Colle Cuseglio, Canale E (m.692) - Chiusarella (m.915)
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La Valganna è un'autentica "miniera" di angoli selvaggi e dimenticati, ma talvolta anche vistosi.
Uno di questi è una profonda spaccatura rocciosa sulla dorsale porfirica del Colle Cuseglio, a sud del Monte Martica e sud-est del Chiusarella e rivolto proprio allo sbocco della selvaggia e stupenda Valvassera: tale spaccatura si risolve in un canale perlopiù roccioso che gradualmente va a inasprirsi alzandosi verso il colle e affrontando circa 200 metri di dislivello.
Giunti all'imbocco del sentiero per la Miniera Valvassera non rimane che scendere al torrente, superandolo ed entrando immediatamente all'interno dell'evidente canale, sassoso e roccioso. Faccio notare che dal torrente, spostandosi un pò più a sinistra, si trova un sentierino abbastanza evidente che risale a zigzag la ripida dorsale rimanendo sempre ai bordi del canale e regalando scorci suggestivi sulla valle (difficoltà T2/T3), giungendo grossomodo allo sbocco di quest'ultimo. Un secondo canale è presente seguendo il corso del torrente, poche decine di metri più a ovest, il quale curiosamente conduce a una "porta" che dà accesso alle viscere della montagna, probabilmente in qualche ramo dell'intricato Antro delle Gallerie, le cui lontane origini si perdono nel tempo.
L'inizio è decisamente agevole, tanto che lo sgombero un pò da rami e piante cadute che ogni tanto ostacolano il passaggio. Il leitmotive del canale è rappresentato dalla presenza, oltrechè di porfido, di arenaria che ai suoi bordi rende abbastanza sconsigliabile un'uscita laterale. Un primo passaggino roccioso si supera agevolmente, ma la pendenza va sempre più aumentando, così come il fondo roccioso, che impone con maggior frequenza l'uso delle mani: l'ambiente è decisamente suggestivo e il canale davvero invitante nel suo evidente sviluppo. Dopo passaggini sempre più impegnativi, non tanto per le difficoltà tecniche quanto per la qualità della roccia - sempre da verificare con cautela - si giunge a un primo snodo, rappresentato da una costola erbosa/rocciosa che divide il canale. Si rimane a sinistra, dove è più roccioso. L'impegno aumenta sempre più e la via è obbligata, senza possibili uscite alternative (a sinistra è sempre un rischio per la forte friabilità), mentre la salita inizia a verticalizzarsi seriamente imponendo a un certo punto un paio di II+ finchè tutto si restringe e chiude in un imbuto dominato da una cuspide che divide ulteriormente il canale.
Sinistra o destra? A sinistra semi-verticale e inaffidabile... a destra un più "agevole" III°, ma ora la roccia, già maligna di suo, è pure bagnata e una caduta potrebbe far molto male. Evito e retrocedo qualche passo, affidandomi con molta cautela a una malsicura cengia franosa che mi porta a cavallo della costola divisoria incontrata poco sotto. Benchè invitante è comunque relativamente stretta e soprattutto con roccia di quella che rimane in mano (cit. come estrarre un libro dalla biblioteca...). Buonsenso invita a desistere per scendere disagevolmente sul ramo destro del canale, "apparentemente" più semplice.
In realtà uscirne è un'autentica avventura, poichè la dorsale del Colle Cuseglio s'inalbera in muri erbosi (paglia) su ogni lato, e il fondo di arenaria non permette quasi mai sicurezza piena, specie dove mancano appigli anche per le mani. Abbandono quasi subito anche il canale di destra, ormai privo di roccia, iniziando una risalita di fortuna, puntando il più possibile le piante, spesso secche e malmesse anche loro, che permettono "soste" necessarie a valutare il da farsi passo passo. E' una dura lotta, più di nervi che altro, ma con molta cautela trovo l'uscita, traversando e arrampicando a destra di un canalino sabbioso, invitante ma da suicidio.
Fuori da questa "parentesi" selvaggia mi dirigo su dorsale all'uscita del canale affrontato prima, realizzando che con ogni probabilità oltre la cuspide le difficoltà su roccia si sarebbero attenuate, ma su terreno comunque ripido e malsicuro, condiviso tra arenaria e porfido. Tutto il versante offre davvero poco scampo a chi osa avventurarsi su questo lato, e i salti sul fondo della Valvassera parlano molto chiaro.
