato sinistro del vallone, risparmiando una mezz'ora di strada.
Il sentiero che sale verso il passo sulla morena è veramente bello, curato, ben segnalato e con pendenza gradevole, complimenti ai Vallesani. Al passo, viste le condizioni meteo (nebbia e freddo), è d'obbligo un pausa meditativa sul da farsi. Due ragazzi che sono saliti dal Sempione rinunciano. Nessuno di noi ha in mente di fermarsi, così si parte affrontando la cresta ovest, che ogni tanto si rende un po' più visibile grazie a qualche folata di vento e a qualche timido raggio di sole. La salita è ostica e a tratti anche un po' esposta, con qualche bel passaggio di facile arrampicata, ma le rocce asciutte garantiscono una buon appoggio per i piedi. Raggiungiamo la Croce di vetta, che si trova ad una quota leggermente più bassa della seconda cima posta più ad est. (Questa volta il bar di vetta era chiuso). La discesa lungo la cresta est, presenta alcuni tratti un po' esposti e si percorre su sfasciumi abbastanza stabili ma con forti pendenze. Tutto questo fino al raggiungimento del nevaio, questo tratto, anche se breve, è molto delicato (vietato scivolare), vista la forte pendenza e l'esposizione verso est. Superato il nevaio la discesa si fa più agevole ed è anche giunta l'ora di cercare la zona pranzo di oggi, con frigo per le birre. Il percorso del rientro passa per la Monte Leone Hutte e risale verso il passo di Maderlicke. In discesa non facciamo scorciatoie ma percorriamo tutto il bel sentiero attraverso i pascoli. Raggiunta l'auto, Marco recupera la bottiglia di vino bianco che aveva nascosto tra le fredde acque di un ruscello, per un meritato brindisi.
Giornata fantastica (anche con un po' di nebbia), bella compagnia, grande montagna. Grazie e alla prossima!
tigno
La sto metabolizzando ora, la bella gita che abbiamo fatto,
troppi pensieri nella mia testa: ci sono arrivato sotto molte volte
ma, non ho mai avuto il coraggio di salirla. Grazie a Voi, l' ho
portata a temine, prima uscita nel 2015 con l' Amico Marco.
Un pensiero ad Elena, mia compaesana, che lo scorso anno,
non è più ritornata da una skialp su questa cima..
Ci sono cime, forse anche più difficili, che salgo parecchie volte,
questa sarà la prima e l' ultima.
Solo questione di testa.
Buone gite
Lucia
Come si può capire a qualcuno piace il Rosso!!!
Bellissima gita....peccato per la nebbia che ci ha accompagnato dal passo e per quasi
tutto il percorso fin sulla cima
con delle bellissime schiarite nella discesa
con il Monte Leone proprio di fronte a noi
complimenti a tutti i ragazzi!!!
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