MTB-La Dorsale del Monte Campo dei Fiori
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Questo giro mi ronzava in testa da parecchio tempo ma avevo sempre rimandato sia perché in fondo è più che conosciuto sia perché l’ho fatto tante di quelle volte che potrei raccontare il percorso metro per metro. Ma, per me, la novità era nel farlo in MTB partendo da casa mia. Ero ben coscio di dover mettere in conto la noia di una salita su asfalto fino al Grand Hotel Campo dei Fiori o meglio al successivo Belvedere ma se per tanti ciclisti della domenica questo rappresenta un piccolo GPM la medaglietta me la volevo guadagnare anche io. Poi mi attendeva la bella sterrata che porta a Forte Orino fatta tante volte di corsa, a piedi o con gli sci da fondo quando nevicava sul serio. Dopo il Forte la discesa e qui la scelta: il banale ritorno per la stessa via o l’avventurosa calata per uno dei tanti sentieri che da lì riportano ad intersecare il “sentierone n.10” che cinge la base del massiccio. Escludevo la prima scelta ma le altre, che ben conoscevo, sapevo molto impegnative; mi ero documentato sul percorrerle in MTB e avevo trovato parecchio materiale, anche una sorta di Bibbietta: il sentiero n.2 scende a Orino paese ed è il peggiore. Restano i sentieri 11, 13 e 17 tutti con prima parte in comune; dei tre il sentiero n.17 lo ricordavo non eccessivo. Dopo varie pensate mi decido per il n.17 ma nella sua prima parte è in comune con i brutti 11/13 e dopo 100 m giù di sella decido che se devo scendere così allora farò il peggiore, il n.2. Difatti torno su a spinta e imbocco il n.2 che all’inizio è piuttosto accattivante e concede anche a me di procedere in sella. Poi arrivano subito i problemi e, per farla breve, io e Celestina scendiamo fianco a fianco, dosando una frenatura costante, appoggiandoci l’uno all’altra come due teneri vecchietti a braccetto che si fermano ogni pochi passi per meglio guardare la strada mentre parlano di figlie e nipotini e si raccontano le memorie dei tempi andati. Davvero poche volte la ripida discesa si attenua e il fondo migliora tanto da provare a salire in sella ma l’illusione ha breve durata e questi episodi sono fuochi fatui. Sapevo che avrei trovato il bivio per il sentiero n.17, quello che in alto avevo abbandonato e che lì le cose sarebbero migliorate. Arrivato al bivio per Pian delle Noci il fondo torna “umano” e da quel momento resto in sella passando davanti al Sass Gross: ero sul sentiero n.10, autostrada domenicale di nugoli di bikers ed escursionisti. Oddio, non che questo sia una ciclabile, ha le sue belle difficoltà, bisogna tenere gli occhi aperti ed i riflessi pronti per evitare pietre, saltini, radici ma è vivibile! La differenza qual’è mi chiedevo…? Mi rispondevo che per fare gli altri bisogna avere una “full suspended” non una “front” come la mia; ci vogliono freni a disco più efficenti dei miei a pattino. Ci vorrebbe…ci vorrebbe…in realtà ci vorrebbe essere biker con le “balle” che tradotto dal volgare significa avere una tecnica di guida di classe superiore che acquisisci facendo cose impegnative e non cicloturismo o percorsi per “quasi” tutti. In attesa di prendere un “brevetto/patente” per tutto ciò io sono contentissimo dei miei brevi tratti in sella fatti su “hard trail” e per la mia bella scampagnata con Celestina.
Note:
1. Allego qui la valutazione di gente qualificata; da notare che ho volutamente evitato la discesa a Orino via Pian delle Noci perché ricordavo che il tratto in risalita da Orino al sentiero n.10 (località 4 Strade) è tutto a spinta impegnativa.
2. Ho inserito due tracce; la prima, più corta, è ricostruita a mano e corrisponde ad un tratto in città dove avevo il GPS spento.
3. Valutazione difficoltà: non c’è accordo ed esistono molte scale. Valuto secondo la scala di Hikr:
a. F (Facile) il tratto in salita su asfalto da casa al Belvedere di Campo dei Fiori
b. PD (Medio) il tratto sterrato dal Belvedere al Forte di Orino
c. MD (Molto difficile) la discesa per il sentiero n.2
d. AD (Impegnativo) il tratto lungo il sentiero n.10
e. D (Difficile) è la valutazione che ho assegnato in generale su Hikr
Pillole….della pedalata:
Dislivello 910m
Lunghezza totale 36,5 km
Tempo lordo 5h15’ (soste 35’)

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