Non resta che chiudere il giro percorrendo integralmente il sinuoso e panoramico Colle, che si arresta in una valletta sotto la seconda dorsale, solcata a mezzacosta da una tagliafuoco che muore a una presa d'acqua. Da qui si segue su tracce animali la ripida ma gradevole dorsale dominante la Valvassera a NE che va poi a fondersi a quella di sinistra, giungendo con un ultimo strappo sul paglione alla selletta ove sbuca il sentiero "ufficiale" della Miniera. Si sale a destra per tracce sulla brulla e panoramica cima del Monte Chiusarelletta (m.874), ove appronto uno spartano omino di vetta, scendendo poi sul lato opposto alla Militare del Monte Martica, svoltando a Sud per affrontare in breve la vetta del Chiusarella (m.915), stando più a destra del sentiero marcato sempre su terreno ripido per tracce di caprioli e congiungendomi alla via normale a pochi metri dalla croce di vetta e il suo coreografico muro/altare a secco, autentica "opera d'arte" delle nostre valli. Dopo tanta selvaggia solitudine incontro diverse persone provenienti dal lato Rasa-Bregazzana, mentre un parapendio sta per spiccare il volo. Sempre un'emozione essere qui.
Discesa in Valvassera, tagliando dritto ad E per una ripidissima dorsale su paglione che scema dal Chiusarelletta direttamente a un ramo del torrente, per immettersi sul sentiero della Miniera, dal quale si esce alla svolta in Valganna, percorrendo il sentiero "alto" (a tratti ex-mulattiera) che in un ambiente fortemente suggestivo attraversa tutte le venature della Martica orientale discendendo infine nei pressi della fonte di San Gemolo e trovando più defaticante cammino sulla ciclo-pedonale che giunge a Ganna.
Avanti così...
NB. Percorso veramente bello ed emozionante quello del Canale Est Cuseglio, purtroppo altamente difficoltoso nella sua parte alta, ove il terreno ingrato impone rischi non da poco nella più totale impossibilità di assicurarsi sui punti nodali e nelle ancor più delicate vie di fuga. Chi ama l'avventura è servito.
Eden-Ganna-Valvassera T1- Canale E Colle Cuseglio T3-T5+ - Uscita canale-Colle Cuseglio T6 - Colle Cuseglio-Chiusarelletta-Chiusarella T3 - Chiusarella-Valvassera T3/T4 - Valvassera-Ganna-Eden T3/T1.
Uno di questi è una profonda spaccatura rocciosa sulla dorsale porfirica del Colle Cuseglio, a sud del Monte Martica e sud-est del Chiusarella e rivolto proprio allo sbocco della selvaggia e stupenda Valvassera: tale spaccatura si risolve in un canale perlopiù roccioso che gradualmente va a inasprirsi alzandosi verso il colle e affrontando circa 200 metri di dislivello.
Giunti all'imbocco del sentiero per la Miniera Valvassera non rimane che scendere al torrente, superandolo ed entrando immediatamente all'interno dell'evidente canale, sassoso e roccioso. Faccio notare che dal torrente, spostandosi un pò più a sinistra, si trova un sentierino abbastanza evidente che risale a zigzag la ripida dorsale rimanendo sempre ai bordi del canale e regalando scorci suggestivi sulla valle (difficoltà T2/T3), giungendo grossomodo allo sbocco di quest'ultimo. Un secondo canale è presente seguendo il corso del torrente, poche decine di metri più a ovest, il quale curiosamente conduce a una "porta" che dà accesso alle viscere della montagna, probabilmente in qualche ramo dell'intricato Antro delle Gallerie, le cui lontane origini si perdono nel tempo.
L'inizio è decisamente agevole, tanto che lo sgombero un pò da rami e piante cadute che ogni tanto ostacolano il passaggio. Il leitmotive del canale è rappresentato dalla presenza, oltrechè di porfido, di arenaria che ai suoi bordi rende abbastanza sconsigliabile un'uscita laterale. Un primo passaggino roccioso si supera agevolmente, ma la pendenza va sempre più aumentando, così come il fondo roccioso, che impone con maggior frequenza l'uso delle mani: l'ambiente è decisamente suggestivo e il canale davvero invitante nel suo evidente sviluppo. Dopo passaggini sempre più impegnativi, non tanto per le difficoltà tecniche quanto per la qualità della roccia - sempre da verificare con cautela - si giunge a un primo snodo, rappresentato da una costola erbosa/rocciosa che divide il canale. Si rimane a sinistra, dove è più roccioso. L'impegno aumenta sempre più e la via è obbligata, senza possibili uscite alternative (a sinistra è sempre un rischio per la forte friabilità), mentre la salita inizia a verticalizzarsi seriamente imponendo a un certo punto un paio di II+ finchè tutto si restringe e chiude in un imbuto dominato da una cuspide che divide ulteriormente il canale.
