Hike & Bike n.7 –Salita al Forte di Orino tra Caronte e Circe
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Nella lunga sequela di giornate infuocate portate dal malefico Caronte e caratterizzate da un caldo infernale, mentre chiusi in casa in una penombra perenne alla stregua dei vermi dagli occhi bianchi che vivono nell’ipogeo, ecco che la TV febbrilmente consultata annuncia timidamente l’arrivo di Circe. Il cuore ormai bradicardico ricomincia a battere, forse non deve risparmiarsi più, forse Circe davvero ricaccerà l’infernale traghettatore al di là dell’Acheronte e con lui le nostre notti da incubo. Ma intanto che fare? La coscienza montanara impone di fare qualcosa ma per ora non è cambiato ancora nulla. Allora mi dico: uniamo un avvicinamento in bici ad una escursione per godere di un po’ di fresco conquistato a suon di pedalate e magari nel bosco….chissà….incontrerò Circe. E’ deciso! Tutto l’occorrente è nello zaino, lo zaino è sulle spalle e il tutto salta in MTB sulla soglia di casa; parto alla volta del Campo dei Fiori, sentiero n.10a, quello del versante sud. Dopo un bel tratto su asfalto che tento di evitare con dei bypass per campagne arrivo sopra Casciago, all’inizio del sentiero mecca di biker e runner varesini e caracollando tra zanzare e tafani giungo alla prima meta: il Sass Gross dove è previsto il cambio di mezzo. Lascio la MTB al riparo del famoso Sasso che è stato anche uno dei miei boulder preferiti, indosso indumenti freschi e più consoni e mi incammino verso la località Quattro Strade, sfioro la deviazione per Pian delle Noci e poi inizio la parte ripida e accidentata del sentiero n.2 lasciando a dx il sentiero n.17 che utilizzerò al ritorno. Sento in lontananza il rombo del tuono, vedo a tratti oscurarsi il sole nel fogliame ma non sento il soffio del vento per cui concludo che il temporale dev’essere al di là del Lago Maggiore, in Piemonte e poi……chissenefrega, con questo caldo una bella doccia ben venga! Così di passo in passo continuo la salita per il sentiero a tratti molto tosto che in passato ho visto con stupore percorso corricchiando da skyrunner evidentemente molto-pallo-dotati. Arrivo in vetta, quella più occidentale, detta del Forte di Orino per via dei ruderi militari del feroce Cadorna; mangio qualcosa mentre fotografo il panorama che ha tutte le tinte fosche del temporale imminente e godo l’aria leggermente più fresca. Poi rapidamente inizio a scendere per il tratto comune ai sentieri 11, 13 e 17; al primo bivio imbocco quest’ultimo e dopo un’oretta mi ritrovo al Sass Gross dove cambio nuovamente abiti, inforco la fedele MTB e torno per la via di andata. Una volta in città, verso Masnago, riesco a chiamare casa dove vengo informato che lì già piove ma, distando solo 15’, penso di cavarmela. Invece un torrente d’acqua si abbatte improvviso su di me; mi riparo sotto un portico, calzo il copri zaino e indosso una mantellina più leggera di una pellicola per cibi e……me la becco tutta e volentieri. Le strade sono fiumi; i piedi affondano nell’acqua ad ogni pedalata e faccio fatica a vedere ma…..è Circe, benedetta! Ha vinto lei, io arrivo a casa, butto tutto in lavatrice e me stesso sotto la doccia.
Ce l’abbiamo fatta, Caronte è sconfitto…..ma davvero? Chissà, sperem!
Pillole inzuppate:
Andata MTB:
Lunghezza 14,5 km
Dislivello 276 m
Tempo 1h21’
Hiking:
Lunghezza 6,6 km
Dislivello 504 m
Tempo 2h35’
Ritorno MTB:
Lunghezza 12,7 km
Dislivello 265 m
Tempo 0h58’
Totale:
Soste 45’
Tempo netto 4h10’

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