Wechner Scharte (2758 m) - Skitour


Publiziert von siso , 31. März 2015 um 22:10.

Region: Welt » Österreich » Zentrale Ostalpen » Stubaier Alpen
Tour Datum:20 März 2015
Ski Schwierigkeit: WS+
Wegpunkte:
Geo-Tags: A 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 879 m
Strecke:Kühtai (2017 m) – Haltestelle Speicher Längental (1900 m) – Mittertal – Roßböden – Mittertalferner – Wechner Scharte (2758 m) – Haltestelle Speicher Längental (1900 m) – Kühtai (2017 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Feldkirch – Tunnel dell’Arlberg – Autostrada A12 – Imst – Oetz – Kühtai.
Unterkunftmöglichkeiten:Dortmunder Hütte (DAV), alberghi a Kühtai.
Kartennummer:Alpenvereinskarte 31/2 – Stubaier Alpen, Sellrain – 1:25000.

Nel giorno dell’Equinozio di primavera (20 marzo, alle 22:45) e dell’eclissi solare, la meteo mi riserva una fantastica giornata priva di nuvole: altro che “Sole nero”!

 

Inizio dell’escursione: ore 9:30 dalla diga del Lago di Längental (“Speicher Längental”)

Fine dell’escursione: ore 14:00.

Temperatura alla partenza: 0°C

Temperatura all’arrivo: 5°C

Sorgere del sole: 6.20

Tramonto del sole: 18.28


Il bus pubblico che desidero utilizzare per raggiungere la diga del Lago di Längental parte solo alle 9:15 da Kühtai: un orario poco alpinistico, considerando che il sole è sorto già da tre ore e che il viaggio dura solo tre minuti.

Alle 9:30 inizio l’escursione alla diga Speicher Längental, che ormai conosco bene, così come il percorso che mi conduce fino al fondovalle della Mittertal.

Arrivo nel bosco rado quando l’eclissi solare dovrebbe essere quasi al culmine. Scatto numerose foto con due fotocamere diverse, ma al computer non noterò nessun oscuramento: il cerchio solare appare al 100 %, abbagliante come non mai.

Continuo in solitaria alla sinistra del Mittertalbach, seguendo una fresca traccia di una decina di escusionisti.

Finora la salita è molto graduale, per nulla affaticante. A circa 2300 m una traccia svolta a destra: si tratta del percorso che conduce alla base della Hintere Karlesspitze (2636 m). Io decido di continuare in una lunga traversa, sul fianco destro della valle, salendo, puntando all’Acherkogel. Sull’altopiano denominato Roßböden posso scorgere un gruppo di sette sciescursionisti all’attacco del ripido fianco meridionale dell’Hintere Karlesspitze. Comincia anche per me un tratto impegnativo, caratterizzato da elevata pendenza, con una traccia gelata. I rampanti qui sarebbero molto utili, ma non mi conviene fermarmi in un tratto tanto ripido. Al prossimo piccolo spiazzo monto immediatamente i coltelli. A 2650 m di quota pervengo al circo glaciale compreso fra l’Acherkogel e la Wechner Scharte. Dopo un breve tratto in contropendenza posso osservare la parte finale che mi permetterà di raggiungere la sella: è un autentico muro!

Nel frattempo arriva una coppia di sciescursionisti: decidono di fermarsi qui (forse non hanno i rampanti).

Scorgo alcune persone che si accingono a scendere dalla bocchetta, che costituisce pure la mia meta. Hanno lasciato gli sci poco sotto la sella, in un luogo ripidissimo.
Proseguo di buona lena, confortato dai coltelli, sul Mittertalferner, un residuo glaciale attualmente ancora coperto dalla neve. La pendenza aumenta gradualmente, fino a raggiungere l’apice a contatto della roccia viva del Wechnerkogel. Allo scomodo Skidepot, imito chi mi ha preceduto e tolgo gli sci, prestando molta attenzione, per evitare che mi sfuggano di mano, finendo in fondo al versante. Anche gli ultimi metri di salita a piedi non sono facilissimi: senza piccozza né ramponi, si rischia veramente di scivolare a valle. Incrocio proprio nel punto più critico coloro che stanno scendendo; uno solo è salito fino alla sella con gli sci. Dopo tre ore e dieci minuti di cammino posso affermare Wechner Scharte (2758 m) geschafft!

Mi affaccio sul canalone SE, che scende nella Längental: più selvaggio di così non potrebbe essere. Non c’è segno di presenza umana, anzi non c’è segno di vita: solo neve e roccia.
 


                             Discesa dalla Wechner Scharte (2758 m)

 

Mi metto il casco e ritorno al deposito sci, conficcando le dita nella neve compatta. Le guide descrivono questo circo glaciale parlando di “neve polverosa assicurata”. Niente di più falso: oggi la neve è compatta e rigelata. Le operazioni di preparazione degli sci per la discesa e la partenza vera e propria sono manovre tutt’altro che facili e scontate. Mi creo un minuscolo pianoro, conficco nella neve i bastoncini capovolti, quindi pulisco la suola degli scarponi e con la massima attenzione cerco di calzare gli sci senza lasciarmeli scappare. Dopo un paio di tentativi ci riesco: parto in scivolata di fianco sul muro, senza forzare la curva, per timore di far scattare l’attacco.

 

Man mano mi abbasso di quota la pendenza decresce, la sciata diventa più agevole, grazie anche alla migliore qualità della neve.

Dai 2300 m di quota la Mittertal si offre in tutta la sua dolcezza: il resto della discesa è un vero relax e un piacere per gli occhi.

 

L’ultima escursione dell’inverno 2015 mi ha riservato una giornata memorabile: la ricorderò per le perfette condizioni meteorologiche, per la neve abbondante, per l’eclissi che non ha oscurato il sole, per la bellezza della selvaggia Mittertal e per le cime imponenti che circondano questo itinerario: in particolar modo l’Acherkogel (3007 m) e la Wechner Wand (2855 m).

 

Tempo di salita: 3 h 10 min

Tempo totale: 4 h 30 min

Dislivello in salita: 879 m

Sviluppo complessivo: 10,42 km

Difficoltà: PD+

Coordinate Wechner Scharte:

LWD (Lawinenwarndienst Tirol): 2 (moderato)

Copertura della rete cellulare: non rilevata.

Libro di vetta: no.

Tourengänger: siso


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Kommentare (3)


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Felix hat gesagt:
Gesendet am 2. April 2015 um 13:12
"geschafft" - fantastisch!

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. April 2015 um 19:32
Grazie Felix!
Buona primavera!
siso.

Felix hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. April 2015 um 19:38
altrettanto!

cari saluti, Felix


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