Sinistra o destra? A sinistra semi-verticale e inaffidabile... a destra un più "agevole" III°, ma ora la roccia, già maligna di suo, è pure bagnata e una caduta potrebbe far molto male. Evito e retrocedo qualche passo, affidandomi con molta cautela a una malsicura cengia franosa che mi porta a cavallo della costola divisoria incontrata poco sotto. Benchè invitante è comunque relativamente stretta e soprattutto con roccia di quella che rimane in mano (cit. come estrarre un libro dalla biblioteca...). Buonsenso invita a desistere per scendere disagevolmente sul ramo destro del canale, "apparentemente" più semplice.
In realtà uscirne è un'autentica avventura, poichè la dorsale del Colle Cuseglio s'inalbera in muri erbosi (paglia) su ogni lato, e il fondo di arenaria non permette quasi mai sicurezza piena, specie dove mancano appigli anche per le mani. Abbandono quasi subito anche il canale di destra, ormai privo di roccia, iniziando una risalita di fortuna, puntando il più possibile le piante, spesso secche e malmesse anche loro, che permettono "soste" necessarie a valutare il da farsi passo passo. E' una dura lotta, più di nervi che altro, ma con molta cautela trovo l'uscita, traversando e arrampicando a destra di un canalino sabbioso, invitante ma da suicidio.
Fuori da questa "parentesi" selvaggia mi dirigo su dorsale all'uscita del canale affrontato prima, realizzando che con ogni probabilità oltre la cuspide le difficoltà su roccia si sarebbero attenuate, ma su terreno comunque ripido e malsicuro, condiviso tra arenaria e porfido. Tutto il versante offre davvero poco scampo a chi osa avventurarsi su questo lato, e i salti sul fondo della Valvassera parlano molto chiaro.
Non resta che chiudere il giro percorrendo integralmente il sinuoso e panoramico Colle, che si arresta in una valletta sotto la seconda dorsale, solcata a mezzacosta da una tagliafuoco che muore a una presa d'acqua. Da qui si segue su tracce animali la ripida ma gradevole dorsale dominante la Valvassera a NE che va poi a fondersi a quella di sinistra, giungendo con un ultimo strappo sul paglione alla selletta ove sbuca il sentiero "ufficiale" della Miniera. Si sale a destra per tracce sulla brulla e panoramica cima del Monte Chiusarelletta (m.874), ove appronto uno spartano omino di vetta, scendendo poi sul lato opposto alla Militare del Monte Martica, svoltando a Sud per affrontare in breve la vetta del Chiusarella (m.915), stando più a destra del sentiero marcato sempre su terreno ripido per tracce di caprioli e congiungendomi alla via normale a pochi metri dalla croce di vetta e il suo coreografico muro/altare a secco, autentica "opera d'arte" delle nostre valli. Dopo tanta selvaggia solitudine incontro diverse persone provenienti dal lato Rasa-Bregazzana, mentre un parapendio sta per spiccare il volo. Sempre un'emozione essere qui.
Discesa in Valvassera, tagliando dritto ad E per una ripidissima dorsale su paglione che scema dal Chiusarelletta direttamente a un ramo del torrente, per immettersi sul sentiero della Miniera, dal quale si esce alla svolta in Valganna, percorrendo il sentiero "alto" (a tratti ex-mulattiera) che in un ambiente fortemente suggestivo attraversa tutte le venature della Martica orientale discendendo infine nei pressi della fonte di San Gemolo e trovando più defaticante cammino sulla ciclo-pedonale che giunge a Ganna.
Avanti così...
NB. Percorso veramente bello ed emozionante quello del Canale Est Cuseglio, purtroppo altamente difficoltoso nella sua parte alta, ove il terreno ingrato impone rischi non da poco nella più totale impossibilità di assicurarsi sui punti nodali e nelle ancor più delicate vie di fuga. Chi ama l'avventura è servito.
Eden-Ganna-Valvassera T1- Canale E Colle Cuseglio T3-T5+ - Uscita canale-Colle Cuseglio T6 - Colle Cuseglio-Chiusarelletta-Chiusarella T3 - Chiusarella-Valvassera T3/T4 - Valvassera-Ganna-Eden T3/T1.
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