Un Chiusarella "elaborato"
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Inizialmente l'idea per questo sabato era ben diversa, ma il cielo grigio non invogliava a salite impegnative con panorami foschi e nebbiosi, dunque anche oggi "giochiamo in casa". La vetta del Monte Chiusarella, toccata per ben due volte, è stata soltanto la "scusa" per un giro lunghissimo, con elaborati saliscendi e "fuori programma" soprattutto sul lato valgannese, ma anche sul solco Rasa-Brinzio, dove abbiamo letteralmente inventato una discesa quasi inesistente alla Motta Rossa, che ancora mancava alla mia personale "collezione". :)
Toccate le varie vallette a nord delle suggestive Grotte di Valganna, con una scappatina all'ardito Canyon e alla misteriosa Grotta dell'Alabastro (http://www.valganna.info/phpBB3/viewtopic.php?f=8&t=1110), giungiamo al Colle Cuseglio per ridiscendere nuovamente in Valganna con un ripido sentiero non mappato, al torrente Valvassera. Imboccata l'omonima valle risaliamo nuovamente al Colle, dove un ampio sentiero, poi traccia evidente su pendio frequentato da numerosi grufoli, ci porta alla selletta sotto il secondario ma panoramico (non oggi...) Monte Chiusarelletta, poco a nord-est del Chiusarella. Complimenti al Parco Campo dei Fiori per la "fantasia" nell'attribuzione dei nomi. :)))
Raggiunta la cima principale del Chiusarella mangiamo, ma la giornata "elaborata" richiede altro: decidiamo di puntare al visibile Passo della Motta Rossa seguendo un erto, scivoloso, brullo pendio che ci porta a destinazione imponendoci parecchi equilibrismi. Giunti alla Rasa risaliamo il versante ovest del Chiusarella per la Valle della sorgente Des: poco prima di giungere sulla strada militare c'è la possibilità di aggirare la cima per un sentierino un po' invaso ma visibile, che poi s'impenna raggiungendone i prati sommitali con qualche ravano di troppo: solo per ammirare alcuni scorci selvaggi vale la pena salire da questo lato.
Discesa a sud, ma anzichè rivolgerci verso Pian Valdes, allunghiamo ancora un po' il giro affrontando un'altra dorsale, denominata Sgarbaz, tra la Valfredda e la Val Pissavacca. Giunti in fondo compiamo una bella traversata a mezzacosta su bel sentiero per MTB che ci porta all'Alpe Ravetta, dalla quale infine scendiamo a Bregazzana e al nostro punto di partenza.
Giro di "ripiego" ma di abbondante soddisfazione, che ci ha permesso di godere la montagna e la natura sotto i suoi molteplici aspetti e suggestioni: e per una cima di nemmeno mille metri non è affatto poco.
Grazie ad Ale per avermi "ispirato" il tutto, concedendomi di improvvisare e divagare in lungo e in largo.
froloccone
Posti nuovi per me...........Ma davvero suggestivi!!!!! Grazie a Emiliano per avermeli ampiamente" illustrati".
Toccate le varie vallette a nord delle suggestive Grotte di Valganna, con una scappatina all'ardito Canyon e alla misteriosa Grotta dell'Alabastro (http://www.valganna.info/phpBB3/viewtopic.php?f=8&t=1110), giungiamo al Colle Cuseglio per ridiscendere nuovamente in Valganna con un ripido sentiero non mappato, al torrente Valvassera. Imboccata l'omonima valle risaliamo nuovamente al Colle, dove un ampio sentiero, poi traccia evidente su pendio frequentato da numerosi grufoli, ci porta alla selletta sotto il secondario ma panoramico (non oggi...) Monte Chiusarelletta, poco a nord-est del Chiusarella. Complimenti al Parco Campo dei Fiori per la "fantasia" nell'attribuzione dei nomi. :)))
Raggiunta la cima principale del Chiusarella mangiamo, ma la giornata "elaborata" richiede altro: decidiamo di puntare al visibile Passo della Motta Rossa seguendo un erto, scivoloso, brullo pendio che ci porta a destinazione imponendoci parecchi equilibrismi. Giunti alla Rasa risaliamo il versante ovest del Chiusarella per la Valle della sorgente Des: poco prima di giungere sulla strada militare c'è la possibilità di aggirare la cima per un sentierino un po' invaso ma visibile, che poi s'impenna raggiungendone i prati sommitali con qualche ravano di troppo: solo per ammirare alcuni scorci selvaggi vale la pena salire da questo lato.
Discesa a sud, ma anzichè rivolgerci verso Pian Valdes, allunghiamo ancora un po' il giro affrontando un'altra dorsale, denominata Sgarbaz, tra la Valfredda e la Val Pissavacca. Giunti in fondo compiamo una bella traversata a mezzacosta su bel sentiero per MTB che ci porta all'Alpe Ravetta, dalla quale infine scendiamo a Bregazzana e al nostro punto di partenza.
Giro di "ripiego" ma di abbondante soddisfazione, che ci ha permesso di godere la montagna e la natura sotto i suoi molteplici aspetti e suggestioni: e per una cima di nemmeno mille metri non è affatto poco.
Grazie ad Ale per avermi "ispirato" il tutto, concedendomi di improvvisare e divagare in lungo e in largo.

Posti nuovi per me...........Ma davvero suggestivi!!!!! Grazie a Emiliano per avermeli ampiamente" illustrati".
Tourengänger:
Poncione,
froloccone


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Kommentare (12)